Di padre iraniano e madre italiana, è nato nel 1951 a Teheran, nello stessa palazzina dove aveva sede il settimanale Rafat, fondato da suo padre. Ha studiato Scienze Politiche in Italia e ha frequentato un corso di specializzazione sulla Psicologia dei Mezzi di Comunicazione all'Università di Francoforte. Dal 1976 lavoro come giornalista professionista. Ha lavorato e collaborato con giornali, radio e televisioni italiane, spagnole, britanniche, arabe, americane e iraniane. Si occupa di diritti umani e della libertà d'espressione e grazie al suo lavoro ha ricevuto vari riconoscimenti. Fra i suoi lavori, L’ultima primavera. La lotta per la libertà di informazione in Iran (2006), edito da Polistampa e Iran. La rivoluzione online, Cult Editore, 2010.
Iran
Sezione a cura di Leila Djalali
La comunità iraniana a Roma
La comunità iraniana conta sul territorio romano 1.215 soggiornanti, la maggior parte localizzata nella zona settentrionale della città.
La prima ondata migratoria iraniana si è verificata attorno intorno agli anni Cinquanta; si tratta di persone che in molti casi non hanno più fatto ritorno al proprio paese d’origine; solo alcuni di questi sono rimasti in Italia, mentre altri si sono recati nel Nord Europa o negli Usa.
La seconda ondata migratoria si è verificata alla fine degli anni Settanta inizio anni Ottanta, dapprima con la Rivoluzione del 1979, quando il passaggio dalla monarchia alla repubblica ha portato alla fuga di migliaia di esponenti della classe media, molti dei quali hanno raggiunto l’Italia con un titolo di studio medio-alto e spesso con pregresse esperienze lavorative; successivamente, nel periodo della guerra con l’Iraq, quando molti giovani hanno lasciato il paese, come nel primo caso, adducendo lo studio quale motivazione principale.
Anche oggi, fra gli iraniani residenti a Roma, un certo numero svolge attività lavorative di buon livello e molti dei giovani che arrivano si iscrivono all’Università; in particolare, Ingegneria è la facoltà più frequentata.
Sono da segnalare alcune particolarità della comunità iraniana, rispetto ad altre presenti sul territorio romano. La prima, riguarda la percentuale femminile: l’Iran risulta fra le nazionalità in cui le donne sono meno rappresentate rispetto alla media di altri gruppi stranieri. La seconda riguarda la scarsezza delle associazioni, anche se non mancano progetti in tal senso, volti alla creazione di attività sociali e culturali.
Questo non significa comunque che non esistano già intellettuali ed artisti impegnati nella promozione della cultura persiana; in questa sezione del sito segnaliamo, oltre a varie attività commerciali, i nomi di alcune personalità interessanti, nel campo del cinema, della letteratura e della pittura, che vivono e lavorano a Roma.
Fonte: dati dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni 2017 – Dodicesimo Rapporto a cura di Centro Studi e Ricerche Idos (elaborazione su dati Istat) al 31 dicembre 2015
Alefba – Associazione culturale italo-iraniana
L’associazione, nata nel 2008, si propone come obiettivo ultimo l’intergrazione della popolazione iraniana immigrata in Italia attraverso la creazione di un percorso di partecipazione e di confronto tra valori e culture diversi.
Attraverso la sua attività, l’associazione intende creare dei concreti spazi di colloquio e di reciproca conoscenza per promuovere una convivenza partecipata e basata sul valore dell’arricchimento reciproco. Organizzano varie attività culturali e un circolo di conversazione in lingua persiana presso la Biblioteca Rispoli, piazza Grazioli 4.
Ampersia
Associazione culturale Iraniani a Roma e nel Lazio
via Bruno Bruni, 111
tel 06 33250721
Babak Karimi
Trasferitosi in Italia nel 1971, Babak Karimi studia cinema specializzandosi nel montaggio. Attualmente, la sua attività si divide fra montaggio e recitazione. Come montatore ha collaborato con vari registi quali, Abbas Kiarostami (Tickets), Babak Payami (Il voto è segreto, Silenzio tra due pensieri), Pasquale Scimeca (Placido Rizzotto, Gli indesiderabili, La Passione di Giosuè l’ebreo, Rosso Malpelo) Costanza Quatriglio (L’isola) Vera Belmònt (Marquise), Gianfranco Pannone (America a Roma) Mehrdad Oskouei (Nose, iranian style),Maurizio Zaccaro (Il bimbo della domenica) e altri.
Come attore ha partecipato a vari film, tra cui: Caos calmo di Antonello Grimaldi, Last minute Marocco di Francesco Falaschi, Gli indesiderabili di Pasquale Scimeca, e Tickets di Abbas Kiarostami.
Nel 1991 in collaborazione con la pittrice Mahshid Mussavi porta in Italia il primo film iraniano distribuito ufficialmente nelle sale commerciali Bashu il piccolo straniero di Bahram Beyzai. Negli anni a seguire svolge un lavoro di interconnessione e promozione tra Italia e il cinema iraniano, scrivendo i dialoghi italiani dei film di Kiarostami, Makhmalbaf, Panahi, Jalili e collaborando con vari festival e rassegne. Dal 2004 è consulente della biennale cinema di Venezia.
www.karimibabak.com
Barbad Project
Barbad, inizialmente chiamato Masnavì come uno modi della tradizione musicale iraniana classica dei “gushe” dei “dastgah”, già dal 2011 è stato accolto in Italia e in Francia con grande interesse e curiosità da parte del pubblico amante della musica e della danza iraniana.
Del gruppo fanno parte i fratelli Mohssenipour (Reza, Hamid e Navid), Ramin Rahmi, Paolo Modugno, e saltuariamente Pejman Tadayon e Ranà Shieh. Collabora con il danzatore Sharokh Moshkin Ghalam, che vive a Parigi. Nella loro carriera ricordiamo esibizioni con artisti come Said Shanbehzadeh accompagnato dal Shanbehzadeh Ensemble e nell'ambito del prestigioso festival musicale Cori in Coro organizzato a Salerno, dove il gruppo si è confrontato con la sperimentazione della musica popolare del sud Italia eseguita però con i classici strumenti musicali persiani.
Bibliopersiano alla biblioteca Rispoli
Si svolge tutti gli anni presso la Biblioteca Rispoli il Bibliopersiano (a cura di Parisa Nazari e Abolhassan Hatami dell’Associazione culturale italo-iraniana Alefba), un circolo di appassionati della lingua e della cultura persiana, studenti, studiosi, esperti di Medio Oriente, seconde generazioni, che si riuniscono una volta a settimana per praticare la lingua, osservare la grammatica, visionare video in lingua originale. Il laboratorio è aperto a tutti i livelli, ognuno può partecipare in base alla propria conoscenza della lingua. Prevede inoltre incontri legati alla cultura, come concerti, mostre e letture di poesia.
Bijan Zarmandilli
È stato per venti anni fra i quadri dirigenti della sinistra iraniana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime dello scià.
Ha cominciato l’attività giornalistica nel 1980, dopo la rivoluzione islamica, ed è esperto di politica mediorientale per il gruppo L'Espresso-Repubblica. Ha pubblicato saggi sul mondo iraniano e le biografie di Mohammad Mossadegh e dell’ayatollah Khomeini (Ed. Cei, 1974), Documenti di un dirottamento (Ed. Eri, 1988), sul caso dell’Achille Lauro, La grande casa di Monirrieh (Feltrinelli, 2004), ambientato in Iran fra gli anni Trenta e il periodo del conflitto con l’Iraq, L’estate è crudele (Feltrinelli, 2007), che racconta la storia di un amore di Parviz e Maryam, nato e finito ai tempi della repressione in Iran, I demoni del deserto (Nottetempo, 2011) e Il cuore del nemico (Cooper, 2009).
Corsi di lingua persiana a Roma
Oltre alle Università e ai centri di studio, anche alcune associazioni e librerie organizzano corsi di lingue persiana, dato il sempre maggior interesse per questa materia. Eccone alcune: Libreria Nima, circonvallazione Nomentana 532; Libreria Griot, via di Santa Cecilia 1/a; Taberna Persiana, via Ostiense 36/h.
Ehsan Mehrbakhsh
cell. 320 9645912
snail_toto@yahoo.com
Ensamble Navâ
Fede Bahá’í
Fondata oltre un secolo e mezzo fa, la Fede Bahá’í si è diffusa in tutto il globo. Appartenenti alla Fede Bahá’í vivono in oltre 100.000 località e provengono da ogni nazione, gruppo etnico, cultura, professione, e classe sociale ed economica. I bahá’í credono che la sfida che l’umanità deve affrontare oggi sia quella di riconquistare la dimensione interiore dell’individuo e di costruire una nuova dimensione sociale capace di produrre e mantenere uno stato continuo di vera pace e progresso individuale e sociale.
Il fondatore della Fede Bahá’í, Baha’u’llah (1817-1892), è considerato dai baha’i l’Inviato di Dio per la nostra epoca, il più recente di una serie di Messaggeri divini che risale alla preistoria e proseguirà nel futuro.
La religione Baha’i è nata in Iran nel 1844. Nel mondo i suoi seguaci sono oltre 6 milioni, è la seconda religione al mondo per distribuzione geografica. Non vi è clero. L’amministrazione è costituita da organismi
eletti a livello locale, nazionale e internazionale.
La comunità è rappresentata presso l'ONU dalla Bahá’í International Community (www.bic.org)
I baha’i in Iran sono circa 300.000 e rappresentano una minoranza religiosa molto numerosa.
Alcuni principi della Fede Baha’i sono i seguenti:
Unità della razza umana;
Unità delle religioni;
Armonia tra scienza e religione;
Condanna di ogni pregiudizio;
Abolizione degli estremi di povertà e ricchezza;
Parità dei diritti dell’uomo e della donna;
Istruzione obbligatoria universale;
Istituzione di un tribunale mondiale;
Adozione di una lingua universale ausiliaria.
A Roma c’è una comunità di circa 100 baha’i, molti di origine iraniana.
Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í d'Italia
via Stoppani, 10
tel. 06 8079647 - fax 06 8070184
Fereshteh Rezaeifar
Giovane artista di Teheran, vive a Roma dal 2001.
Fereshteh Rezaeifar ha studiato arte con importanti maestri persiani, per poi specializzarsi nella miniatura, negargaré in farsi, un’arte molto antica, che tradizionalmente serviva per illustrare una poesia o una storia d’amore, ma anche scene di caccia o momenti di guerra.
Impartisce lezioni di miniatura.
cell. 347 7767482
rezaeifar@tiscali.it
Filmografia iraniana consigliata:
Di Abolfazl Jalili:
- Hafez, presentato al Cinema Festa Internazionale di Roma (2007)
Di Abbas Kiarostami, segnaliamo, fra gli altri film:
- Dov'è la casa del mio amico? (1987), premiato al Festival di Locarno con il Pardo d’Oro
- Close-up (1990)
- E la vita continua... (1992)
- Sotto gli ulivi (1994)
- Il sapore della ciliegia (1997), Palma d’Oro a Cannes nello stesso anno
- Il vento ci porterà via (1999), Gran Premio Speciale della giuria al Festival di Venezia
- ABC Africa (2001)
- Dieci (2002)
- Tickets (2005)
Di Mohsen Makhmalbaf:
- Il silenzio (1998), Premio CinemAvvenire al Festival di Venezia e Premio Sergio Trasatti
- Racconti di un'isola (2000)
- Viaggio a Kandahar (2001)
- Sesso e filosofia (2006)
- Viaggio in India (2007)
Di Samirah Makhmalbaf:
- La mela (1998)
- Lavagne (2000)
- 11 settembre 2001 (2002)
- Alle cinque della sera (2003)
Di Amir Naderi:
- Il corridore (1985)
- Acqua, vento, sabbia (1989)
- Manhattan by numbers (1993)
- ABC...Manhattan (1996)
Di Jafar Panahi:
- Il palloncino bianco (1995)
- Lo specchio (1997)
- Il cerchio (2000)
- Oro rosso (2003)
Di Babak Payami:
- Il voto è segreto (2001)
- Il silenzio tra due pensieri (2003)
Hassan Vahedi
Nato a Teheran nel 1947, Hassan Vahedi si è diplomato in pittura e scultura alla locale Accademia di belle arti. Ha partecipato insieme a letterati ed artisti del suo Paese al gruppo Talere Iran. Giunto in Italia alla fine del 1974, ha studiato pittura con Montanarini e Trotti e scultura con Fazzini e Greco all'Accademia di belle arti di Roma. Risiede e lavora a Roma, dove ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia ed all'estero.
Ipo – Istituto per l’Oriente C.A. Nallino
L’Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino, fondato nel 1921, si propone di divulgare e accrescere la conoscenza della vita culturale, politica ed economica di tutto l'Oriente islamico.
Presso l’Istituto si tengono ogni anno corsi di lingua e cultura persiana, tenuti dalla dottoressa Ferminia Moroni. Le lezioni si svolgono ogni lunedì dalle ore 17 alle ore 19.
Iran
Islam
Le moschee islamiche presenti a Roma non sono molto frequentate dalla comunità iraniana. Segnaliamo solo la grande Moschea di Roma e il Centro islamico sciita.
Moschea di Roma
Centro Islamico Culturale d'Italia
Responsabile: Abdullah el Radwan
viale della Moschea, 85
tel. 06 8082167 06 8082258
fax 06 8079515
Centro islamico sciita
Associazione islamica
Presso il centro, c'è a disposizione degli interessati e dei ricercatori una biblioteca multilingue (con testi in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, persiano ed urdu).
Inoltre, vengono periodicamente organizzati corsi e lezioni su varie branche dell'Islam e realizzate le più importanti cerimonie e celebrazioni religiose islamiche.
Responsabile: Imam Mahdi
Via Norcia 12 - Via Spello 5 (doppio ingresso). Metro Furio Camillo - Stazione Tuscolana
Tel (+39) 3801038989 (Shaykh Abbas) - (+39) 3394968095 (Hosseyn)
http://www.islamshia.org
imam_mahdi59@yahoo.it
Istituto culturale dell’ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran
In particolare l’istituto è in contatto con gli atenei italiani perché offre informazioni e agevolazioni agli studenti italiani affinché conseguano borse di studio presso le università iraniane e per collaborare a iniziative culturali (mostre, manifestazioni musicali e cinematografiche, pubblicazioni) avviate dal mondo accademico italiano e relative all’Iran.
Fornisce in prestito materiali documentari (libri, videocassette, nastri musicali) ed è a disposizione di ricercatori, studiosi, giornalisti per qualsiasi richiesta di approfondimento.
Questo istituto è a disposizione di enti, organizzazioni, gruppi e individui che desiderino organizzare o seguire in Italia corsi di apprendimento della lingua persiana.
via Pezzè Pascolato, 9
tel. 06 3052207 - 06 3052208 fax 06 3017341
rome@icro.ir
http://rome.icro.ir
Leyla Vahedi
Leyla Vahedi è una giovane artista italo-iraniana. Sin da piccolissima sperimenta la pittura nello studio del padre pittore. Al liceo si dedica al collage e organizza mostre e laboratori nell'ambito della Giornata dell'arte studentesca. Laureata in filosofia, negli anni dell'università si avvicina alla pittura a olio e all'incisione. Ha studiato e continua a studiare incisione, anatomia artistica e disegno dal vero presso la Scuola di arti e mestieri S. Giacomo di Roma e in privato.