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Japanese Music Fest. La tradizione infinita

All’Auditorium Parco della Musica in viale Pietro De Coubertin, 30 per la prima volta si svolgerà un Japanese Music Fest, La tradizione infinita: una mostra d’arte multimediale, fino al 29 luglio, e una sulla calligrafia, dedicate interamente alla musica e alla cultura giapponese, con il patrocinio di Roma Capitale, Ambasciata del Giappone in Italia, Fondazione Italia Giappone e Fondazione Musica per Roma.


Programma completo:

Candy Factory Projects è una piattaforma giapponese, internazionale e nomade, diretta da Takuji Kogo, che realizza progetti collaborativi di arte multimediale nella forma di lavori artistici, operazioni di curatela, prodotti editoriali cartacei ed elettronici. Candy Factory Projects indaga i processi di stagnazione dell’economia globale guardando ad aspetti diversi quali: il processo di trasformazione e abbandono dell’architettura post-moderna a Tokyo; l’industria turistica sul confine delle due Coree; un luogo di villeggiatura alla periferia estrema dell’Europa mediterranea meta privilegiata dei “richiedenti asilo” africani; la produzione su grande scala di pomodorini sostenuta da immigrati rumeni e tunisini in Sicilia. Candy Factory Projects in Rome presenta due installazioni in AuditoriumArte. Online Ads è un video musicale concepito come una collezione di frammenti di informazioni mediatiche trasformati in brani musicali originali. Nella sala interna invece sarà proiettata una collezione dei NON_SITES, ricerca personale di Takuji Kogo: una serie di foto-sculture, sorta di caleidoscopi digitali realizzati con loop e scatti in sequenza e specchiati, tratti da momenti di vita quotidiana in ambienti standardizzati, come le “vedute” d’interni in ristoranti fast-food o nei centri commerciali, o d’esterni con persone ritratte nello spazio pubblico. (www.artonline.jp) A cura di Federico Baronello e Takuji Kogo.

Dal 10 al 29 luglio presso AuditoriumArte. Ingresso libero. Orario: martedì 10 luglio dalle ore 18.30; lun/ven h. 17/21; sab/dom e festivi h.11/ 21.

Calligrafia giapponese contemporanea
. “L’atto che produce la calligrafia, unico e compiuto, compreso di un suo stato d’animo, non può essere corretto essendo un flusso vivo che si effonde dall’intimo dell’autore verso l’esterno. Il calligrafo è davanti alla carta in una situazione emotiva di estrema concentrazione e dal momento in cui poggia il pennello sulla carta a quando lo solleva il senso ritmico determinato dal tocco del pennello in apertura, il suo orientamento, la velocità, la pressione, decide del destino dell’opera. Non ci sono correzioni. Per perfezionare una calligrafia l’autore, portando all’estremo la propria emotività, ripete la creazione sino a che non ne è soddisfatto; cinquanta, cento volte e di esse una è l’opera che verrà mostrata in pubblico.” Toba-Chiba Ikuyo. Con la gentile collaborazione dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma.

Dall’11 al 13 luglio, Corridoio Foyer Petrassi. Ingresso libero.

I virtuosi Shunsuke Kimura e Etsuro Ono
sono i più importanti innovatori della tecnica stilistica del Tsugaru-Shamisen (strumento a corde suonato con un grosso plettro). Il duo riprende lo stile semi improvvisato proveniente dal nord del Giappone (la regione di Tohoku) e lo modernizza dando vita a un repertorio di brani tradizionali e brani più contemporanei che combinano il suono della tradizione con l’anima e i ritmi tipicamente occidentali del blues.

Mercoledì 11 luglio, Teatro Studio, ore 21. Biglietti: posto unico 8 euro. Biglietteria 892982.

TsuguKaji-KOTO
è un duo formato dalle talentuose virtuose del koto Tsugumi Yamamoto e Ai Kajigano. Le due artiste usano koto a 13, 17, 25 corde per esprimere liberamente il loro senso musicale. Tutti i loro brani sfruttano al massimo i colori e i toni dello strumento attraverso una tecnica straordinaria. Il duo ha un repertorio di melodie incantevoli, che spaziano dalla musica tradizionale a composizioni contemporanee. Con le sue esibizioni ha contribuito alla diffusione e alla conoscenza del suono unico del koto collaborando anche con molti compositori di oggi.

Giovedì 12 luglio, Teatro Studio, ore 21. Biglietti: posto unico 8 euro. Biglietteria 892982.

Gocoo Tokyo Tribal Groove Orchestra. 11 percussionisti provenienti da Tokyo, 7 donne e 4 uomini, creano con quasi 40 tamburi giapponesi Taiko uno spettacolo che va oltre ogni  immaginazione. Le combinazioni poliritmiche attraversano tutti gli stili musicali e uniscono persone di diverse età e gusti musicali. I Gocoo si definiscono una “band”. A differenza della maggior parte dei gruppi Taiko che perseguono imperturbabili lo stile tradizionale o di altri sempre alla ricerca di nuove interpretazioni della musica tradizionale giapponese, le percussioni dei Gocoo danno voce alla musica Taiko con spirito libero, spaziando dall’Oriente all’Occidente, dalla tradizione al pop, dal rito alla festa. La musica dei Gocoo è spesso definita crossover o roots music, e per rendere omaggio ai loro ritmi unici sono stati coniati persino nuovi termini come Techno and Trance-Taiko, eppure i Gocoo sono riusciti con successo a superare gli stereotipi della musica percussionistica giapponese e hanno trovato il proprio stato di culto indipendente. I Gocoo creano un mix di cultura occidentale e tradizione culturale giapponese, plasmando nuove forme acustiche. Il sound di Gocoo è così unico che, dopo i creatori di Matrix, anche altri hanno voluto i loro brani per colonne sonore, giochi per computer e per diversi spot televisivi.

Venerdì 13 luglio, Cavea, ore 21. Biglietti: da 15 a 20 euro. Biglietteria 892982.


INFO
Auditorium Parco della Musica
viale Pietro De Coubertin, 30
Tel 06 80241281

Informazioni aggiuntive

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