Religione
In Romania la percentuale dei romeni ortodossi è l’86,8%, seguono i romano-cattolici con il 4,7%, i protestanti (3,2%), i greco-cattolici (0,9%), gli evangelici (0,1%) e coloro di un’altra fede (0,4%).
La Chiesa ortodossa è una delle tre maggiori branche del cristianesimo e vanta 214 milioni di fedeli, sia in Oriente che in Occidente (le altre due confessioni, quella cattolica e quella protestante, hanno 1027 e 316 milioni di fedeli). In oriente l’ortodossia greca riunisce più dell’11% dei fedeli.
Le chiese ortodosse delle varie nazioni sono autocefale, cioè si governano autonomamente ma riconoscono un primato d’onore al Patriarca di Costantinopoli; le chiese ortodosse più importanti sono quella greca, quella russa, quella serba e quella romena.
Ortodossia, dal termine “ortodosso” (in greco , órthos, “retto”, e dóxa, “dottrina” e “gloria”) – significa letteralmente “[cor]retta dottrina”. A questo significato primario, la tradizione ecclesiale ne aggiunge un secondo, complementare al primo: quello di “[cor]retta glorificazione”.
I due significati esprimono la medesima realtà, cioè la professione della retta fede cristiana, sia essa formulata sul piano concettuale (dottrina) o celebrata nella liturgia della Chiesa (glorificazione).A partire dai primi secoli del cristianesimo il termine ortodossia venne a esprimere nel linguaggio della Chiesa l’adesione piena al messaggio evangelico originario di Gesù Cristo trasmesso dagli apostoli, senza aggiunte né amputazioni né mutazioni. In quanto fedeli a tale messaggio, le Chiese definivano se stesse come ortodosse.
Cappella della Dormizione della Madre di Dio (15 agosto) Diocesi ortodossa romena d’Italia
Cappella Ortodossa Romena San Panteleimon – Megalomartire e Taumaturgo (27 luglio)
Centro di Pellegrinaggi della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia Santi Apostoli Pietro e Paolo
Chiesa di Santa Maria in Campitelli
cell. 340 5326159 Responsabile Prete Isidor Iacovici