Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

Libreria Nima

In questa libreria, nata da un'idea dell'architetto iraniano Fereydoun Rangrazi, è possibile trovare una vasta scelta di libri orientali nelle lingue dei principali paesi, arabo, turco, tibetano, cinese, giapponese, albanese, afghano dari, urdu e un’intera sezione di libri dedicata alla letteratura persiana, sia in lingua originale che nelle traduzioni italiane.
Si possono trovare anche libri di testo della facoltà di Studi Orientali dell'Università "La Sapienza".
È presente inoltre un reparto di musica orientale di vario genere e provenienza.

circ.ne Nomentana, 552
tel. 06 44233457
www.librerianima.com
nimainfo@librerianima.com
librerianima@tiscali.it

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Libreria Pagina 2

La Libreria Pagina 2 è l'evoluzione della libreria Orientalia, e si trova nel cuore del rione Esquilino, a pochi metri da piazza Vittorio Emanuele II. Offre una vasta selezione di narrativa italiana e straniera, libri per ragazzi e saggistica ed ha mantenuto al suo interno un'ampia area specializzata per tutti gli studiosi e gli amanti delle civiltà e delle lingue dei paesi del Medio e dell'Estremo Oriente. Importa testi in lingua direttamente da Cina, Giappone, India e Paesi arabi, in particolare manuali e vocabolari. Tramite la libreria è possibile sottoscrivere abbonamenti a circa 2000 riviste pubblicate in Cina.

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Libri persiani in Biblioteca

Nell'ambito del progetto Biblioteche in lingua sono stati acquistati molti libri in lingua persiana, distribuiti presso la biblioteca Rispoli, piazza Grazioli 4, e la biblioteca Enzo Tortora, via Zabaglia 27/b. Si trovano grammatiche, dizionari, letteratura classica e contemporanea, letteratura per l'infanzia e traduzioni dei libri stranieri più letti. L'iscrizione è gratuita e i libri possono essere presti in prestito per un periodo di un mese. Per cercare i libri in catalogo bisogna eseguire una ricerca avanzata dal catalogo http://opac.bibliotechediroma.it/ e scrivere lingua: Persiano.

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Mahnaz Esmaeili

Laureata in scenografia all’Università di Teheran e specializzata con un master in animazione, questa giovane artista ha lavorato per circa dieci anni in Iran, come scenografa e costumista.
Fra le sue realizzazioni più importanti, “Shadows”, un video di animazione selezionato al Tribeca Film Festival di New York nel 2004.
Si è poi trasferita a Roma, dove ha frequentato il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti.
Tra le diverse esperienze in Italia, ha collaborato con un gruppo di scenografi per un film prodotto dalla BBC realizzato negli studi di Cinecittà di Roma ed ha lavorato con Studio Azzurro di Milano per la progettazione dello spettacolo “Galileo”.
Molti dei suoi lavori più recenti rimandano invece alle origini iraniane dell’artista. Nel gennaio 2007 esce il video “Commit flight to memory for the bird is mortal” liberamente ispirato ad una poesia della poetessa iraniana Forugh Farokhzad.
A marzo 2007 termina la realizzazione di 18 stampe digitali per una sua personale interpretazione del costume tradizionale del periodo Qajar, una delle maggiori dinastie persiane.
In fase di progettazione un documentario sulla somiglianza simbolica fra la processione del venerdì santo della tradizione cattolica e il lutto per il nipote del profeta Mohammad (Hossein), praticato nella religione musulmana sciita. Gran parte dei suoi lavori vengono prodotti dal Mopstudio, società di produzione audio e video, alla quale Mahnaz collabora attivamente.
Sul sito www.mopstudio.com è possibile vedere un abstract dei suoi video.

Mahnaz Esmaeili
cell. 334 3409172
luna1352@yahoo.it

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Mishmash Quartet

Gruppo formato perlopiù da elementi italiani, che però abbraccia, con la sua musica, tutta l’area mediterranea e mediorientale.
Mishmash, termine mobile che in varie lingue racchiude diversi significati legati al concetto di “mescolanza”, propone infatti una versione molto originale e affascinante del complesso di suoni che abitano il Mediteranneo, il mondo medio-orientale e i paesi dell’ Est.
Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer, la musica delle comunità ebraiche askhenazite, nelle romanze sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali di musica persiana e medio-orientale, nei brani originali e d’autore ispirati da queste stesse culture musicali, con scelte di arrangiamento e d’esecuzione che ricreano quel sapore “vagabondo” che da sempre caratterizzano questi repertori.
Il quartetto, che si esibisce regolarmente in numerosi festivals nelle principali città italiane e estere, partecipando anche a trasmissioni radiotelevisive, ha pubblicato gli album Delta (2000) e Parvanè (2003).
È composto da: Mohssen Kasirossafar, percussioni persiane; Bruno Zoia, contrabbasso; Marco Valabrega, violino e viola; Domenico Ascione, chitarre.

Mosshen Kasirossafar
tel. 06 5882484 cel. 328 8718746
www.myspace.com/mohssenkasirossafarmusic
mosshen@mishmashquartet.com
Bruno Zoia
www.brunozoia.com
bruno.zoia@fastwebnet.it
www.mishmashensemble.com

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Mohsen Vaziri

Scultore e pittore iraniano, si è trasferito a Roma nel 1955; qui ha proseguito i suoi studi ed ha iniziato ad esporre le sue opere.
Successivamente è tornato in Iran, dove ha insegnato all’Accademia delle Belle Arti, per poi tornare definitivamente in Italia nel 1985.
Nella sua carriera, ha esposto in numerose mostre, a Teheran e in Italia, ma anche in Germania e negli Stati Uniti.
Inoltre, ha vinto vari premi, fra cui l’ultimo, il premio “Personaggio Europeo 2006", conferitogli dal Comune di Roma.

www.vaziri.it

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Mohssen Kasirossafar

Nasce a Mashad (Khorasan, Iran) nel 1955. Inizia a studiare lo Zarb nel 1980. Dal 1983 in poi incontra i Maestri K. Kalhor, R. Lotfi, H. Alizadeh, B. Kamkar e M. Aayan con i quali  comincia a perfezionare la tecnica, per completare poi la sua formazione con il grande musicista Nasser Farhângfar. Dal 1978 vive a Roma dove collabora con musicisti e compositori come Ennio Morricone, Giancarlo Schiaffini, Giorgio Battistelli, Angelo Branduardi, Mauro Pagani, Rita Marcotulli, Daniele Sepe, il duo Antonello Salis e Alessandro Satta e altri. Ha al suo attivo numerosissime incisioni discografiche e ha partecipato a svariati festival musicali e programmi radiotelevisivi.
Fa parte attiva dei gruppi: Giancarlo Schiaffini quintet, Mish Mash quartet, trio Alesini, Compagna Felix, Sarawan Tamburi d"Iran e Cadira, con collaborazioni che si muovono dalla musica persiana d’arte e popolare alla musica medievale e rinascimentale, fino alla musica contemporanea e sperimentale.

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Neda Shafiee Moghaddam

Neda Shafiee nasce a Teheran nel 1975 e inizia a studiare disegno e pittura fin dall’età di dodici anni.
Nel 1998 si laurea in Scultura presso l’Università di Teheran, dove studia con illustri artisti iraniani, come Nami Petgar, Victor Yuaf Dorash, Delara Ghahreman, Shahram Seif.
Nel 2002 si trasferisce a Roma e si iscrive l’Accademia di Belle Arti.
Ha collaborato con architetti e interior designer, realizzando statue e bassorilievi, oggi esposti in luoghi pubblici e privati, sia in Italia che in Iran.
Da molti anni conduce inoltre laboratori di scultura e pittura per bambini ed adulti.

cell. 339 8090957
nedash07@gmail.com
www.nedashafiee.com

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Pejman Tadayon

Pejman Tadayon è nato a Isfahan nel 1977.
Fin da bambino, ha coltivato la sua predisposizione per la pittura e nel 1987 ha realizzato la sua prima opera, sotto la guida del maestro Ustad Nasr, famoso ad Esfahan per essere stato uno dei primi ad usare la tecnica figurativa realista per ritrarre la natura, usando la tecnica ad olio.
Da allora, Pejman ha lavorato molto sulle proprie capacità, arrivando a ritrarre soggetti sempre più complessi, come le complicate architetture della sua città e a soli 17 anni è diventato maestro di pittura presso la scuola del nonno.
Nel suo percorso, non ha mai abbandonato altri interessi: si è iscritto alla Facoltà di Ingegneria, ha studiato come autodidatta la filosofia e la storia dell’arte.
La passione per la pittura è stata, per un certo periodo, sostituita da quella per la musica, in particolare per la musica tradizionale dell’Iran e per alcuni strumenti persiani, come il setar.
Successivamente, però, la sua ricerca è andata oltre: è riuscito a coniugare queste due espressioni, a mettere in una lo spirito dell’altra.
È quindi tornato a dipingere, a sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali; nel 2003 si è trasferito in Italia, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Firenze, ed ha partecipato a varie mostre collettive.
Dal 2003 vive a Roma, continua a studiare pittura e suona nel gruppo curdo-iraniano Sarawan.

Pejman Tadayon
cel. 339 8120101
www.pejmantadayon.com
pejman_tad@yahoo.com

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Pejman Tadayon ensemble

Ensemble di musica e danza sufi diretto da Pejman Tadayon, unisce musica, danza e poesia per celebrare alcuni dei più grandi mistici di tutti i tempi: Jalalludin Rumi, Hafez, Omar Khayyam e per diffondere il loro messaggio universale di armonia e pace fra tutte le religioni e le culture, come è tradizione delle confraternite sufi.
Insieme alla musica tradizionale persiana che fa rivivere questo messaggio, suonata con gli strumenti originali come setar, ney, tar , oud, tombak, daf, vengono recitati i poemi dei grandi mistici sufi che più rappresentano la loro ricerca spirituale, mentre l'intervento di danzatori rievoca il Sema dei dervisci rotanti Mevlevi, oltre che l'arte dell'antica danza persiana.

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Persepoli

Il sito, che appartiene ad un'associazione culinaria, può essere interessante per chi voglia cimentarsi nella cucina persiana: racchiude infatti articoli, racconti e ricette dei principiali piatti, oltre ad un piccolo glossario.

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Persia

Sito in italiano, rivolto a tutti coloro che volessero avere informazioni generali sull’Iran: geografia, storia, arte, cultura, turismo, prodotti tipici, indirizzi utili. Ci sono anche i link alle principali testate iraniane.

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Sara Alavi

Laureata in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Teheran, si trasferisce successivamente a Roma, dove si iscrive al corso di Grafica multimediale della Facoltà di Architettura e partecipa a varie mostre individuali e collettive.
Come spiega lei stessa, sin da bambina coltiva la passione per la scultura ed i colori,  "Avverto l’esigenza di esprimermi con la scultura ed i colori. Da bambina giocavo ed “estraevo“ storie dalle macchie che vedevo ovunque: dal soffitto della mia stanza fino al pavimento del bagno e cominciavo a raccontare queste storie con le forme; era necessario sottolineare quelle forme con le linee! Perciò la linea è diventata il mio strumento primario...

 

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Solmaz Vilkiji

Nata a Teheran nel 1982, si laurea in economia e grafica in Iran e parallelamente studia arte con illustri maestri. Nel 2009 vince il Festival delle sculture di ghiaccio e neve. Successivamente si trasferisce a Roma, dove si iscrive all'Accademia delle Belle Arti e frequenta il corso di specialistica in scultura. In Italia, ha partecipato all'evento multimediale Iran. Sguardi sotterranei, mostra sull'arte e sulla musica underground di Teheran organizzata dalle Biblioteche del Comune di Roma e a varie mostre. Ha realizzato sculture che sono state esposte nel parco Regionale Valle del Treja a Calcata, e nel Parco castiglione di Palombara Sabina.

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Sufismo

Il sufismo è un movimento religioso sorto attorno al IX secolo nell’ambito del mondo islamico.
Generalmente il sufismo è considerato la dimensione mistica dell’Islam. Si tratta di musulmani che rispettano le regole dell’Islam e si distinguono per l’attenzione che dedicano alla dimensione spirituale della loro vita.
Alcuni ricercatori affermano che il termine sufi derivi dalla parola ahl-suffa, “le persone della panca” riferendosi al gruppo di discepoli che insieme a Mohammad sedevano sulla panca per celebrare e lodare Dio. Altri precisano che sono stati chiamati sufi perché avevano l’abitudine di vestirsi di sûf (lana). Altri hanno concluso che derivi dalla parola safâ che significa purezza di cuore e di azioni.
Inizialmente condannato dalla teologia ufficiale, il sufismo venne riconosciuto a partire dal XII secolo e ancora oggi è molto praticato.
I sufi si caratterizzano, tra l’altro, per il culto dei santi, che possono essere grandi maestri del passato, ma anche personaggi estranei alla loro dottrina, compresi gli imam sciiti. Inoltre, praticano vari metodi di meditazione (tecniche respiratorie, ripetizione del nome o degli attributi di Dio), volti alla conoscenza di se stessi e alla purificazione dell’individuo. Nell’ambito del movimento, che non prevede un sistema dottrinale omogeneo, sono sorte delle confraternite, come quella dei Dervisci Mevlevi (dal persiano, darwish,“mendicante”), alcuni dei quali sono tradizionalmente itineranti, mentre altri vivono in monasteri e si dedicano alla preghiera e all’ascesi. Una loro pratica è la ormai nota danza dei Dervisci rotanti.

Maktab Tarighat Oveyssi Shahmaghsoudi School of Islamic Sufism
Scuola di sufismo
Questa è un’organizzazione didattico-religiosa che ha come fine ultimo l’insegnamento del sufismo.
Fra le attività, le lezioni del maestro Maktab Tarighat Oveyssi Shahamaghsoudi, che vengono trasmesse in diretta sul sito internet della scuola (giovedì alle 20, venerdì alle 19, sabato alle 18 e domenica alle 17) e l’organizzazione di laboratori Tamarkoz, pratica di meditazione sufi.
MTO si muove a livello mondiale su diversi fronti, dalla salute fisica e psicologica, alla formazione scolastica, fino ad arrivare all’editoria.
Presso la sede di Roma, si svolgono, oltre alle lezioni di sufismo, numerose attività culturali, fra cui lezioni di lingua persiana, di musica e di calligrafia. Inoltre, si organizzano serate di lettura di poesia e feste in occasione delle ricorrenze tradizionali come il norouz (capodanno).

via Valle Della Storta n.90/B interno3
tel. 06 30895156 fax 06 30895156

www.mtoshahmaghsoudi.org
sansonne.roma@libero.it

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Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Studi Orientali

Lingua e traduzione persiana
docente: prof.ssa Paola Orsatti
lettore: dott. Changiz Davarpenah
Il corso intende fornire agli studenti una buona conoscenza del neopersiano contemporaneo d’Iran (farsi), nelle due varietà letteraria e colloquiale.
I corsi sono affiancati da esercitazioni di lettura, scrittura e conversazione, svolte dal lettore di lingua madre.
paola.orsatti@uniroma1.it

Storia della lingua persiana
Docente: prof.ssa Paola Orsatti
Il corso vuole essere un approfondimento delle conoscenze linguistiche sul neopersiano. Si sofferma, fra l’altre, sulla lingua colloquiale informale d’Iran o tehranese, sulla terminologia scientifico-letteraria o persiano commerciale e, per gli studenti di Laurea specialistica, sul persiano antico.
paola.orsatti@uniroma1.it

studio 2 (dipartimento Studi Orientali)
via Principe Amedeo 182/b
tel 06 4991 3090
w3.uniroma1.it/studiorientali


Facoltà di Lettere e Filosofia
Lingua e letteratura persiana
docente: prof. Mario Casari
Nell’ambito del corso di laurea in Storia e civiltà dell’Oriente e del Mediterraneo, è stato attivato un corso di lingua persiana sia per la laurea di base, che per la specialistica.

aula docenti Facoltà di Studi Orientali
via Principe Amedeo 182/b
tel 06 49913090
mariocasari@yahoo.it
http://w3.uniroma1.it/studiorientali

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Zatik Associazione di amicizia Italo-Armena

L’associazione si è adoperata sin dal suo nascere per il riconoscimento del genocidio armeno da parte del Parlamento Italiano, obiettivo raggiunto nel 2000, a seguito del lavoro svolto presso tutte le forze politiche e la promozione di diversi convegni per sensibilizzare l’opinione pubblica e parlamentare.
Zatik è impegnata in numerose attività, fra cui ricordiamo: commemorazione del genocidio armeno il 24 aprile di ciascun anno; appello al Parlamento Italiano per la tutela del patrimonio architettonico, artistico e religioso del popolo armeno; presentazione, in occasione di manifestazioni varie di pubblicazioni riguardanti l’Armenia; richiesta e ottenimento di apertura dell’Ambasciata Italiana a Yerevan; incontri con delegazioni armene in Italia; definizione di progetti di ricerca riguardanti la diaspora armena nei paesi dell’U.E.

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Zoroastrismo

Lo zoroastrismo è una religione praticata nella zona dell’attuale Iran da tempi ben più remoti rispetto all’introduzione dell’Islam.
Il suo fondatore, Zoroastro (Zarathustra), vive infatti in un periodo compreso tra il X e il VII-VI secolo a.C., anche se il suo messaggio verrà poi profondamente trasformato dalle generazioni successive. Risalire al messaggio originale è pressoché impossibile, in quanto non sono sopravvissute fonti scritte su quel periodo. Sappiamo comunque che fu la religione favorita delle due grandi dinastie dell’antica Persia, gli Achemenidi e i Sasanidi e che, con l’arrivo dell’Islam, molti zoroastriani emigrarono in India.
Lo zoroastrismo moderno si basa su alcuni principi chiave, quali l’uguaglianza sessuale, l’attenzione per l’ambiente, l’incitamento al lavoro e alla carità.
I suoi seguaci si trovano oggi in varie parti del mondo, dall’Iran, all’India, al Pakistan, fino ad arrivare a piccole comunità, sparse fra Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Australia. Anche in Italia, pur trattandosi di una presenza piuttosto esigua, non mancano associazioni di zoroastriani.

Dr. Daryush Bakhtiari
via Monserrato, 7
tel. e fax 06 6861575
bakhtiari@tiscalinet.it

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