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Letture d’Oriente. Un viaggio tra gli autori e le case editrici di narrativa orientale

Il Servizio Intercultura delle Biblioteche di Roma, in collaborazione con la Biblioteca Nelson Mandela, propone per tutti gli appassionati di estremo oriente la rubrica Letture d'Oriente. Un viaggio tra gli autori e le case editrici di narrativa orientale. Una serie di brevi video, dove la casa editrice e l'autore o il traduttore dell'opera introducono il romanzo e ne leggono alcuni passi. I video saranno visibili sulla Pagina Facebook di Roma multietnica, della Biblioteca Nelson Mandela e di Biblioteche di Roma a partire da lunedì 27 aprile 2020, con cadenza settimanale. 

Programma:


Lunedì 27 aprile dalle ore 18
Si viaggerà in compagnia di Orientalia Editrice e dello scrittore Isaia Iannaccone, che parleranno dei romanzi Il sipario di giada e Il quaderno di Verbiest, che fanno parte di una trilogia dedicata ai missionari gesuiti nel Celeste Impero. Qui è possibile rivedere la puntata.
 
Lunedì 4 maggio dalle ore 18
Di nuovo in compagnia di Orientalia Editrice con il romanzo cinese Le avventure di un ragazzo brutto, a cura di Giovanni Vitiello, docente di Lingua e Letteratura cinese presso L’Orientale di Napoli. Si tratta di un raro racconto (omo)erotico cinese pubblicato intorno al 1630, nell'ultimo decennio della dinastia Ming. Qui è possibile rivedere la puntata.

Lunedì 11 maggio dalle ore 18
Fazi editore ci introdurrà il romanzo Fuga di morte, di Sheng Keyi, e con la traduzione di Eugenia Tizzano (2019). Saranno l'autrice stessa e la traduttrice a parlarcene. Rifiutato in Cina per il suo contenuto controverso e pubblicato per la prima volta in inglese, "Fuga di morte" rappresenta il coraggioso tentativo da parte della sua autrice di confrontarsi con l’eredità della protesta di Tienanmen e della sua aspra repressione. Sheng Keyi si afferma come una delle voci più interessanti della narrativa cinese contemporanea. Qui è possibile rivedere la puntata.

Lunedì 18 maggio dalle ore 18
La casa editrice O barra O edizioni ci porterà in Vietnam proponendoci il libro Viêt Nam. Miti e racconti, tradotto e curato da Alessandra Chiricosta e Maurizio Gatti (2014). 
Il libro descrive il “paesaggio culturale” del Vietnam attraverso il patrimonio tradizionale di miti, leggende, racconti che rivelano il modo di concepire il mondo e di autorappresentarsi del popolo Viet. Ai favolosi racconti sulla fondazione del Regno dei Viet si affiancano quelli sulla formazione dei paesaggi naturali e sugli accadimenti storici, sulle eroine e sugli eroi, ma anche sulla preparazione e sul simbolismo dei cibi tradizionali. Qui è possibile rivedere la puntata.

Lunedì 25 maggio dalle ore 18
Si viaggerà con la casa editrice dei Merangoli che ci introdurrà due raccolte di haiku, una forma brevissima di poesia di solo tre versi nata in Giappone nel XVII secolo: Sulle note del vento, di Maruyama Daizen (2018) e Solo la luna in silenzio, di Natsume Sōseki (2019). Il curatore e traduttore Diego Martina ce ne leggerà e spiegherà alcuni tra i più interessanti. Qui è possibile rivedere la puntata.

Lunedì 1 giugno dalle ore 18
Con Orientalia Editrice torneremo in Cina per parlare del libro CDS - Cinese da strada, scritto da Antonio Magistrale e Jacopo “Jappo” Bettinelli, che raccoglie neologismi, insulti, parolacce, allusioni entrati ormai nel linguaggio comune dei cinesi che navigano il web e che è bene conoscere per non trovarsi impreparati ad affrontare la Cina odierna.
I due autori del volume hanno vissuto e lavorato per diversi anni in Cina, dove hanno aperto un blog, ABCina.it, in cui trattano temi di attualità, business, cultura generale, raccontando la Cina con gli occhi di chi la vive giornalmente. Qui è possibile rivedere la puntata.

Lunedì 8 giugno dalle ore 18
La casa editrice dei Merangoli ci propone un'altra raccolta di poesie giapponesi intitolata Minimal, di Tanikawa Shuntarō (2019). Shuntarō  è considerato il più famoso e anche il più letto poeta giapponese vivente, non solo in patria, ma anche all’estero. Ne parlerà Diego Martina, curatore e traduttore della raccolta.
"Spoglio di ogni retorica e con parsimonia di parole, Tanikawa Shuntar? ci regala i versi di minimal, uno scrigno di silenzi che rappresenta anche un traguardo continuamente rinviato per più di sessant'anni: comporre poesie estremamente brevi senza dover forzatamente rinunciare al proprio occhio sul presente". (Diego Martina)

Per info:

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