Danzatrice e insegnante di danza orientale egiziana e folklore arabo, Verdiana Nour inizia nel 1998 il suo percorso con Mahira e Saad Ismail dai quali apprende le basi dello stile classico e del folklore egiziano.
Nel 2004 partecipa al festival di danza orientale al Cairo, dove determina la sua crescita artistica con celebri insegnanti come la star Dina, le ballerine Randa Kamel e la russa Nur.
Paesi Arabi
A cura di Federica Quattrone
L’immigrazione proveniente dal mondo arabo e soprattutto dalle sue sponde mediterranee, del Nord Africa e del Vicino Oriente, è tra le più antiche in Italia.
Secondo l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni 2017 – Dodicesimo Rapporto a cura di Centro Studi e Ricerche Idos (elaborazione su dati Istat) al 31 dicembre 2016 le presenze delle comunità residenti più numerose a Roma e provincia sono costituite da egiziani e marocchini, rispettivamente 13.056 e 8.381. Seguono la Tunisia (4.186), l’Algeria (1.265), la Siria (815), la Libia (680), l’Iraq (611), il Libano (538), Sudan (459), Giordania (246), Palestina (187).
La maggior parte della comunità araba residente in Italia si è spostata nel nostro paese per motivi di lavoro e sono numerose le imprese commerciali portate avanti soprattutto da egiziani e marocchini. I componenti di queste comunità sono spesso impiegati anche nel campo dell’edilizia.
Grazie ai ricongiungimenti familiari si sta progressivamente riducendo, rispetto ai primi decenni del fenomeno migratorio, la sproporzione tra popolazione maschile e femminile, quest’ultima prima nettamente minoritaria.
La comunità araba a Roma si rivela piuttosto composita e al suo interno è presente anche un certo numero di professionisti: solo nel Lazio si calcola, ad esempio, ci siano circa un centinaio di medici palestinesi, oltre a molti farmacisti giordani, libanesi e palestinesi. Si riscontra che non sempre a un livello di scolarizzazione elevato corrisponde un impiego adeguato, fenomeno d’altronde condiviso da migranti e non.
Per quanto riguarda i giovani provenienti soprattutto dai paesi del Mashreq, cioè da Siria, Libano, Giordania e Palestina, che vengono in Italia per studiare, scelgono come meta proprio Roma, prediletta tra le città italiane.
Segnaliamo poi il fenomeno dei matrimoni misti, in crescita, come segno e auspicio di una sempre maggiore integrazione.
La Primavera araba, che ha influito molto sui flussi migratori regionali dei paesi coinvolti, in termini di numeri non ha comportato cambiamenti radicali nei flussi verso l’Italia, sebbene sia aumentato il numero dei richiedenti asilo nel nostro paese.
Yousef Wakkas
Proprio in prigione, nel 1995, ha iniziato a scrivere. Più volte è stato tra i vincitori del premio letterario per scrittori migranti Eks & Tra con i racconti Io marokkino con due kappa (antologia Le voci dell'arcobaleno, Fara Editore, 1995), Una favola a staffetta (antologia Mosaici d'inchiostro, Fara Editore, 1996), Shumadija kvartet (antologia Destini sospesi, Fara Editore, 1998).
Nel 1998 è stato insignito della medaglia al valor culturale dal Presidente della Repubblica.
Ha pubblicato tre raccolte di racconti: Fogli sbarrati. Viaggio surreale e reale tra carcerati migranti, Eks & Tra, 2002, Terra Mobile, Cosmo Iannone Editore, 2004, La talpa nel soffitto, Edizioni dell'Arco, 2005. Il suo ultimo romanzo è L'uomo parlante, Edizioni dell'Arco, 2007.
La sua storia ha ispirato una fiction televisiva realizzata da RaiTre e un documentario prodotto dalla Televisione Svizzera Italiana. Dopo aver scontato la pena è stato rilasciato e rimpatriato in Siria, dove vive ad Aleppo.