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Edizioni Lavoro

Già agli inizi degli anni Ottanta questa casa editrice cominciò a proporre letterature e civiltà allora patrimonio quasi esclusivo di pochi appassionati studiosi. Questo diede vita alla collana di letteratura postcoloniale “Il lato dell'ombra” divenuta poi “L'altra riva”; le collane “Islam” e “Derive” sono poi dedicate ai temi della mediazione culturale.
Nella collana “L’altra riva”, sono stati pubblicati i romanzi di importanti scrittori arabi e sono stati riediti classici come Ritorno a Haifa del palestinese Ghassan Kanafani, La preghiera dell’assente del marocchino Tahar Ben Jelloun, La pioggia dell’algerino Rachid Boudjedra e Mio caro Kawabata del libanese Rashid Daif. Segnaliamo poi Febbre di Ibrahim Nasrallah e L'anello di sabbia dell'iracheno Fu'ad al-Takarli.
Per la collana “Islam" ricordiamo La storia velata. Le donne dell’islam nell’immaginario italiano di Anna Vanzan, Islam e Occidente di Enzo Pace e Maometto. L'inviato di Dio di Claudio Lo Jacono, oltre a diversi saggi su tematiche che vanno dalla storia alla filosofia, dalla storia dell'arte alla cucina, come La cucina di Ziryab di Farouk Merdam-Bey.

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Jouvence

Casa editrice nata nel 1976.
Dal 1933 si interessa di cultura araba, con un lavoro che si caratterizza da subito per la scientificità delle traduzioni dei testi, tutte rigorosamente dall’arabo.
Infatti sono molti gli editori che pubblicano sporadicamente opere letterarie di scrittori arabi, ma quasi tutte tradotte dal francese.
La collana Narratori Arabi Contemporanei è ancora l’unica in Italia interamente dedicata a questa materia, il cui principale obiettivo è quello di far conoscere narratori che descrivono più da vicino il mondo e l’ambiente dei propri paesi d’origine.
Gli autori tradotti sono i maggiori scrittori contemporanei di lingua araba provenienti dai paesi di tutto il bacino del Mediterraneo, fra cui ‘Abd al-Rahman Munif, Edwar al-Kharrat, Giabra Ibrahim Giabra, Ibrahim al-Koni, Muhammad Shukri, Rashid Daif, Sonallah Ibrahim, oltre a molte scrittrici, come Ghada Sammam, Hanan al-Shaykh, Sahar Khalifa, Hoda Barakat e Ahlam Mosteghanemi.
Nel 1999, questo lavoro è stato riconosciuto ufficialmente dal Ministero dei Beni Culturali che, nell’ambito dei Premi Nazionali per la traduzione, ha assegnato alla Jouvence il Premio Speciale per le traduzioni dall'arabo. All’interno e parallelamente a questa produzione si inserisce la collana Memorie del Mediterraneo, che nasce da un’iniziativa dell’European Cultural Foundation di Amsterdam, consistita nella pubblicazione simultanea, nei paesi della Comunità Europea, di traduzioni dall'arabo di saggi e testi letterari, con una dimensione autobiografica, di autori del sud del Mediterraneo. Oltre che in italiano, i testi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, olandese, spagnolo, catalano, svedese e polacco.
Ricordiamo di questa collana, tra le altre, la traduzione di opere di Ra'uf Mus'ad Basta, Muhammad Darwish, Latifa al-Zayyat.

via Cassia 1081
tel. 06 88544735

jouvence@jouvence.it
www.jouvence.it

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Accademia d’Egitto

Una moderna sede ospita attualmente l’Accademia d’Egitto.
Gli obiettivi dell’Accademia sono la divulgazione della cultura egiziana in Italia e la promozione di un laboratorio di ricerca tra artisti egiziani e italiani.
Un intenso programma culturale include esposizioni d’arte, rassegne cinematografiche, conferenze, concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli di folclore egiziano e mostre sia a Roma che in altre città d’Italia.
Nel programma dell’Accademia figura il Premio di Stato per la creatività artistica che permette a giovani artisti di perfezionare le loro conoscenze e di partecipare a diverse iniziative culturali italiane.
L’Accademia mette a disposizione dei suoi utenti anche una biblioteca, che conta circa 10000 volumi (in lingua italiana e araba) concernenti in particolare l’egittologia e il Medio Oriente.
Concerti di musica araba popolare (le migliori compagnie del folclore egiziano sono spesso ospiti dell’Accademia), contemporanea e classica sono le altre attività che caratterizzano l’Accademia.

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Libreria Nima

Dal gennaio 1994, quando l'architetto iraniano Fereydoun Rangrazi ha aperto Nima, questa libreria è divenuta un punto di riferimento per chi desidera trovare libri in lingua araba, persiana, turca, tibetana, cinese e giapponese, albanese, afghana dari, urdu.

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IPO – Istituto per l’Oriente C.A. Nallino

L'Istituto per l'Oriente Carlo Alfonso Nallino, fondato nel 1921, si propone di divulgare e accrescere la conoscenza della vita culturale, politica ed economica dell’Oriente, soprattutto musulmano.
Presso l’Istituto si tengono ogni anno conferenze, corsi di lingua e di cultura. In particolare l'istituto organizza un corso di cultura arabo-islamica, corsi di lingua araba (livelli: I,II, mantenimento), un corso di lingua araba "parlata", un corso di dialetto arabo tunisino e un corso di dialetto arabo egiziano.
Orario Segreteria: lun-ven dalle 9 alle 13.

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Maghed el Mahedy

Sceneggiatore e regista, Maghed si è laureato in filosofia presso l’Università di Alessandria e si è trasferito in Italia intorno agli anni ’90, dove ha continuato a studiare presso l’Istituto Professionale Nazionale di Arte Cinematografica di Roma.
Sensibile ai temi dell’immigrazione e dei diritti umani, è autore di vari documentari e cortometraggi. Ricordiamo Ritratto di un giovane immigrato, trasmesso da Rai3 (FuoriOrario), cruda storia che racconta lo stato di spaesamento di uno straniero in Italia, senza però cadere nella retorica del “povero extracomunitario” e Salam Viterbo, docu-fiction incentrata sul tema dell’integrazione.
I suoi lavori sono stati presentati in vari festival internazionali, come il Locarno International Film Festival.
Negli ultimi tempi si è dedicato anche alla scrittura con Diario di un regista extra-comunitario, in lingua araba, pubblicato in Egitto. Nel 2012 realizza il documentario I Don't Speak Very Good, I Dance Better, miglior documentario italiano al Torino Film Festival.

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Rachid Benhadj

Cineasta e pittore, Rachid Mohamed Benhadj, laureato in architettura, costruisce la sua passione per il cinema già in Algeria, seguendo una concezione estrosa e audace, ma sempre su solide basi, in grado di suscitare la riflessione sui mali della nostra epoca e stimolare il nostro gusto per il bello e il poetico, come gli è stato riconosciuto con il Premio Ludovico Alessandrini.
Benhadj ha cominciato la sua carriera realizzando ad Algeri dei documentari sulla vita disagiata dei giovani, degli immigrati e delle donne, a confronto con una società fatta di restrizioni e divieti.
Questi stessi temi li ritroviamo nei suoi due lungometraggi Touchia e Louss (Rosa di sabbia), storie di due donne ribelli dalla vita tormentata.
“Fella, giovane donna nel film Touchia, cerca di reagire contro le forze integraliste che vogliono opprimerla. Louss, protagonista de La rosa di sabbia, si occupa del fratello handicappato vivendo l’isolamento e il peso di una società indifferente ai suoi problemi”, ci spiega Rachid.
Sottolineando la vicinanza culturale dell'Italia ai paesi arabi, Rachid si augura una sempre maggiore accoglienza e apertura verso il cinema che da questi paesi proviene.
Così nel film L’albero dei destini sospesi, il giovane immigrato è come una pagina bianca: si innamora di una italiana senza alcuna riserva, essendo del tutto privo di pregiudizi.

Mirka, uscito nel 1999 è stato premiato dall’Unesco in occasione dell’Anno internazionale della mobilitazione contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l’intolleranza.

Nel 2005 esce Pane nudo, film che ha ricevuto diversi riconoscimenti, tratto dal romanzo autobiografico dello scrittore marocchino Mohamed Choukri: la storia è quella del riscatto del piccolo Mohamed che, dopo un’ infanzia vissuta nella miseria e prostituzione, scopre a vent’anni che la più grande povertà è essere analfabeta.

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Acmid-Donna

L’Acmid-Donna onlus è l’Associazione della Comunità Marocchina delle Donne in Italia, alla quale sono iscritte italiane e marocchine che collaborano da molti anni per favorire l’incontro delle culture mediterranee, diffondendo la cultura marocchina, aiutando le donne immigrate ad uscire dal dramma dell’analfabetismo, informandole sui loro diritti e doveri e sostenendole nel percorso di integrazione, senza che ciò significhi la perdita delle loro tradizioni.

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AINAI Associazione degli Immigrati NordAfricani in Italia

AINAI Associazione degli Immigrati NordAfricani in Italia è stata fondata nel 1990, allo scopo di facilitare e promuovere rapporti di mutua conoscenza fra cittadini nordafricani e italiani, per una convivenza basata sui valori del rispetto e dell’accoglienza.
Nel periodo 1994-97 ha rappresentato tutte le associazioni presenti in italia presso la Comunità Europea, attraverso il Forum Migrans di Bruxelles.

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Associazione per l’Amicizia Euro-Araba Palmyra

Associazione socio-culturale no-profit, l'Associazione per l’Amicizia Euro-Araba Palmyra si propone la realizzazione di varie attività: promozione della lingua e della cultura araba, corsi di lingua e cultura italiana per stranieri, progettazione di percorsi di mediazione interculturale e dialogo interreligioso, servizi a sostegno degli immigrati, organizzazione di seminari e dibattiti relativi al tema della diversità culturale.

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