Nel 2003 l’Orchestra ha girato l’Italia con la prima tournée che ha fatto conoscere al grande pubblico la sua musica.
"Più che un'orchestra, una metafora. La storia della colorita banda di Piazza Vittorio, già nel nome un destino, ovvero una piazza, un luogo di incontro e di scambio, meglio ancora un crocevia, cresce inesorabilmente da cinque anni, anche se negli ultimi due ha preso davvero corpo con entusiasmo e seguito crescente. Al momento attuale rappresenta sempre meglio quella che dovrebbe essere la vocazione di ogni moderna città: l'unione, l'integrazione delle differenti etnie a Roma, come altrove, si incontrano, si fronteggiano, tentano di convivere nel migliore dei modi". (Gino Castaldo, La Repubblica, 14 settembre 2007).
Tra le produzioni troviamo i due cd: L’Orchestra di Piazza Vittorio e Made in Piazza Vittorio e adesso, dopo quattro anni di vita, è uscito il nuovo album Sona, una parola che nella lingua del Rhajastan significa ‘bello’ e in romanesco ‘suona’. E’ un disco collettivo nato al Piccolo Apollo, cresciuto nei concerti e finalizzato nuovamente al Piccolo Apollo, trasformato per l’occasione in studio di registrazione. È il risultato del lavoro che ogni musicista ha svolto in questi ultimi due anni: la ricerca di un modo di suonare insieme agli altri senza tradire il proprio stile.
Lavoro faticoso se si considera la strumentazione di ognuno, quasi impossibile se si tiene conto del background artistico-geografico dei singoli musicisti.
L’OPV infatti é composta da musicisti folk, classici, pop, jazz, di strada e il fatto che ognuno di loro si senta rappresentato da questo disco dà il senso dell’intero progetto.
Sona è un disco felice perché arriva dopo due anni di tour e più di 130 concerti, occasioni nelle quali l‘OPV ha incontrato l’affetto e l’entusiasmo di un pubblico sempre generoso.
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