Nel novembre 2005, alla presenza della Delegazione di otto Monaci Buddhisti provenienti dalla Provincia dello Zhejiang e delle Autorità del Comune di Roma, si è svolta la cerimonia di apertura del primo Tempio buddista cinese d’Europa.
Cerimonie: tutti i giorni ore 07.00-8.30 e 17.00-18.30.
Orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 7.00 alle 19.00.
via Ferruccio, 8
Cina : La comunità cinese a Roma
Sezione a cura di Alice Dente
La Cina è destinata ad essere, nei decenni a venire, il paese con il maggior numero di emigrati al mondo. Attraverso varie fasi, a cui sono corrisposti altrettanti flussi di migranti di diversa consistenza, a partire dagli inizi del Ventesimo secolo fino ai nostri giorni, milioni di cinesi in cerca di fortuna si sono riversati in Occidente, creando, all’interno delle singole nazioni, nella quasi totale invisibilità, delle grosse e stabili comunità.
La prima grande emigrazione cinese che interessò l’Europa e l’Italia ebbe luogo solamente dopo la Prima Guerra Mondiale, quando alcune migliaia di cinesi, che facevano parte dei 150 mila operai reclutati nel 1916 dagli alleati (Francia e Gran Bretagna) come forza lavoro durante il conflitto, si rifiutarono di tornare in Cina una volta terminato il loro compito. La maggior parte di coloro che decise di restare in Europa proveniva da Wenzhou e Qingtian, due città situate nella parte meridionale del Zhejiang.
Milano fu la prima città italiana ad essere toccata dall’immigrazione cinese. Durante gli anni Venti e Trenta i cinesi furono costretti a lavorare come venditori ambulanti di cravatte di seta e borsellini, finché alcuni di loro non vennero assunti dai laboratori tessili e di pellame italiani all’interno dei quali poterono imparare il mestiere e permettersi di aprire un’attività in proprio.
L’immigrazione cinese in Italia rimase comunque a lungo un fenomeno sporadico, di bassa rilevanza numerica e concentrato solo in poche città, quali ad esempio Torino, Bologna, Firenze e Roma. Fu solamente a partire dagli anni Ottanta che la comunità cinese iniziò a crescere e ad acquisire una certa visibilità in tutta la penisola.
Uno dei fattori che all’epoca contribuì a creare questa forte spinta migratoria verso l’Europa e l’Italia in particolare, fu la politica di apertura verso l’esterno intrapresa dal nuovo capo della Repubblica Popolare Cinese Deng Xiaoping, che rese possibile una rapida riattivazione dei flussi migratori dalla Cina: nel 1979 vennero create delle zone economiche “speciali” nel sud del paese (una delle quali fu proprio la regione del Zhejiang) in cui venne ammessa l’iniziativa privata e favoriti gli investimenti stranieri e dove le varie comunità cinesi sparse per il mondo poterono assumere rapidamente un ruolo guida nello sviluppo economico delle loro rispettive regioni d’origine.
Per quanto riguarda la comunità cinese in Italia, negli ultimi vent’anni i piccoli imprenditori cinesi sono riusciti, grazie alle loro spiccate doti commerciali, all’utilizzo di un’organizzazione del lavoro di tipo familiare che consente costi di manodopera molto bassi e la vendita di prodotti a prezzi competitivi, ad ampliare i propri laboratori e a diversificare la produzione in modo da diventare estremamente concorrenziali all’interno del mercato italiano. Inoltre, nelle città in cui vi è una maggiore concentrazione di immigrati cinesi si è assistito, assieme al moltiplicarsi di aziende gestite completamente da cittadini cinesi, anche alla nascita e allo sviluppo della ristorazione cinese, che ha riscontrato un grande successo fra la clientela italiana, e di nuove attività (negozi alimentari, gioiellerie, agenzie di viaggio, ecc.) legate ai bisogni di una comunità che continua a crescere.
Il successo economico della comunità cinese è dovuto senz’altro al modo in cui essa ha saputo sfruttare e regolare a proprio favore il meccanismo della catena migratoria attraverso la cosiddetta “strategia della relazione”: colui che ha deciso di emigrare sa già di poter contare al suo arrivo in Italia sull’appoggio della propria “famiglia allargata”, ossia di parenti, amici o conoscenti (i tongxiang) provenienti dallo stesso villaggio del migrante che possiedono già una propria attività in Italia. La struttura familiare che accoglie il migrante al suo arrivo esercita due funzioni estremamente importanti: assicura protezione e assistenza al nuovo arrivato mediando il rapporto con l’ambiente circostante e, ancora più importante, gli garantisce una prima collocazione nel mercato del lavoro italiano.
A Roma nel 2014 i cinesi residenti hanno superato la soglia delle 18.609 unità e si sono posizionati al quarto posto tra le comunità straniere maggiormente presenti nella capitale. La cifra resta comunque indicativa perché le comunità cinesi sono caratterizzate da una forte mobilità che le porta a spostarsi laddove si creano nuove opportunità di lavoro.
Le zone di Roma dove si è concentrato un maggior numero di cinesi sono il I, il VI e l’VIII Municipio, ossia l’Esquilino, il Pigneto, la Casilina e la Prenestina.
Segno di crescita e di stabilizzazione della comunità cinese a Roma negli ultimi anni è anche il consistente aumento di studenti di nazionalità cinese presso la scuole pubbliche romane.
Fonte: dati al 31 dicembre 2014 dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni 2016 – Undicesimo Rapporto a cura di Centro Studi e Ricerche Idos (elaborazione su dati Istat)
Tempio buddista Hua Yi Si
Nel marzo 2013 è stato inaugurato a Roma il Hua Yi Si, il tempio buddista cinese-italiano più grande d'Europa. A forma di pagoda, spicca nel quartiere prenestino tra capannoni e container. Una statua di Budda accoglie il visitatore, mentre risuonano le campane tibetane e i canti della preghiera pomeridiana. Su un'intera parete spiccano statuine dorate di Budda, incastonate in oblò di vetro. A capo del tempio ci sono quattro monache donna. La struttura comprende anche un punto di ristoro in grado di ospitare fino a 200 persone, con menu rigorosamente vegetariano.
Via dell’Omo, 142
tel. 06 22428876
ctcmhuayisi@gmail.com
huayisi@gmail.com
Tra Cielo e Terra
L’associazione Tra Cielo e Terra svolge da diversi anni attività nel campo delle discipline olistiche, orientali e occidentali, promuovendo conoscenze e pratiche rivolte alla salute e al benessere psico-fisico e spirituale attraverso corsi, seminari, conferenze e attività di formazione. Il centro si avvale di professionisti qualificati e ospita attività di singoli e di associazioni che operano per le stesse finalità di cambiamento, benessere e salute. Paola Wu Min Yi, Presidente dell’Associazione, campionessa nazionale di Taijiquan 1989-90-91 e istruttrice CONI (Fitak-Wushu), insegna Qigong terapeutico e Taiji Quan (stili Chen e Yang) dal 1991 e conduce corsi di formazione per l’insegnamento del Taiji Quan e Qigong.
L.go Giovanni Chiarini, 13
tel. 06 57305335 cell. 347 4110273
tctwu@libero.it
www.tracieloeterraroma.org
Tuttocina
Uni-Italia – Centro di promozione accademica per l’orientamento allo studio in Italia
Costituita nel 2010 tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero dell’Interno e la Fondazione Italia Cina, l’associazione Uni-Italia ha l’obiettivo di favorire la cooperazione universitaria fra l’Italia e gli altri Paesi e in particolare l’attrazione di studenti e ricercatori stranieri verso le università e accademie italiane.
Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT
L'Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT propone un Corso di Laurea Triennale in Lingue per l'interpretariato e la traduzione e corsi di Laurea Magistrale in Interpretariato e Traduzione o in Lingue e didattica innovativa. I corsi formano professionisti della mediazione linguistica in grado di operare come traduttori, interpreti e assistenti linguistici, offrono una solida preparazione a insegnanti di lingue e preparano a un inserimento nel mondo del lavoro grazie a corsi di linguaggi settoriali come quello economico, giuridico, turistico, televisivo e cinematografico. Sono previsti corsi di lingua e traduzione cinese, interpretazione dialogica, consecutiva e simultanea in lingua cinese, cultura e società dei paesi di lingua cinese, cinese per il business.
Via Cristoforo Colombo, 200
www.unint.eu
Wu Xing
Nata a Roma nel 1992, l'associazione culturale Wu Xing propone lo studio, la ricerca e la formazione nel campo delle discipline terapeutiche che si ispirano a principi naturali e alle arti marziali orientali tradizionali che hanno come scopo l'evoluzione dell'individuo. L'associazione si impegna a diffondere le discipline a costi accessibili alla più larga fascia di persone, inoltre propone attività gratuite per i soci ed effettua corsi all’aperto presso Villa Pamphili.Corsi di: Yangjia Michuan Taiji Quan, Qi Gong , Nei Gong.
Insegnante: Gianvittorio Ardito
Zona Monteverde
tel. 06 58332791
wuxing@quipo.it
http://wuxing.altervista.org/index.html
www.cinaincucina.it
www.cinaincucina.it è un portale sulla cultura della Cucina Cinese a tutto tondo, gestito da un gruppo di persone amanti della cultura della cucina cinese, che hanno imparato a cucinare direttamente nelle cucine dei ristoranti cinesi o addirittura all'interno delle case degli stessi cinesi.
Yaky
Yaky Italia importa mobili di antiquariato provenienti da tutta la Cina, datati ultimo periodo della dinastia Qing, dal Tibet, dalla Mongolia e dal Giappone. Vi si trovano letti da oppio, tavoli, armadi, tavolini da tè, altari, scale di bambù, piccole tolette, scatole e bauli di varie dimensioni.
via Santa Maria del Pianto, 55
tel. 06 68807724 fax 06 68807724
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