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Danubius di Marco Bulgarelli

Fino a domenica 8 dicembre 2013 il Museo di Roma in Trastevere, piazza S. Egidio 1/b, ospiterà la mostra Danubius di Marco Bulgarelli, un viaggio fotografico alla ricerca dell’identità europea dopo l’allargamento verso i Paesi dell'Europa orientale.



Danubius è un viaggio fotografico alla ricerca dell’identità europea dopo l’allargamento verso i Paesi dell'Europa orientale: dalla sorgente del maestoso fiume fino all’immenso delta, lungo i 2778 km del suo corso, passando attraverso grandi città come Ulm, Linz, Vienna, Bratislava, Budapest, Vukovar, Belgrado, Tulcea, piccoli paesi, vaste pianure e paesaggi incontaminati, a contatto con un'enorme varietà di popoli, tradizioni e lingue.
È un viaggio interiore e onirico. Lirico ma al contempo documentaristico, dove il fiume rappresenta sia il lato mistico-filosofico sia l’aspetto storico-culturale, simbolo di una frontiera non soltanto nazionale, sociale, politica, ma anche religiosa, culturale e psicologica.

Con Danubius l’autore prosegue il dibattito culturale sull’identità del Continente di fronte all’allargamento a Est, sulla definizione degli equilibri interni e sulla ricerca di un trait d’union che coinvolga l’intero bacino danubiano, dall’Europa occidentale a quella centro-orientale. Benché il fiume sia per eccellenza la figura interrogativa dell’identità, il fotografo non predilige un approccio esclusivamente descrittivo: concentrandosi invece sugli stati d’animo, cerca di tracciare le diverse identità in una dimensione psicologica e atemporale. Ogni volta che tornavo sul fiume - spiega Bulgarelli - il mio sguardo era sempre più intimo e personale, tanto che mi sono sempre più allontanato dagli aspetti storici, letterari e mitologici per lasciare spazio alle emozioni del momento. Danubius è anche un viaggio tortuoso e catartico alla ricerca del “sé”, della sua autentica natura, della libertà. La mia anima vagava solitaria attraverso le stagioni, seguendo silenziosa le sinuose curve blu, persa nel profondo dell’Europa. Ascoltava immobile all’ombra del fiume le note del tempo che scandisce l’eterna illusione. Abbracciando l’acqua udiva la sinfonia della madre terra impaurita che reclamava l’unità. Poi vibrazioni e sussurri, risposte da molto tempo attese, la speranza di un viaggio che la riportasse a casa.

Le immagini sono state realizzate durante sette viaggi compiuti nell’arco di due anni. Cinquanta fotografie che generano immagini della coscienza individuale e collettiva, dell’uomo e della natura, alludendo a progresso e tradizione, religione e libertà, guerra e pace, ricchezza e povertà, piacere e amore, solitudine e alienazione, tristezza e felicità. Il percorso fotografico della mostra è suddiviso in quattro parti, corrispondenti ai principali gruppi linguistici presenti nell’area danubiana, simbolo delle varie identità culturali che l’attraversano. Da nord verso sud fluttuano le stagioni ed emergono nella loro complessità differenze e similitudini che costituiscono le tematiche ricorrenti, in un percorso ciclico, metafora della ciclicità della vita che l’acqua del fiume rappresenta.

Biglietto d'ingresso
Intero: € 7,50
Ridotto: € 6,50
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Informazioni aggiuntive

Data inizio:28/03/2024

Data fine:28/03/2024

Indirizzo:piazza S. Egidio 1/b - Roma

Pubblicato il