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Comunità di S. Egidio Solidarietà nomade

L’impegno della Comunità di Sant’Egidio con gli zingari inizia nel 1982, con l’incontro fra un gruppo di rom Khorakené provenienti dalle repubbliche della ex-Jugoslavia, e alcuni volontari che hanno dato vita a vari progetti perlopiù rivolti ai bambini, come corsi di alfabetizzazione e inserimento nelle scuole, ma anche agli adulti, attraverso interventi di mediazione.
Tra gli attuali progetti, le cosiddette “scuole della pace”: due o tre volte alla settimana diversi gruppi di minori rom e sinti partecipano insieme a minori non rom ad incontri attraverso i quali si vuole educare all’incontro interculturale, al rispetto dei disabili, al rispetto dell’ambiente, e così via.
Fra le altre attività, viene fornita assistenza per particolari necessità, come visite mediche o problemi con le istituzioni ed è stato istituto un centro di prima accoglienza per i nuovi arrivati (aperto il venerdì tra le 15.30 e le 19.30).
Grazie a questi interventi diretti, la Comunità di Sant’Egidio è diventato un osservatorio privilegiato delle comunità zingare presenti sul territorio romano, nonché uno strumento di integrazione, di incontro e di scambio interculturale.

piazza S.Egidio 3/a
tel. 06 8992234 fax 06 5800197
info@santegidio.org
www.santegidio.org

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Acquaragia Drom

Gruppo di riferimento della musica popolare italiana, molto conosciuto per i suoi spettacoli divertenti e per il grande coinvolgimento del pubblico.
Una grande esperienza, dai matrimoni ai festival internazionali, permettono a questo ensemble di musicisti di gestire qualsiasi situazione, in qualsiasi lingua, dando sempre vita ad uno spettacolo vibrante ed ironico in un originalissimo stile zingaro italiano forgiato dagli Acquaragia Drom.
In repertorio le tammurriate dei sinti del Vesuvio, le canzoni e le serenate dei parenti rom molisani, le tarantelle dei musicanti calabresi e del Salento, le serenate dei camminanti siciliani e vario swing e ritmi ballabili.
E in scena si balla! Rita ed Elia lasciano i loro strumenti per portare il pubblico nel cuore di una cerimonia tradizionale, di un matrimonio, di una animata festa gitana intorno ad un grande fuoco da campo: ritmi incalzanti e passionali, melodie struggenti e racconti di storie inverosimili con protagonisti tragicomici di cui si può ridere o commuoversi.

tel. 06 64690714
info@acquaragiadrom.it
www.finisterre.it

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Eurasian Studies

Eurasian Studies è una rivista semestrale pubblicata in collaborazione dallo Skilliter Centre for Ottoman Studies, Newnham College della Cambridge University e dall’Istituto per l’Oriente C.A. Nallino di Roma.
L’obiettivo della rivista è quello di promuovere la cooperazione accademica nella zona che va dai Balcani all’Asia, compresi quindi l’area mediterranea orientale, il Medio Oriente e l’Iran.
Si tratta di una rivista storica, che abbraccia un arco di tempo compreso fra le origini dell’Islam e la Prima Guerra Mondiale, riguardo al quale vengono spesso pubblicati documenti inediti e testi letterari.

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Musicanti rudari

Nome "collettivo" di un gruppo di musicisti legati alla comunità rom di via e Salviati attivi nel vitale circuito di feste che si realizzano all'interno di alcune delle comunità rom provenienti dall’area dell’ex Yugoslavia.
Il repertorio e gli stili strumentali e di danza sono strettamente legati alla musica tradizionale e moderna maggiormente in voga in area balcanica.

Cooperativa Ermes
via Statilio Ottato 33
tel 06 7611748
scolarizzazionerom@capodarco.it
www.ermescooperativa,it

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Oriente moderno

Pubblicazione quadrimestrale dell’IPO diretta dal Prof. Claudio Lo Jacono.
La rivista, fondata nel 1921 da Carlo Alfonso Nallino e da lui diretta fino alla morte nel 1939, ha visto successivamente chiamati alla sua guida due fra i più noti studiosi del mondo islamico: Ettore Rossi (che ha poi legato all'Istituto quello che oggi è il Fondo di turcologia che porta il suo nome) e Paolo Minganti. La sua Redazione e il Comitato Scientifico sono composti da professori universitari e ricercatori provenienti dai diversi atenei italiani.
La rivista pubblica articoli scientifici riguardanti tutti gli aspetti della vita politica, sociale, letteraria, artistica e culturale in genere del Vicino e Medio Oriente contemporaneo, documenti in traduzione (testi di Costituzioni, trattati, dichiarazioni di particolare interesse politico), documentazioni grafiche e fotografiche, notizie sull'attività di ricerca in Italia nei campi dell'arabistica, islamistica, iranistica e turcologia; recensioni di opere orientalistiche.
La rivista pubblica in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca, araba, turca e persiana.

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Taraf da Metropulitana

La più conosciuta formazione di virtuosi di violino, fisarmonica, cymbalon, contrabasso a 3 corde e altri strumenti, nel panorama della musica rom rumena in Italia, catapultati dai matrimoni e dalle feste tradizionali dell'Oltenia direttamente nel circuito dei festival e delle rassegne musicali nostrane. In repertorio melodie e balli tradizionali dal cuore dei Carpazi ma anche un gran numero di standard internazionali suonati ‘a la zingara’, adattissimi per animare e coinvolgere il pubblico di un concerto o per far ballare e cantare tutti gli invitati di un matrimonio. Il gruppo vanta numerose e importanti collaborazioni con musicisti nazionali e star internazionali.

Finisterre
via Macedonio Melloni, 9
tel/fax 06 64690714
info@finisterre.it
www.finisterre.it

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Ahmad Rafat

Di padre iraniano e madre italiana, è nato nel 1951 a Teheran, nello stessa palazzina dove aveva sede il settimanale Rafat, fondato da suo padre. Ha studiato Scienze Politiche in Italia e ha frequentato un corso di specializzazione sulla Psicologia dei Mezzi di Comunicazione all'Università di Francoforte. Dal 1976 lavoro come giornalista professionista. Ha lavorato e collaborato con giornali, radio e televisioni italiane, spagnole, britanniche, arabe, americane e iraniane. Si occupa di diritti umani e della libertà d'espressione e grazie al suo lavoro ha ricevuto vari riconoscimenti. Fra i suoi lavori, L’ultima primavera. La lotta per la libertà di informazione in Iran (2006), edito da Polistampa e Iran. La rivoluzione online, Cult Editore, 2010.

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Zatik Associazione di amicizia Italo-Armena

L’associazione si è adoperata sin dal suo nascere per il riconoscimento del genocidio armeno da parte del Parlamento Italiano, obiettivo raggiunto nel 2000, a seguito del lavoro svolto presso tutte le forze politiche e la promozione di diversi convegni per sensibilizzare l’opinione pubblica e parlamentare.
Zatik è impegnata in numerose attività, fra cui ricordiamo: commemorazione del genocidio armeno il 24 aprile di ciascun anno; appello al Parlamento Italiano per la tutela del patrimonio architettonico, artistico e religioso del popolo armeno; presentazione, in occasione di manifestazioni varie di pubblicazioni riguardanti l’Armenia; richiesta e ottenimento di apertura dell’Ambasciata Italiana a Yerevan; incontri con delegazioni armene in Italia; definizione di progetti di ricerca riguardanti la diaspora armena nei paesi dell’U.E.

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Bijan Zarmandilli

È nato a Teheran nel 1941, ma dal 1960 vive a Roma, dove ha studiato architettura e scienze politiche.
È stato per venti anni fra i quadri dirigenti della sinistra iraniana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime dello scià.
Ha cominciato l’attività giornalistica nel 1980, dopo la rivoluzione islamica, ed è esperto di politica mediorientale per il gruppo L'Espresso-Repubblica. Ha pubblicato saggi sul mondo iraniano e le biografie di Mohammad Mossadegh e dell’ayatollah Khomeini (Ed. Cei, 1974), Documenti di un dirottamento (Ed. Eri, 1988), sul caso dell’Achille Lauro, La grande casa di Monirrieh (Feltrinelli, 2004), ambientato in Iran fra gli anni Trenta e il periodo del conflitto con l’Iraq, L’estate è crudele (Feltrinelli, 2007), che racconta la storia di un amore di Parviz e Maryam, nato e finito ai tempi della repressione in Iran, I demoni del deserto (Nottetempo, 2011) e Il cuore del nemico (Cooper, 2009).

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Mahnaz Esmaeili

Laureata in scenografia all’Università di Teheran e specializzata con un master in animazione, questa giovane artista ha lavorato per circa dieci anni in Iran, come scenografa e costumista.
Fra le sue realizzazioni più importanti, “Shadows”, un video di animazione selezionato al Tribeca Film Festival di New York nel 2004.
Si è poi trasferita a Roma, dove ha frequentato il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti.
Tra le diverse esperienze in Italia, ha collaborato con un gruppo di scenografi per un film prodotto dalla BBC realizzato negli studi di Cinecittà di Roma ed ha lavorato con Studio Azzurro di Milano per la progettazione dello spettacolo “Galileo”.
Molti dei suoi lavori più recenti rimandano invece alle origini iraniane dell’artista. Nel gennaio 2007 esce il video “Commit flight to memory for the bird is mortal” liberamente ispirato ad una poesia della poetessa iraniana Forugh Farokhzad.
A marzo 2007 termina la realizzazione di 18 stampe digitali per una sua personale interpretazione del costume tradizionale del periodo Qajar, una delle maggiori dinastie persiane.
In fase di progettazione un documentario sulla somiglianza simbolica fra la processione del venerdì santo della tradizione cattolica e il lutto per il nipote del profeta Mohammad (Hossein), praticato nella religione musulmana sciita. Gran parte dei suoi lavori vengono prodotti dal Mopstudio, società di produzione audio e video, alla quale Mahnaz collabora attivamente.
Sul sito www.mopstudio.com è possibile vedere un abstract dei suoi video.

Mahnaz Esmaeili
cell. 334 3409172
luna1352@yahoo.it

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Babak Karimi

Figlio del regista e attore iraniano Nosrat Karimi, ha esordito come attore all’età di dieci anni, nel primo film neorealista del cinema iraniano, Doroshkechi (Il cocchiere) e in seguito in vari spot pubblicitari.
Trasferitosi in Italia nel 1971, Babak Karimi studia cinema specializzandosi nel montaggio. Attualmente, la sua attività si divide fra montaggio e recitazione. Come montatore ha collaborato con vari registi quali, Abbas Kiarostami (Tickets), Babak Payami (Il voto è segreto, Silenzio tra due pensieri), Pasquale Scimeca (Placido Rizzotto, Gli indesiderabili, La Passione di Giosuè l’ebreo, Rosso Malpelo) Costanza Quatriglio (L’isola) Vera Belmònt (Marquise), Gianfranco Pannone (America a Roma) Mehrdad Oskouei (Nose, iranian style),Maurizio Zaccaro (Il bimbo della domenica) e altri.
Come attore ha partecipato a vari film, tra cui: Caos calmo di Antonello Grimaldi, Last minute Marocco di Francesco Falaschi, Gli indesiderabili di Pasquale Scimeca, e Tickets di Abbas Kiarostami.
Nel 1991 in collaborazione con la pittrice Mahshid Mussavi porta in Italia il primo film iraniano distribuito ufficialmente nelle sale commerciali Bashu il piccolo straniero di Bahram Beyzai. Negli anni a seguire svolge un lavoro di interconnessione e promozione tra Italia e il cinema iraniano, scrivendo i dialoghi italiani dei film di Kiarostami, Makhmalbaf, Panahi, Jalili e collaborando con vari festival e rassegne. Dal 2004 è consulente della biennale cinema di Venezia.
www.karimibabak.com

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Libreria Nima

In questa libreria, nata da un'idea dell'architetto iraniano Fereydoun Rangrazi, è possibile trovare una vasta scelta di libri orientali nelle lingue dei principali paesi, arabo, turco, tibetano, cinese, giapponese, albanese, afghano dari, urdu e un’intera sezione di libri dedicata alla letteratura persiana, sia in lingua originale che nelle traduzioni italiane.
Si possono trovare anche libri di testo della facoltà di Studi Orientali dell'Università "La Sapienza".
È presente inoltre un reparto di musica orientale di vario genere e provenienza.

circ.ne Nomentana, 552
tel. 06 44233457
www.librerianima.com
nimainfo@librerianima.com
librerianima@tiscali.it

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Libreria Pagina 2

La Libreria Pagina 2 è l'evoluzione della libreria Orientalia, e si trova nel cuore del rione Esquilino, a pochi metri da piazza Vittorio Emanuele II. Offre una vasta selezione di narrativa italiana e straniera, libri per ragazzi e saggistica ed ha mantenuto al suo interno un'ampia area specializzata per tutti gli studiosi e gli amanti delle civiltà e delle lingue dei paesi del Medio e dell'Estremo Oriente. Importa testi in lingua direttamente da Cina, Giappone, India e Paesi arabi, in particolare manuali e vocabolari. Tramite la libreria è possibile sottoscrivere abbonamenti a circa 2000 riviste pubblicate in Cina.

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Istituto culturale dell’ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran

Questo istituto, che dipende dal Ministero iraniano della Cultura e Guida islamica, ed opera in coordinamento con l’ambasciata iraniana, è stato fondato a Roma negli anni settanta con il compito di far conoscere la cultura iraniana e contribuire all’approfondimento dei legami di amicizia fra l’Italia e l’Iran.
In particolare l’istituto è in contatto con gli atenei italiani perché offre informazioni e agevolazioni agli studenti italiani affinché conseguano borse di studio presso le università iraniane e per collaborare a iniziative culturali (mostre, manifestazioni musicali e cinematografiche, pubblicazioni) avviate dal mondo accademico italiano e relative all’Iran.
Fornisce in prestito materiali documentari (libri, videocassette, nastri musicali) ed è a disposizione di ricercatori, studiosi, giornalisti per qualsiasi richiesta di approfondimento.
Questo istituto è a disposizione di enti, organizzazioni, gruppi e individui che desiderino organizzare o seguire in Italia corsi di apprendimento della lingua persiana.

via Pezzè Pascolato, 9
tel. 06 3052207 - 06 3052208 fax 06 3017341
rome@icro.ir
http://rome.icro.ir

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Acmid-Donna

L’Acmid-Donna onlus è l’Associazione della Comunità Marocchina delle Donne in Italia, alla quale sono iscritte italiane e marocchine che collaborano da molti anni per favorire l’incontro delle culture mediterranee, diffondendo la cultura marocchina, aiutando le donne immigrate ad uscire dal dramma dell’analfabetismo, informandole sui loro diritti e doveri e sostenendole nel percorso di integrazione, senza che ciò significhi la perdita delle loro tradizioni.

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AINAI Associazione degli Immigrati NordAfricani in Italia

AINAI Associazione degli Immigrati NordAfricani in Italia è stata fondata nel 1990, allo scopo di facilitare e promuovere rapporti di mutua conoscenza fra cittadini nordafricani e italiani, per una convivenza basata sui valori del rispetto e dell’accoglienza.
Nel periodo 1994-97 ha rappresentato tutte le associazioni presenti in italia presso la Comunità Europea, attraverso il Forum Migrans di Bruxelles.

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Ensamble Navâ

Navâ è  il nome di uno dei sette modi principali della musica persiana e in lingua farsi significa “suono”.Dai sette modi principali, ne derivano altri cinque, che creano nell’esperienza dell’ascolto, ognuno di essi, uno stato d’animo particolare. In farsi tali modi musicali sono chiamati dastgâh.Come in altri paesi, anche in Iran coesistono importanti tradizioni musicali

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Maghed el Mahedy

Sceneggiatore e regista, Maghed si è laureato in filosofia presso l’Università di Alessandria e si è trasferito in Italia intorno agli anni ’90, dove ha continuato a studiare presso l’Istituto Professionale Nazionale di Arte Cinematografica di Roma.
Sensibile ai temi dell’immigrazione e dei diritti umani, è autore di vari documentari e cortometraggi. Ricordiamo Ritratto di un giovane immigrato, trasmesso da Rai3 (FuoriOrario), cruda storia che racconta lo stato di spaesamento di uno straniero in Italia, senza però cadere nella retorica del “povero extracomunitario” e Salam Viterbo, docu-fiction incentrata sul tema dell’integrazione.
I suoi lavori sono stati presentati in vari festival internazionali, come il Locarno International Film Festival.
Negli ultimi tempi si è dedicato anche alla scrittura con Diario di un regista extra-comunitario, in lingua araba, pubblicato in Egitto. Nel 2012 realizza il documentario I Don't Speak Very Good, I Dance Better, miglior documentario italiano al Torino Film Festival.

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