La casa editrice, gestita da una cooperativa formata anche da detenuti ed ex detenuti politici, è stata attenta fin dalla sua nascita, nel 1990, ai temi della diversità culturale, del pregiudizio e del razzismo. Nel suo catalogo sono presenti vari saggi che ne affrontano in diverse prospettive alcune implicazioni, e numerose opere che valorizzano culture extra-europee, anche attraverso l’esperienza e lo sguardo di chi vive in prima persona la condizione di immigrato, nomade, rifugiato.
Sensibili alle foglie è anzitutto un modo di guardare, un modo di cercare, un modo di porre domande sui vissuti delle esperienze estreme, sui dispositivi totalizzanti che sono all'opera nelle istituzioni, sulle risposte adattative e sulle risorse creative delle persone che le attraversano.
Sensibili alle foglie

