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Proiezioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2018

Le Biblioteche di Roma si uniscono alle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2018, che ricorre il 20 giugno, con vetrine tematiche di libri e proiezioni di film e documentari sul tema. Le proiezioni si svolgono in varie biblioteche nella settimana dal 18 al 22 giugno 2018, e si aggiungono all'evento che si svolge mercoledì 20 giugno 2018 dalle ore 17 al Teatro India, lungotevere Vittorio Gassman, 1. I titoli in programmazione sono: Fuocoammare, di Gianfranco Rosi (Italia, Francia 2016, 107'); Human Flow, di Ai Weiwei (Germania, Usa, 2017, 140'); Il villaggio di cartone, di Ermanno Olmi (Italia, 2011, 87'). 

 

 

 

 

 

 

 



Biblioteche aderenti:

Solo vetrina tematica:
Biblioteca Franco Basaglia, Biblioteca Goffredo Mameli, Biblioteca Guglielmo Marconi, Biblioteca Sandro Onofri, Biblioteca Gianni Rodari, Biblioteca Vaccheria Nardi, Biblioteca Valle Aurelia

Proiezioni:
Biblioteca Nelson Mandela - Human Flow - martedì 19 giugno alle ore 17
Biblioteca Enzo Tortora - Fuocoammare - martedì 19 giugno alle ore 16.30
Biblioteca Villino Corsini - Il villaggio di cartone - venerdì 22 giugno alle ore 16
Biblioteca Casa della Memoria - L'altro volto della speranza- venerdì 22 giugno alle ore 17.15
Biblioteca Casa del Parco - Fuocoammare - venerdì 22 giugno alle 16.30


Giornata Mondiale del rifugiato 2018
http://www.romamultietnica.it/news/biblioteche-di-roma/item/15852-giornata-mondiale-del-rifugiato-2018-esperienze-di-accoglienza-e-inclusione.html




Fuocoammare, di Gianfranco Rosi (Italia, Francia 2016, 107')
Gianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent'anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso, troppo spesso, la morte.

Human Flow, di Ai Weiwei (Germania, Usa, 2017, 140')
Una fiumana di gente - oltre 65 milioni di individui - si muove in massa attraverso la terra e il mare, un esodo collettivo di proporzioni bibliche paragonabile (nella memoria recente) solo alla diaspora avvenuta dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, che allontana dalle loro radici e culture di origine intere popolazioni in fuga da conflitti, carestie, calamità naturali, povertà e persecuzioni. Questo racconta Human Flow ("flusso umano", appunto) attraverso la testimonianza diretta di Ai Weiwei, l'artista cinese attivista per i diritti umani e ambasciatore di Amnesty International, che applica la propria sensibilità pittorica ai grandi scenari del presente. Dal lato contenutistico, quel che colpisce è infatti la magnitudo del fenomeno, descritta sia in termini numerici che attraverso inquadrature gigantesche, spesso filmate dall'alto, in cui i campi profughi e le colonne di migranti appaiono in tutta la loro immensità, ed allo stesso tempo in tutta la loro dimensione entomologica.

L'altro volto della speranza, di Aki Kaurismäki (Finlandia, 2017, 98')
Khaled è un rifugiato siriano che ha raggiunto Helsinki dove ha presentato una domanda di asilo che non ha molte prospettive di ottenimento. Wilkström è un commesso viaggiatore che vende cravatte e camicie da uomo il quale decide di lasciare la moglie e, vincendo al gioco, rileva un ristorante in periferia. I due si incontreranno e Khaled riceverà aiuto da Wilkström ricambiando il favore. Nella società che li circonda non mancano però i rappresentanti del razzismo più becero.

Il villaggio di cartone, di Ermanno Olmi (Italia, 2011, 87'). 
Un anziano prete a riposo assiste incredulo allo sgombero della chiesa, di cui è stato parroco per tanti anni, perché l’edificio non serve più per gli scopi del clero. Disperato, il religioso fugge e non riesce a fare altro che rintanarsi in sacrestia. Un forte temporale notturno spinge poi un gruppo di clandestini in fuga a ripararsi all’interno di quella stessa chiesa ormai dissacrata. Prendono quello che trovano, cominciano a costruire dei rifugi. Ma sono clandestini e non tarda l’arrivo di chi deve far rispettare le leggi. Qualcuno li aiuta, alcuni scappano, altri combattono. Da questo momento di sconforto, dove tutto pare avviato alla dissoluzione, avrà invece inizio la resurrezione di uno spirito nuovo della missione sacerdotale. Non più una Chiesa delle cerimonie liturgiche e degli ori, bensì la casa di Dio dove trovano rifugio i miseri e i derelitti. Ha inizio un tempo che chiede al mondo uomini nuovi e giusti.


Per info:
Servizio Intercultura - info@romamultietnica.it
oppure consultare la pagina delle singule biblioteche su https://www.bibliotechediroma.it/

 

 

 

Informazioni aggiuntive

Data inizio:18/06/2018

Data fine:22/06/2018

Pubblicato il