Ikebana
Ikebana, fiori viventi.
L’arte giapponese di disporre fiori secondo i ritmi e le forme della vita ha più di mille anni di storia. Sin dal VI secolo, quando dalla Cina entra in Giappone per la prima volta una forma codificata di disposizione dei fiori, compaiono già gli elementi che ancora oggi sono fondamentali: il triangolo che definisce il ritmo compositivo risultante dall’armonia costruita attraverso l’asimmetria. Ikebana, fiori viventi. Ritmo, armonia e asimmetria divengono possibili solo attraverso la coscienza del vuoto, che permette di far risaltare ogni singolo elemento e i rapporti reciproci esaltandone le caratteristiche. In Giappone vi sono numerose scuole di ikebana, quelle rappresentate a Roma sono la scuola Ohara e la scuola Sogetsu. Secondo le diverse scuole dell’arte giapponese dei fiori, tutto quanto esiste in natura può essere trasformato in materiale compositivo purché interpretato nella sua essenza di elemento naturale, riordinato e riespresso e, da inerte, reso vivente. Colore, forma, peso, materia e disegno si compensano a vicenda e si trasformano da elementi grezzi in componenti di una costruzione armonica.