Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

Mai più CIE

Venerdì 23 ottobre 2015 alle 20.30 al Grande Cocomero, via dei Marsi 77, si terrà l'evento Mai più CIE. In programma cortometraggi, letture e testimonianze dal CIE e la presentazione della campagna Lasciateci Entrare. I fondi raccolti, attraverso una sottoscrizione libera, verranno versati a LasciateCIEntrare e alla Coalizione Internazionale Sans Papiers e Migranti (CISPM).

Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/975904372451301/


MEDITERRANEO LA NOSTRA FRONTIERA LIQUIDA, 2015, 7'.
LETTERE DAL CIE, 10'.
CIE BUSINESS, 12'

Saranno presenti Cinzia Greco, Stefano Galieni e Gabriella Guido della Campagna LasciateCIEntrare; Mario Badagliacca, fotografo; Giacomo Zandonini, giornalista; Alessandro Crasta, avvocato; e testimoni del CIE.

Prima della proiezione ci sarà un aperitivo da noi organizzato.


DESCRIZIONE DEI CORTOMETRAGGI:
MEDITERRANEO LA NOSTRA FRONTIERA LIQUIDA
di Gabriella Guido e Rosalba Ferba, testi di Erri De Luca – immagini di Massimo Sestini.
Immigrazione. Un tema antico, ma quanto mai attuale. Oggi, come non mai, la storia ci impone di riflettere in altri termini. Uomini e donne e bambini, che quotidianamente solcano mari, attraversano terre e confini e frontiere. Che cercano nuovi paesi dove vivere. C'è chi dice che tra qualche anno i nostri figli potrebbero chiederci "e voi dove eravate? cosa avete fatto?". Oggi ci sono altri figli, i bambini di oggi, cha stanno camminando a piedi, salgono su un barcone, che vengono
fermati alle frontiere, nei treni dirottati, chiusi nei centri, identificati, selezionati.... con le loro famiglie forti e disperate, o con brandelli di famiglie, spesso anche da soli. Quei bambini di oggi saranno tra qualche anno uomini e donne, che sapranno, che ricorderanno.
"Acrobati di Oggi" li definisce Erri De Luca, parole su immagini forti, frammenti di storie e di vite raccolte dal fotografo Massimo Sestini (World Press Photo 2015) durante una delle ultime missioni di Mare Nostrum nel Canale di Sicilia.

LETTERE DAL CIE
di Mario Badagliacca
Lassaad Jelassi è un uomo di origini tunisine, la sua storia comincia con un fermo di polizia e la successiva reclusione nel CIE di Roma Ponte Galeria. Proprio attraverso la sua voce, lo spettatore è accompagnato dentro gli spazi del centro, dove è stato trattenuto per quattro mesi e privato di ogni libertà e dignità. Nelle immagini che scorrono attraverso quasi 100 scatti in bianco e nero, emerge il punto di vista del protagonista, ma, anche la sensazione del regista che afferma: “Dentro i CIE ho provato un disorientamento totale, e l’incapacità di trovare dei punti di riferimento psicologici e immaginari per spiegare a me stesso il luogo che stavo visitando”. Così circa tre anni fa è nato Lettere dal CIE, sviluppato tra i centri di Roma Ponte Galeria e Bari Palese, un progetto di documentazione visiva su questi fatti al centro di serie violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti. È impossibile definire i confini tecnico-giuridici che costituiscono un CIE, si tratta di una “zona grigia” della legge italiana. Alti livelli di sicurezza, filo spinato, cani e gabbie a cielo aperto, sono i tratti distintivi dei CIE, che formalmente non sono prigioni e non accolgono detenuti, eppure, migliaia di donne e uomini ogni anno vengono privati della libertà con il trattenimento forzato nei CIE e poi espulsi. Molti dei migranti imprigionati vivono in Italia da anni e i loro figli frequentano regolarmente le scuole pubbliche. Impossibilitati a rinnovare il
permesso di soggiorno, dopo essere stati reclusi nei CIE, vengono espulsi dall’Italia. Il numero di famiglie divise da questo meccanismo è alto. In altri casi le espulsioni riguardano anche le seconde generazioni nate e cresciute in Italia, che alla maggiore età si ritrovano ad avere problemi con il permesso di soggiorno.

CIE BUSINESS
di Marco Bova
Scrivi immigrazione, leggi Business. Un viaggio nei finanziamenti per la gestione dei Cie. Da Modena a Trapani, passando per Roma, riflettori su consorzi, riferimenti normativi e proposte di riforma. Storie di vita che nei carteggi ministeriali diventano denaro.


Grande Cocomero
Via dei Marsi, 77

Informazioni aggiuntive

Data inizio:28/04/2024

Data fine:28/04/2024

Indirizzo:Via dei Marsi, 77 roma

Pubblicato il