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Uno scatto dall’Iran. Valorizza le differenze

Giovedì 26 novembre 2015 alle ore 17 il Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, nella sede del Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’, unitamente all’Istituto Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, ideatore e organizzatore dell’evento, verrà inaugurata la mostra fotografica Uno scatto dall’Iran. Valorizza le differenze.
L'esposizione, realizzata in collaborazione con ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, illustra i risultati del Primo Concorso Fotografico, rivolto agli italiani appassionati della cultura e della civiltà iraniana. Sarà possibile visitare la mostra fino al 3 gennaio 2016.

La mostra si articola in tre sezioni:
1) Uno scatto dall’Iran
In questa sezione sono presentate 50 fotografie, scattate da turisti italiani in Iran (quasi 110 persone), selezionate tra 1500 immagini dalla Commissione, composta da Felicetta Ferraro direttore della casa editrice Ponte 33, già consigliere culturale dell'Ambasciata d’Italia a Tehran, da Riccardo Zipoli docente dell'Università Ca’ Foscari di Venezia e da Bihan Bassiri, artista di origine iraniana. Da questa selezione saranno scelte le tre fotografie vincitrici.


2) Il mio nuovo Iran
In questa sezione è presentata una selezione di 10 fotografie di Riccardo Zipoli docente di lingua e letteratura persiana dell'Università Ca’ Foscari di Venezia, eseguite nel dicembre 2012 durante un breve viaggio fotografico iniziato ad Hormoz e concluso a Cham (nei dintorni di Yazd). Per una decina di anni Zipoli ha fotografato solo l’Iran, e tale frequentazione ha plasmato la sua sensibilità nei confronti del paesaggio, imparando a conoscere una ‘persianità’ che lo ha profondamente educato a riscoprire i suoi segni ovunque andasse. Le immagini esposte sono tratte da un diario fotografico di circa 170 fotografie, divise in trentasei capitoli e provengono in particolare da: sguardi, ombre, surrealtà, monumenti, bazar, riquadri, fotogrammi, tempo, chaykhâne, camion. Rispetto ai paesaggi ideali dei primi viaggi in Iran, diversa è la resa pittorica; i campi lunghissimi di un tempo hanno spesso ceduto il passo a campi medi, ed è aumentato l’interesse per i dettagli. I soggetti sono cambiati e il paesaggio non ha più un ruolo dominante: sono presenti infatti, piani ravvicinati di persone, animali, oggetti, interni, riflessi e ombre. Sono state anche utilizzate elaborazioni di vario tipo (esposizioni multiple e immagini mosse). Da segnalare, anche, due operazioni di stampo ‘concettuale’: in zurkhâne, le persone sembrano guardare il fotografo ma in realtà osservano gli esercizi ginnici che sono eseguiti davanti a loro e che appaiono riflessi nello specchio alla parete; la logica della scena è svelata dalle clave del ginnasta riflesso che si vedono sospese per aria. Ne In viaggio, il camion sembra fermo mentre in realtà è in corsa, fotografato da una macchina che lo segue. Si ha, infine, un’operazione di natura simbolica nelle Disarmonie al bazar di Esfahân.

Orario mostra
Martedì, Mercoledì e Venerdì: ore 9 - 14 (ultimo ingresso alle 13,30);
Giovedì, Sabato, Domenica e festivi ore 9 - 19,30 (ultimo ingresso alle 19,00) - Chiuso il lunedì

Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci'
via Merulana, 248

Informazioni aggiuntive

Data inizio:28/04/2024

Data fine:28/04/2024

Indirizzo:via Merulana, 248 roma

Pubblicato il