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Oriental Soul Express. India e Indonesia

Fino a venerdì 29 novembre 2013 in Via Dè Delfini, 23, Evasioni Art Studio propone la seconda mostra fotografica di reportage dal titolo Oriental Soul Express. India e Indonesia. In mostra gli scatti e i video di viaggio del fotografo e video maker Fabiano Caputo.
Le 12 fotografie sono una selezione di scatti realizzati in occasione di due viaggi: in India (stato di Goa e stato di Karnataka) nel 2012  e in Indonesia (isole di Bali e Jakarta) nel 2013,  in compagnia di una motocicletta. Partito dal Cilento, che l’ha visto crescere, Fabiano Caputo si mette alla ricerca di nuovi percorsi da tracciare e con l’aiuto della sua macchina fotografica decide di privilegiare tragitti fuori dai circuiti turistici, tradotti in un’affascinante resoconto per immagini. L’ Oriental Soul Express, non più treno con carrozze di lusso, diventa il simbolo di un viaggio che ha come meta il centro più autentico e spirituale di nuove realtà. (Soul Express. E. Avitabile): un treno che se lo perdi non lo prendi piu'/ di un viaggio solo ad una classe”.

Il desiderio di una ricerca basata su coordinate geografiche alternative, portano il giovane fotografo a cogliere attimi inediti di vita quotidiana. Si scopre, da scatti “saturi di colori”, che l’unicità di quegli attimi sta nell’armonia di chi ha di fronte e che cattura attraverso l’ infallibile terzo occhio, come lui stesso definisce la sua macchina fotografica. Fabiano Caputo realizza focus  su due popoli, l’indiano e l’indonesiano eterogenei, ma simili nell’attaccamento alle attività più semplici come la pesca, la raccolta, l’artigianato locale, accomunati dalla stessa devozione alle tradizioni, determinanti per la propria identità e in contrasto con gli imperativi del mondo capitalistico. Gli zoom del suo obiettivo hanno il sapore di una confidenza che dimostrano l’ospitalità e la spontaneità delle popolazioni con cui ha vissuto a stretto contatto: donne, uomini e bambini, intenti nei loro semplici gesti, immersi nelle consuetudini di piccoli villaggi, o di verdeggianti foreste e lontani dalle grandi città occidentalizzate si svelano senza paure. La selezione delle fotografie ha voluto porre l’accento in particolare sull’universo femminile, trainante per l’economia locale e sull’universo dei bambini, non solo per testimoniare la forza e la dolcezza della maternità e dell’infanzia, ma anche per ricordare la data del 20 Novembre 1989 in cui è stata stipulata dall’Onu la Convenzione Internazionale per i Diritti dell’Infanzia.
Le fotografie di Fabiano Caputo ci spronano a soffermarci su tematiche sociali e politiche che pongono i “paesi in via di sviluppo”al centro di dibattiti mondiali, con il rischio sempre costante di vedere trasformati questi Templi del Karma in Templi dell’Economia Globale in un oscillare tra l’aggressività del progresso e la difesa di culture millenarie, tra l“export” da potenze mondiali e le piccole produzioni locali,  tra l’ industrializzazione che sacrifica l’ambiente e la povertà, in contrasto con il cammino di conquista per i propri diritti. La fine del viaggio per questo giovane reporter ha significato intrecciare le ragioni di tutti con le proprie, trasformando le tappe del viaggio in risposte ai suoi interrogativi per creare le coordinate di un’ originale geografia personale.



Fabiano Caputo, è nato a Milano nel 1989, ma è cresciuto a Sapri nel Cilento. Un paese  importante per la sua formazione che gli ha “insegnato a guardare alle più piccole cose con la più grande, dinamica curiosità. Il mare mi ha istruito al calmo controllo dei sensi, la terra all'importanza del lavoro e della condivisione”.  Si trasferisce a Firenze dove ha si è laureato in Arti Visive (L.A.B.A.). Qui ha collaborato con il mondo della danza contemporanea per il centro Opus Ballet, in occasione della mostra "Alla ricerca del movimento", presso il teatro Affratellamento (2009), e ha partecipato con Alessandro Carboni al progetto "Fabbrica Europa", presso il Teatro Studio di Scandicci.
Amante del viaggio, ha fatto del reportage la sua tecnica privilegiata, cosciente dell’importanza del “racconto che passa attraverso me stesso e resta, comunque, oggettivamente vero”.  Dal viaggio nasce l’esperienza autofinanziata in India (2012) e Indonesia (2013) che non l’ha allontanato da un primordiale bisogno di tornare a casa. A Sapri ha presentato la mostra Scenes of Life con i suoi scatti di viaggio. “E' proprio a casa, che ho avuto il piacere di vedermi assegnata la direzione artistica del Festival "Oltre il Muro" (2012-2013); è proprio a casa, che il mio raccontare attraverso le immagini ha acquisito ed acquisisce senso; è proprio a casa, che percepisco, sempre, forte, dentro di me, quella spinta vitale ad andare, quel desiderio girovago di chi sa di avere tanto ancora da assorbire e realizzare”. Espone per la prima volta nella città di Roma presso l’Evasioni Art Studio con una personale con una selezione di scatti della serie India e Indonesia.

Info:
EVASIONI ART STUDIO
Via Dè Delfini, 23
Evasioni.artstudio@gmail.com
Tel. 3891525168
Aperto tutti i giorni dalle 11 alle 18

Informazioni aggiuntive

Data inizio:19/04/2024

Data fine:19/04/2024

Indirizzo:Via Dè Delfini, 23 - Roma

Pubblicato il