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Dias de Muertos

Giovedì 1 novembre e venerdì 2 novembre 2018 in via G.de Vecchi Pieralice, 34/36 il Ristorante El Pueblo invita Los Dias de Muertos, due serate dedicate alla tradizione popolare messicana per festeggiare l'incontro dei vivi con i morti con degustazioni di cibo tipico, istallazioni e musica. Di seguito il programma.

1 NOVEMBRE
19:00 - Inaugurazione dell'installazione scenografica di arte popolare "Altar de Muertos" e degustazione di pan de muertos
20:00 - Cena messicana (prenotazione obbligatoria)

2 NOVEMBRE
19:00 - Degustazione pan de muertos con installazione scenografica di arte popolare "Altar de Muertos"
20:00 - Cena messicana (prenotazione obbligatoria)
21:00 - Esibizione del Ballet Folkloristico "Los Rancheros"

L’altare offerto ai morti nella tradizione messicana è un dono al loro ricordo e prende origine lontano del tempo nella tradizione e nel culto popolare. In tutto il Messico è un atto di fede che ci porta al raccoglimento, all'unione, alla preghiera in un atmosfera di serenità e gioia. Il giorno dei morti è celebrato soprattutto come un giorno di festa dove i defunti si fanno sentire in una calda e affettuosa presenza, riflesso del sincretismo di due culture e religioni, quella indigena (azteca, maya, olmeca, ecc.) e ispanica (cristiana-cattolica). Nel tempo il sacro ed il profano hanno finito col dare forma ad un nuovo ed unico linguaggio ed a un originale scenografia che colpisce profondamente anche perché supera il tabù e la disperazione dell’uomo dinanzi alla morte.

Nel mese di novembre si celebrano intensi rituali che consacrano i vivi con i morti. Ciò avviene in un tempo trascendente in cui le anime dei trapassati hanno il permesso di tornare nel mondo terreno ad incontrare parenti e amici lasciati sulla terra. Senza dubbio il giorno dei morti è una delle feste più sentite dal popolo messicano. Questo culto in Messico ha una doppia origine. Nel Messico preispanico si festeggiavano i morti quando si approssimava la fine della stagione delle piogge, esattamente verso la fine di ottobre. Le comunità indigene preparavano altari di fiori e cibo per i loro morti che erano considerati i protettori dei vivi. Si dava molto valore agli antenati che si dovevano mantenere contenti e compiacenti con queste offerte per ottenere buoni raccolti e donne più fertili. Dall'altro lato c’è l’influenza della chiesa cattolica. Secondo la tradizione europeo-mediterranea i morti venivano ricordati tramite orazioni e preghiere. I defunti erano distanti dai vivi perché o in cielo o nell'inferno. Una visione radicalmente contrapposta alla vicinanza che c’era tra vivi e morti nella cultura preispanica. Con la cristianizzazione degli indigeni iniziata nel XVI secolo venne imposto il rito cattolico. Le comunità indigene lo reinterpretarono secondo le loro idee e dandone un valore proprio. Il risultato è la "Festa dei morti" attuale in Messico che si festeggia il 31 (dedicato ai bambini) il 1° novembre (dedicato agli adulti) e il 2 novembre (quando si portano le offerte al cimitero).

Le persone offrono ai defunti i loro cibi preferiti, sistemano in degli altarini le loro foto e pregano per le loro anime. Secondo la tradizione popolare i morti hanno il permesso di visitare parenti e amici sulla terra una volta l’anno. In questi giorni i vivi accolgono le anime dei morti con omaggi di fiori, di cibi particolari, candele e incenso. Non si tratta di un rito morboso ma di un’occasione di pace e serenità. L’altare costituisce il vincolo tra i vivi e i morti. Lo si prepara per questi due giorni in cui la frontiera che divide la vita e la morte quasi scompare. I vivi preparano una festa in onore dei loro defunti, in una concezione della morte totalmente opposta a quella quasi macabra e timorosa che abbiamo in Europa.

Ristorante El Pueblo
via G.de Vecchi Pieralice, 34/36
Prenotazione obbligatoria
Info 339.6399987 e prenotazioni 339.2768290

Informazioni aggiuntive

Data inizio:01/11/2018

Data fine:02/11/2018

Indirizzo:via G.de Vecchi Pieralice, 34/36 - Roma

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