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L’Africa in Italia

Venerdì 17 gennaio 2014 alle ore 19.30 presso il Cinema Trevi – Cineteca Nazionale in Vicolo del Puttarello 25 Cinemafrica in Cineteca presenta il libro L'Africa in Italia. Per una controstoria postcoloniale del cinema italiano (Aracne, 2013). In compagnia del curatore del volume, Leonardo De Franceschi (Univ. Roma Tre), interverranno Tarek Ben Abdallah, Rachid Benhadj, Ahmed Hafiene, Annamaria Rivera, Igiaba Scego, Sandro Triulzi e Dagmawi Yimer. Modera Maria Coletti (Cineteca Nazionale). La serata sarà un’occasione speciale per confrontarsi con i saggisti e i cineasti che hanno contribuito al volume, interrogandosi sui limiti che continuano a caratterizzare lo sguardo del cinema sui temi dell’immigrazione e della convivenza e sul ruolo che autori e tecnici di origine migrante hanno occupato negli ultimi anni e ancor più potrebbero svolgere, sul piano culturale, artistico ma anche economico. Dopo la presentazione, alle 21, saranno proiettati il cortometraggio Poveri diavoli, prima prova di Ahmed Hafiene dietro la macchina da presa, e a seguire Va’ pensiero - Storie ambulanti di Dagmawi Yimer, una meditazione dolente e carica di speranza sui temi del razzismo e della convivenza nell’Italia della Bossi-Fini e dei CIE. Sabato 18 gennaio 2014 dalle 17 continueranno le proiezioni di altri tre film con i quali si attraverserà idealmente la storia del cinema italiano e dei suoi rapporti con l’Africa.

L'Africa in Italia. Per una controstoria postcoloniale del cinema italiano (Aracne, 2013)
Attori, registi, tecnici, organizzatori: è un piccolo esercito invisibile di oltre cinquecento donne ed uomini il protagonista di questo libro. Nati in un paese africano, in Italia da genitori africani oppure espressione di diaspore storiche, questi cineasti hanno contribuito a far navigare la barca del cinema italiano, portandosi dietro talenti, storie, saperi, che ci ricordano il carattere irriducibilmente plurale, complesso ed eterogeneo, della società in cui viviamo. Dieci sguardi su altrettanti snodi della storia recente o passata del cinema italiano, dieci incontri con cineasti protagonisti della scena attuale, una banca dati ricca di nomi e informazioni: con L’Africa in Italia si apre un cantiere di ricerca, indirizzato a chi il cinema lo fa, lo studia o più semplicemente lo segue, che mira a produrre una visione del nostro cinema più inclusiva e aperta alle differenze.

Programma:

venerdì 17 – giornata a ingresso gratuito

ore 17
Zuma di Baldassarre Negroni (muto, 27’, 1913)
Per gentile concessione di Ripley’s Film
Forse il primo film italiano ad avere come protagonista una donna africana, anche se interpretata dall’attrice Hesperia (pseudonimo di Olga Mambelli). Nel personaggio di Zuma – una serva innamorata del suo nobile padrone – si mescolano esotismo, melodramma e commedia.

a seguire

Senza pietà di Alberto Lattuada (b/n, 95’, 1948)
Un classico nero del Lattuada neorealista, un melodramma cupo, ambientato nel dopoguerra a Livorno e dintorni, ma anche una, sia pur sui generis, storia d’amore interrazziale, che regala a John Kitzmiller il suo primo e unico ruolo da co-protagonista nel cinema italiano, accanto a Carla Del Poggio.

ore 19.30
Presentazione del libro L’Africa in Italia. Per una controstoria postcoloniale del cinema italiano (Aracne, 2013) a cura di Leonardo De Franceschi. Interventi di: Tarek Ben Abdallah, Rachid Benhadj, Ahmed Hafiene, Annamaria Rivera, Igiaba Scego, Sandro Triulzi e Dagmawi Yimer. Modera Maria Coletti.

ore 21
Poveri diavoli di Ahmed Hafiene (15’, 2012)
In collaborazione con Associazione Culturale Ingegni
In un paesino della Puglia, l’imprenditore De Girolamo ha un attività di pescherecci, dove lavorano molti immigrati in condizioni illegali. Samir è l’unico a ribellarsi allo sfruttamento: ad aiutarlo, sarà un complice inatteso.

a seguire

Va’ pensiero. Storie ambulanti di Dagmawi Yimer (56’, 2013)
In collaborazione con Archivio delle Memorie Migranti, Premio Mutti e Fondazione Cineteca di Bologna
Le storie di migranti sopravvissuti a gravi episodi di violenza (Mohammed Ba, accoltellato da uno sconosciuto a Milano, e Mor Sougou e Cheikh Mbengue, gravemente feriti a Firenze il 13 dicembre 2011) si intrecciano in un racconto sulle emozioni, le paure e i tentativi di rinascita, di chi da un giorno all’altro, scopre di essere vittima di un odio omicida soltanto per il colore della pelle.

sabato 18

ore 17
Uomini duri di Duccio Tessari (92’, 1974)
Un sacerdote manesco e un ex poliziotto nero indagano su una rapina in banca, ostacolati dai rispettivi superiori. Singolare esperimento di blaxpaghetti girato negli USA con un cast internazionale, tra cui spiccano, insieme a Lino Ventura, le due stelle della blaxploitation, Isaac Hayes e Fred Williamson.

ore 19
Bell’amico di Luca D’Ascanio (84’, 2002)
Un quarantenne romano (Luca D’Ascanio) si mette in casa un regista angolano (Mariano Bartolomeu, nei panni di se stesso). Il tempo passa, ma Mariano non se ne va: anzi, penetra sempre più a fondo nella vita del suo ospite, riprendendolo a sua insaputa con una videocamera. Un esordio minimalista, tra commedia e cinéma-vérité.

ore 21
Italian Movies di Matteo Pellegrini (99’, 2012)
In collaborazione con Indiana Production Company – ingresso gratuito
L’avventura tragicomica di alcuni operai, per lo più migranti, che trasformano uno studio televisivo in un service per filmini matrimoniali e per videolettere destinate alle famiglie lontane: l’opera prima di Pellegrini racconta anche del potere virale delle immagini nel XXI secolo, di come davanti a una videocamera ci si possa reinventare, in un rito di autorappresentazione che è ludico e catartico insieme.

Cinema Trevi – Cineteca Nazionale
Vicolo del Puttarello 25

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