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Asiatica film mediale 2014: il cinema asiatico a Roma

Prosegue fino a sabato 4 ottobre 2014 la XV edizione di Asiatica Film Mediale, festival del cinema asiatico con la proiezione di lungometraggi e documentari provenienti dall’Oriente. Il Festival ospita registi e protagonisti del cinema asiatico in tre cornici diverse: il MACRO di via Nizza 138, il Teatro Ambra alla Garbatella, piazza Giovanni da Triora e il Teatro Palladium di piazza Bartolomeo Romano. In allegato il programma completo.


Molti i paesi rappresentati nelle pellicole, dall’Iran alla Cina, dalla Thailandia all’Indonesia. Proprio quest’ultima, grazie al patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Indonesia presso la Santa Sede e del Ministero del Turismo della Repubblica di Indonesia sarà protagonista di un importante focus all’interno del festival. Una nazione complessa, l’Indonesia, che attraverso il cinema ha imparato a raccontare il suo pluralismo (ben esemplificato dalla proiezione di Tanda Tanya), le sue dinamiche sociali (è il caso di Lewat Jam Malam), o le sue tradizioni (Opera Jawa) facendolo con un nuovo linguaggio artistico. Ecco perché i riflettori sono puntati sull’incontro con il produttore di Soekarno, Erick Thorir, con il regista dello stesso film, Hanung Bramantyo, e con i cineasti indonesiani Nia Dinata e Yosep Anggi Noen.

Non mancheranno performance di danza tradizionale, come quelle tenute dal gruppo Rumah Budaya Nusantara Puspo Budoyo, accompagnato dalla musica di strumenti tipici del gamelan, tradizionale orchestra indonesiana. Presso il MACRO avrà anche spazio SHOUT!, Mostra di Arte Contemporanea Indonesiana prodotta con il supporto della galleria Melbourne Intercultural Fine Arts (MIFA) e che resterà in allestimento fino al 12 Novembre 2014.
Light fly, fly high


Ma Asiatica film mediale non è solo Indonesia. E come spesso accade, volgendo lo sguardo sul resto del programma l’attenzione cade sulle coproduzioni, da sempre interessanti mescolanze di generi, stili e linguaggi. Direttamente dal Festival di Berlino arrivano due film, Ice Poison (Birmania / Taiwan) e A dream of iron (Corea del Sud / USA), entrambi quadri realistici di una società in mutamento, che sia quella birmana – con la sua crisi economica e sociale che disorienta i giovani – o quella coreana, coinvolta in un irrefrenabile sviluppo industriale che sa di (falsa?) speranza per il futuro.

Eppure, a ben guardare, l’edizione di Asiatica film mediale 2014 ha dato grande spazio allo sguardo femminile, mettendolo davvero al centro della kermesse. Home sweet home di Nadine Naous è il racconto autobiografico della regista, cui fa da contorno un Libano in mutamento, la cui storia è stata irrimediabilmente segnata dalle vicende politiche. C’è poi Light fly, fly high, coproduzione indiana – norvegese, in cui Beathe Hofseth racconta le difficoltà di una ragazza indiana per raggiungere un’emancipazione fortemente osteggiata dalla società. Interessanti anche i sei corti di cui si compone Unspoken Truths, iniziativa nata da Women: Girls per dare valore alla voce delle donne nel cinema, oltre che per raccontare sei paesi diversi in un unico film. Senza tralasciare Playing with fire di Anneta Papathanassiou, coproduzione greco-afghana che racconta le difficoltà di alcune donne nell’inseguire il sogno di fare teatro a Kabul.

Un programma denso di eventi, in cui non mancano incontri con registi e protagonisti e presentazioni di film. Una serie di appuntamenti, insomma, da scegliere, selezionare e seguire con interesse.

Tratto da www.piuculture.it


Asiatica-2014_programma-pieghevole.pdf

Informazioni aggiuntive

Data inizio:19/04/2024

Data fine:19/04/2024

Pubblicato il