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AZADI, libertà

Fino a giovedì 26 febbraio 2015 presso la Biblioteca Vaccheria Nardi, via Grotta di Gregna 37, sarà possibile visitare la mostra fotografica AZADI, libertà di Federica Araco, Paolo Fumanti e Laura Santopietro. La mostra racconta le condizioni di vita di richiedenti asilo e rifugiati politici curdi in Italia che vivono sospesi tra un passato di sofferenze e privazioni e un presente fatto di vuoti incolmabili, incertezza e precarietà.


AZADI, libertà
Invisibili e silenziosi, i richiedenti asilo e rifugiati politici curdi in Italia vivono sospesi tra un passato di sofferenze e privazioni e un presente fatto di vuoti incolmabili, incertezza e precarietà.
AZADI, libertà, racconta le condizioni di vita di alcuni di loro, in fuga dalla repressione dei governi turco e iraniano o dalle atrocità della guerra in Siria. Il dolore per le violenze fisiche e psicologiche subite e la nostalgia della propria terra si intrecciano al desiderio di poter esprimere e rivendicare, in un luogo “altro”, un’identità culturale troppo a lungo negata dalle politiche persecutorie dei paesi di provenienza.

Ma il sistema italiano di accoglienza e protezione ha ritmi lenti e strutture spesso inadeguate al flusso in costante aumento. Molti richiedenti asilo restano incastrati nel complesso iter burocratico per mesi, a volte anni, senza documenti, senza aiuti economici da parte dello stato e talvolta senza nemmeno un alloggio.

Le fotografie di AZADI sono state scattate al centro culturale curdo “Ararat” di Roma che ospita circa quaranta richiedenti asilo e rifugiati politici. Tra esasperanti silenzi e interminabili attese, qui da anni si intrecciano i destini di centinaia di persone in transito verso la Germania, la Francia, il nord Europa, il Canada. Punto di riferimento per tutti i curdi che arrivano in Italia, Ararat è un luogo in bilico tra un “altrove” al quale non si può far ritorno e un “qui” dove è sempre più difficile riuscire a integrarsi. La vita comunitaria è un elemento importante e crea un profondo senso di appartenenza e condivisione tra gli ospiti del centro.

Raccontare le loro storie è un modo per superare gli stereotipi sul popolo curdo, spesso citato solo per atti di violenza e resistenza armata dai grandi media. E un’occasione per riflettere, e far riflettere, su una tragedia umanitaria spesso taciuta o dimenticata.

Orari della biblioteca (tel. 06 45460491):
Lunedì : 15 / 19
Dal Martedì al Venerdì: 9 / 19
Sabato : 9 / 13


Per informazioni:
Servizio Intercultura Biblioteche di Roma
tel. 06 45460313-4
info@romamultietnica.it

 

Biblioteca Vaccheria Nardi
Via Grotta di Gregna 37

Informazioni aggiuntive

Data inizio:30/04/2024

Data fine:30/04/2024

Indirizzo:Via Grotta di Gregna 37 roma

Pubblicato il