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Associazione Coro Ha – Kol

L'associazione si è costituita ufficialmente nel novembre del 1997 ma è sorta nel 1993 in occasione della festa ebraica di Chanukkà (festa dei lumi) per l'iniziativa di alcuni componenti del coro del Tempio di Roma e di altri amatori che hanno sentito la necessità e il desiderio di divulgare al di fuori della Sinagoga le sue belle musiche.
Finalità principale dell'associazione è quella di comunicare ad un pubblico, il più vasto e disparato possibile, le tradizioni musicali ebraiche offrendo un panorama e una testimonianza delle opere e delle composizioni corali ebraiche nelle varie epoche mirando, nello stesso tempo, alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio musicale e religioso.

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Klezroym

Il progetto del gruppo punta ad una riscoperta del patrimonio ebraico attraverso una contaminazione I KlezRoym rappresentano uno tra i primi gruppi italiano che hanno dedicato l’attenzione alla musica klezmer dedicando, fin dagli esordi, l’attenzione oltre che al patrimonio tradizionale anche alle nuove forme di contaminazione fra diversi stili - jazz, etnica, classica - e culture musicali: est-europa, mediterranea, medio-orientale, italiana. Hanno svolto centinaia di concerti in tutta Italia esibendosi nei contesti più disparati , dai centri sociali ai templi della musica classica.
www.cnimusic.it

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Miriam Meghnagi

Eccezionale cantante ed etnomusicologa. Si dedica da tempo allo studio della tradizione musicale ebraica ed è considerata una delle principali interpreti vocali di questo stesso patrimonio. Il suo repertorio, continuamente arricchito da ricerche sul campo e da originali elaborazioni e composizioni, abbraccia l’insieme delle tradizioni ebraiche e mediterranee in varie lingue e dialetti (ebraico, arabo, ladino, judezmo, yiddish, bajitto, ecc.). Ha tenuto concerti in prestigiosi teatri in molti paesi d’Europa, in Israele, Giordania, Grecia, Turchia, negli Stati Uniti, in Canada e in America Latina.

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Mishmash

Il gruppo Mishmash, termine mobile che in varie lingue racchiude diversi significati legati al concetto di "mescolanza" (ad es. in ebraico è tradotto con "miscuglio"), propone una versione molto originale e affascinante del complesso di suoni che abitano il Mediterraneo, il mondo mediorientale, i paesi dell'Est. Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer, nelle romanze giudeo-sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali e di autori contemporanei di area persiana con scelte di arrangiamento e di esecuzione che ricreano quel sapore "vagabondo" che da sempre caratterizzano questi repertori.
Un quartetto strumentale ‘classico’, violino, chitarra, contrabbasso e zarb (un tamburo cilindrico della tradizione persiana) integrato in alcuni brani dalla voce.
www.finisterre.it

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Olek Mincer

Già attore del Teatro Statale Yiddish di Varsavia, vive a Roma dal 1984.
Ha interpretato e diretto numerosi spettacoli di tematica ebraica; nell’ultimo spettacolo A shed. Il demone di Tishevitz, tratto da I.B. Singer, l’artista ha raccolto una serie di canti della tradizione yiddish accompagnato dal Mishmash Quartet.
Da segnalare ancora la sua collaborazione con Moni Ovadia dal 1988, e la recente pubblicazione del libro per ragazzi Varsavia, viale di Gerusalemme 45, edito da Sinnos.

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Ozen orchestra

E' una formazione nata con l'intento di riscoprire e rilanciare la tradizione klezmer, utilizzando sia strumenti acustici che elettrificati.
Raccoglie l'esperienza costruita in gruppi sempre impegnati nello studio della musica di tradizione ebraica.

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Archivio storico della Comunità di Roma (ASCER)

L’archivio conserva una ricca documentazione che permette a studiosi e ricercatori di ricostruire la storia e la vita degli ebrei di Roma, dall’instaurazione del ghetto nel 1555 agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Suddiviso in Archivio medioevale e moderno, Archivio contemporaneo, Archivio fotografico, esso comprende circa 800 faldoni, 800 registri, numerose pergamene.

Orario: Dal lunedì al giovedì: dalle ore 8:30 alle ore 18:00; Il venerdì e la domenica: dalle ore 8:30 alle ore 12:30
Lungotevere Cenci (Tempio)
tel. 06 68400663
archivio.storico@romacer.org>

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Catacombe ebraiche

Già nel II secolo p.e.v. si era stabilita a Roma una colonia giudaica, divenuta col tempo così numerosa da contare in età neroniana 40-60.000 unità. Inizialmente questa colonia non ebbe cimiteri separati: le catacombe ebraiche, come quelle cristiane, rappresentavano un’evoluzione dei costumi funerari. Cinque sono le catacombe ebraiche ritrovate, ma solo due sono visitabili: Vigna Torlonia su via Nomentana e Vigna Randanini sulla via Appia Pignatelli. Caratteristiche comuni a tutte, l’ingresso su strade secondarie; gli ampi ambulacri; la grande varietà di tipi di sepoltura; le decorazioni ripetute, come il candelabro a sette braccia e il frutto del cedro; il mazzetto formato da mirto, palma e salice; il corno di montone. Molto ricca è anche l’epigrafia. E’ importante ricordare che le catacombe, molto spesso chiuse al pubblico, sono comunque visitabili solo previa prenotazione.

Per prenotare la visita:

Catacombe di Villa Torlonia:
tel. 06 4880530 -06 4880856
fax 06 4814125
Chiedere dell’ispettrice della Sovraintendenza Archeologica Dott. Maria Rosaria Barbera.

Catacombe di Vigna Randanini:
tel. 06 68806897 (numero privato)
laeti@tiscalinet.it

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Centro di Cultura ebraica

Il Centro di Cultura ebraica di Roma rappresenta, dal 1974, il primo servizio culturale rivolto tanto agli iscritti quanto all’intera cittadinanza. La sua attività spazia dalla consultazione e prestito dei 10.000 volumi della biblioteca all’ascolto di nastri, video, dischi, alla consulenza per ricerche, ai programmi informativi sulla storia degli ebrei di Roma per le scuole, all’offerta di corsi di ebraico moderno a tutti i livelli con insegnanti di madre lingua.

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