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Doni

Una storia d'amore non convenzionale tra due personaggi non convenzionali che, sullo sfondo di una Mogadiscio assediata dalla miseria e segnata dalle tensioni prebelliche, s'innamorano nonostante tutto. Nonostante tutto perché sono persone mature, cui la vita ha già riservato amarezze e disillusioni, ma ancora capaci di donare e donarsi. Lei, Duniya, è una trentacinquenne con due matrimoni alle spalle, fiera di poter crescere i tre figli con il suo lavoro di inferiera.

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Segreti

Kalaman non ha dimenticato Shoolongo, la piccola amica dei giorni felici, con cui esplorava i primi misteri del sesso. Così, quando lei ricompare a Mogadiscio con la violenza di un uragano, Kalaman non può non farla entrare di nuovo nella sua vita, anche perché Shoolongo è mossa da una ragione precisa: vuole un figlio da lui. Ma una fitta trama di segreti e tabù avvolge i due e soprattutto le loro famiglie.

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Mappe

Askar, figlio di una donna morta di parto e di un padre ucciso prima ancora della sua nascita nella sanguinosa guerra civile tra Somalia ed Etiopia. Askar, orfano somalo, viene trovato e cresciuto con incondizionato amore da una giovane contadina etiope.
Askar che colleziona carte geografiche continuamente ridisegnate dai confini mutevoli del suo tormentato paese, per recuperare le proprie origini e sanare la sua profonda frattura interna.

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Terra del mio Sangue

Fra il dicembre 1995 e l'estate 1998 la Commissione per la verità e la riconciliazione, voluta da Nelson Mandela e presieduta da Desmond Tutu, ha messo in Sudafrica i carnefici di fronte alle proprie vittime. Ha preteso dai primi la verità, dai secondi l'autorizzazione al perdono. E soprattutto ha permesso a un intero paese di scongiurare quel bagno di sangue su cui molti avrebbero giurato all'indomani del crollo del regime razzista. Antjie Krog, poetessa e giornalista, che di quella commissione ha fatto parte e ne ha trasmesso i lavori alla radio, racconta in questo libro due anni di testimonianze crude e di confronti drammatici.

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Le mappe degli adinkra. Venti simboli per raccontarsi

I simboli adinkra, misteriosi pittogrammi africani, per la prima volta in Italia nei racconti autobiografici di un giovane autore camerunense.
Henri Olama narra alcuni episodi della sua giovinezza nel Camerun, inframmezzati dalle esperienze di immigrato in Italia, prendendo spunto dai simboli adinkra, il cui significato si dilata e si precisa, in una ventina di storie.
Come i pittogrammi adinkra, tramandati di padre in figlio e impressi sui tessuti rituali, compongono un glossario simbolico da cui si dispiega il senso della vita e della morte, così i racconti di Henri Olama dipanano legami di comprensione tra culture.

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Monné, oltraggi e provocazioni

Disobbedendo a Samory, imperatore di tutto il paese mandingo, il re di Soba, Djigui Keita, non ha raso al suolo la sua città all’arrivo delle truppe coloniali – sicuro che la magia degli antenati, la protezione di Allah e la muraglia fatta edificare in fretta e furia sarebbero bastate a respingere i «nazareni». Costoro prendono Soba senza colpo ferire e sottomettono Keita alla loro autorità, facendogli giurare fedeltà davanti alla bandiera francese pur permettendogli di conservare la propria religione.

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Lungo cammino verso la libertà

La corposa e appassionante autobiografia di uno dei più grandi leader storici del nostro tempo, ma anche autobiografia di un paese che nelle parole del suo capo riscrive la propria storia.
Mandela, in tono scevro da polemiche e autocompiacimenti, racconta la storia della sua vita in un contrappunto continuo tra dimensione personale e politica.

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Spedizione al Baobab

La voce narrante è quella di una vecchia schiava che, dopo una vita affollata di esperienze, si è ritirata dal mondo per terminare i suoi giorni nel tronco cavo di un baobab, simbolo di vita eterna, dove i piccoli uomini iniziano a venerarla come un essere soprannaturale.
Il baobab rappresenta anche l'inizio del suo affascinante viaggio interiore e di una meditazione sulla vita.
L’autrice di questo romanzo è considerata una delle maggiori poetesse in lingua africaans.

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Un chicco di grano

Romanzo dalla complessa struttura narrativa che riflette il quadro di tensioni emotive che gravita attorno alla celebrazione dell'indipendenza. La vicenda è ambientata a Thabai, un grande villaggio kikuyu, nel 1963.
Come negli altri romanzi l’autore tenta di comprendere la storia, individuando e denunciando le ingiustizie che segnano il cammino della società africana. Il romanzo è stato ristampato nel 1997.

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Petali di sangue

Ilmorog, un villaggio oppresso dalla carestia, sarà trasformato in florida città dall'installazione di una fabbrica di birra di proprietà straniera.
L’assassinio dei tre direttori africani della fabbrica travolgerà i protagonisti.
Un romanzo politico in cui l’autore descrive con passione le varie sembianze che può assumere il potere.

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Gli interpreti

Scritto nel 1965, ritrae la vita di un gruppo di intellettuali rientrati in Nigeria dopo aver compiuto gli studi all'estero, all'indomani dell'indipendenza.
Nel complesso groviglio delle loro esistenze, delle loro preoccupazioni e occupazioni, si riveleranno incapaci di porsi come “interpreti”, di prendere decisioni e di impegnarsi. L’autore, premio Nobel per la letteratura nel 1986, denuncia la profonda crisi morale che attraversa i regimi nati dalle indipendenze.

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Aké. Gli anni dell’infanzia

Romanzo autobiografico, storia di un'infanzia e di un'iniziazione alla vita, del passaggio al mondo degli adulti, dalla vita del villaggio alla realtà urbana e alla cultura occidentale.
L’autore fonde il substrato mitico della realtà africana con uno sguardo attento ai misteri della natura e ai rapporti interpersonali all’interno della comunità.

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L’ambigua avventura

Pubblicato nel 1961 e salutato come un capolavoro, sebbene sia l'unico romanzo dell'autore, è divenuto un classico della letteratura africana.
Samba Diallo, il protagonista, si distacca progressivamente dalla realtà in cui ha sempre vissuto, diventando sempre più un osservatore esterno.

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Le confessioni di un terrorista albino

Breyten Breytenbach racconta la storia del proprio arresto in Sudafrica, nel novembre del 1975. Arrivato a Johannesburg per battersi contro il regime dell'apartheid, Breytenbach viene accusato di essere un agente del KGB e sbattuto in prigione, dove resterà per 7 lunghi anni. Lo scrittore rievoca le angherie subite, la vita dei detenuti, ma anche l'importanza della scrittura, come strumento di evasione e di libertà. Una denuncia atemporale di ogni forma di razzismo, schiavitù, odio, apartheid.

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Il fumo della savana. Banty mam yall

Romanzo storico dello scrittore e regista senegalese, scritto nel 1960, narra la vicenda di uno sciopero avvenuto nel 1947-1948, che ebbe valore di sfida e di riscatto e divenne occasione per una presa di coscienza comune contro l’arroganza coloniale, e che portò le donne a combattere in prima linea insieme agli uomini.

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Memoria di neve e di polvere

Meheret, giornalista etiope che vive a Parigi, narra alla figlia che sta per nascerle la sua saga familiare, per conservare il senso delle origini e della memoria.
Il suo uomo, Mano, un attore sudafricano impegnato politicamente, rientrato in Sudafrica per una missione clandestina, è arrestato e condannato a morte.
L’amore che lega i due protagonisti diventa una rappresentazione della coscienza dei diversi popoli africani.

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Il maestro di Pietroburgo

In esilio a Dresda, Dostoevskij ritorna a Pietroburgo sotto falsa identità, dopo la morte dai contorni poco chiari del figliastro. Lo scrittore si stabilisce nell'appartamento che era stato di Pavel e ossessivamente, insegue il fantasma del figlio per scoprire che cosa veramente gli sia capitato, indagando negli ambienti rivoluzionari di Nechaev.

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