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Yalo

Daniel, che tutti chiamano Yalo, ha trentanni quando viene arrestato per rapina, stupro e detenzione di esplosivi. Prima di essere processato trascorre due anni nelle mani dei Servizi segreti libanesi che, usando ogni possibile forma di tortura psichica e fisica, lo costringono a ripercorrere la propria vita e a definire la propria identità. Mentre le confessioni di Yalo si succedono, incontriamo gli altri membri della sua famiglia: il nonno, Padre Efrem Abyad, cresciuto in ambiente curdo e di religione musulmana e divenuto poi sacerdote della Chiesa Ortodossa Siriaca a Beirut, e la madre, Gaby, che la guerra civile ha obbligato a lasciare Beirut Ovest per rifugiarsi nella parte cristiana della città, facendole perdere non solo la casa ma anche l'amore di tutta una vita. Da tutto questo, Yalo si emancipa entrando nelle milizie delle Forze Libanesi nelle cui fila combatte per un decennio; poi emigra in Francia assieme a un commilitone e infine rientra in Libano grazie all'intervento di un ricco compatriota che lo assume come guardiano della propria villa nei dintorni di Beirut. Nel bosco che circonda la casa, Yalo, per due anni, vive in solitudine facendo la posta alle macchine delle coppiette che si appartano sotto i pini: è in una di queste occasioni che il destino gli fa incontrare Chirine, di cui si innamora perdutamente e che è la causa del suo arresto e della sua redenzione.

Informazioni aggiuntive

Editore:Einaudi

Anno:2009

Autore:Elias Khuri

Traduttore:E. Bartuli

Pubblicato il