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Prima lo studio e poi il piacere

di Claudia Okwara

Ciao a tutti! Sono Claudia e, come potete vedere, sono qui a presentarvi la mia famiglia. Già! La mia famiglia… che dire? Ma certo! Potrei partire col dire le solite cose, del tipo che per me è speciale, che non la cambierei con nessun’altra al mondo… Beh! Come farebbero tutti del resto, ma se lo dicessi, mi sentirei alquanto superficiale, perciò preferisco fare diversamente.

Prima di iniziare la storia bisogna in qualche modo presentare i personaggi che ne fanno parte. Innanzitutto voglio dire che siamo una famiglia di origine africana. Sicuramente penserete già che siamo una famiglia ben allargata, ebbene sì! E sarete anche curiosi di sapere il resto della storia, ma non vi preoccupate, facciamo un passo alla volta.

Ora chiudete gli occhi, rilassatevi e lasciatevi trasportare dal pensiero. Immaginate dunque di stare in un posto lontanissimo a voi sconosciuto. Adesso provate ad indovinare il misterioso posto… non ne avete proprio
idea? E se vi dicessi che è il posto in cui i miei genitori hanno vissuto la loro infanzia e che lì poi si sarebbero incontrati?! Proprio cosi! L’AFRICA! La madre patria dei miei genitori, la quale ha dato loro vita, sostegno e nutrimento. La culla dell’umanità intera.

Ma passiamo oltre, anzi facciamo un passo indietro, come vi dicevo prima i miei genitori si sono conosciuti in un “ luogo d’amore”, in un giorno d’inverno del 1987. Ancora non so quale luogo fosse, mia madre non me l’ha confidato. Dopo un periodo prestabilito i miei genitori hanno deciso di rendere pubblico il loro amore. Come avrei voluto vedere mia madre in quel preciso istante, con quel suo bel sorriso acceso! Mia madre avrebbe
molto desiderato con tutto il cuore vivere in Africa e stare con i familiari, ma purtroppo il suo sogno si è interrotto nel momento in cui mio padre le ha detto che sarebbe partito per L’ITALIA per poi proseguire i suoi studi.

Mia madre, come immaginerete, non l’ha presa molto bene perché sapeva che qualora avesse seguito mio padre avrebbe a tutti gli effetti lasciato la propria famiglia. So quanto è stato difficile per lei, ma io penso che se si ama una persona bisogna pur rischiare nella vita.

Arrivato in Italia, mio padre si è messo a studiare duramente e ha raggiunto il suo traguardo laureandosi in filosofia. Ma non gli è servito a molto perchè, finiti gli studi, ha iniziato a lavorare come costruttore in un’azienda. Dopo avere raggiunto una stabilità economica, lui è tornato dalla sua futura moglie. Stavolta l’avrebbe portata con sé!

Una volta in Italia, mia madre non sapeva né parlare né scrivere la lingua italiana … e per quanto riguarda la gente?! Beh! Non conosceva nessuno ad eccezione del cognato.
Per lei ambientarsi non è stato facile.

Dopo qualche anno i miei si sono sposati, mia madre aveva un gran pancione perchè aspettava le prime figlie: due splendide gemelle, dopo di che sono subentrata io per poi concludere, dulcis in fundo, con mio fratello.
Siamo quattro figli, la gioia dei nostri genitori.

Da bambini era tutto perfetto, più ci penso e più vorrei tornare ad essere la bambina di sempre. Ma, come sappiamo tutti quanti, prima o poi arriva il momento per tutti di crescere. Ora sono una ragazza di 17 anni, devo dire che sono cresciuta in fretta.

Ovviamente, essendo una diciassettenne, vivo ancora con i miei genitori e il rapporto con loro è veramente diverso rispetto a quello che esiste nelle famiglie italiane. Dalle nostre parti i genitori sono piuttosto rigidi, parlo in generale. Devo ammettere che avrei voluto tanto avere la mamma come amica, per confidarle ogni mio pensiero, emozione e sentimento ma non si può. E sapete perché? Perché purtroppo mia madre è molto convinta del fatto che prima viene lo studio e poi il piacere. Così io non le parlo mai delle mie storie d’amore perché so che poi potrebbe iniziare a fare le sue solite “prediche”, quindi per evitare tutto ciò me ne sto zitta in un angoletto ad immaginare la mia vita. Per me non è per nulla piacevole tutto questo, ma non ne faccio una colpa né a mia madre né ad altri. So che dalle nostre parti questi argomenti così intimi e personali sono trattati in modo più discreto. E poi questo è il suo modo di pensare ed io lo rispetto.

Al contrario il rapporto che ho con mio padre è diverso. Con lui sono molto più aperta, posso far uscire il mio lato sentimentale e, devo ammettere, che con i consigli lui ci sa fare, a volte gli scappa qualche battutina e scoppiamo in fragorose risate. Quando sto con lui mi dimentico dei problemi.

Poi ci sono le mie sorelle, con loro è tutto più semplice essendo adolescenti come me, sanno più o meno ciò che provo e non nascondo il fatto che, oltre ad essere buone sorelle, sono delle ottime amiche, io le chiamo le mie confidenti perché ormai ci confidiamo qualsiasi cosa. Per finire c’è quel rompiscatole di mio fratello. Con lui non c’è niente da fare, ho perso ogni minima speranza, non andiamo per niente d’accordo, siamo come la luna e il sole, il giorno e la notte, ma non fa niente, ci può stare, non si può andare d’accordo per forza. Il mio fratellino me ne ha fatte passare di tutti i colori! Ma nonostante tutto, nel più e nel meno voglio bene a tutti e non importa se abbiamo mentalità diverse, in questi casi l’unica cosa da fare è condividerle.

 


Claudia Okwara è nata il 23 febbraio 1994 da genitori nigeriani e vive a Roma, nel quartiere di Torre Angela, con la sua famiglia. Frequenta la classe II B Tuiristico dell'ITCS Sandro Pertini. Le sue materie preferite sono
Inglese e Matematica. Ama ascoltare la musica, ballare hip hop e fare shopping con le sorelle e le amiche. Da grande vuole fare la stilista.

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