Scrittori
Leonard Guaci


Ha iniziato la sua attività letteraria con numerosi scritti sui giornali albanesi.
Nel 1990 si trasferisce a Roma dove vive e lavora.
Da allora ha collaborato con i periodici "Lo Stato" e "Il Borghese" e con il TG1.
Con Panciera Rossa nel 1999 ha vinto il premio internazionale di letteratura "Antonio Sebastiani".
Il suo ultimo romanzo edito nel 2006 si chiama I grandi occhi del mare.
Ron Kubati


Arriva in Italia nel 1991, a Bari, dove continua a studiare (dottorato di ricerca in filosofia) e si dedica alla scrittura. Ricercatore, giornalista, traduttore e prima di tutto romanziere, attualmente vive a Roma.
Collabora con diversi quotidiani (La Gazzetta del Mezzogiorno e la Repubblica di Bari, inserto pugliese de La Repubblica); è membro della giuria letteraria del Premio Balcanica che si svolge a rotazione in diverse capitali dei Balcani.
Va e non torna (Besa, 2000) e M (Besa, 2002) e Il buio del mare (Giunti, 2007) sono i suoi romanzi.
Gezim Hajdari


Nel 1990, dopo ben cinque anni di censura, pubblica la sua prima raccolta di poesie.
Nel 1991 fonda con altri intellettuali il giornale "Il momento della parola" di cui diventa vice direttore.
Nello stesso tempo collabora al giornale nazionale Republika e insegna letteratura nel liceo scientifico della sua città.
Nel 1992 è costretto a lasciare il proprio paese. Da quell’anno vive come esule in Italia, nella città di Frosinone.
Attualmente è considerato tra i migliori poeti viventi.
Amara Lakhous


Laureato in filosofia all’Università di Algeri e in antropologia culturale alla Sapienza di Roma, prepara una ricerca di dottorato nella stessa università dal titolo Vivere l’Islam in condizione di minoranza. Il caso della prima generazione degli immigrati musulmani arabi in Italia.
In Italia ha pubblicato il suo primo romanzo Le cimici e il pirata, Arlem, 1999, in arabo con traduzione in italiano. In Algeria e in Libano ha invece pubblicato il secondo romanzo, Come farti allattare dalla lupa senza che ti morda, 2003, poi riscritto in italiano e pubblicato con il titolo Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio, E/O, 2006. Con questo romanzo, da cui è stato tratto un film, ha vinto il premio Flaiano per la narrativa 2006 e il premio Racalamare - Leonardo Sciascia 2006.
Amara ha assunto la direzione editoriale della nuova collana Sharq/Gharb, in lingua araba, della casa editrice E/O. Nel 2013 pubblica, sempre con E/O Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario.
Thea Laitef
Nel suo paese ha pubblicato racconti e poesie sui giornali dell'opposizione e ha collaborato con Al Karmil, mensile di cultura in lingua araba edito a Cipro.
Esule in Italia nel 1978 come profugo politico, è vissuto a lungo a Roma, dove ha lavorato dal 1983 al 1987 come corrispondente del quotidiano del Kuwait Al Watan, occupandosi di letteratura italiana contemporanea.
Ha tradotto in arabo Il sogno di una cosa di Pier Paolo Pasolini, Dialoghi con Leucò e una raccolta di poesie di Cesare Pavese, articoli scelti da Letteratura e vita nazionale di Antonio Gramsci, una scelta di poesie di Salvatore Quasimodo.
In Italia i suoi racconti e poesie sono usciti sulle riviste Versicolori, Tracce, Linea d'ombra, Kùma e nel Quaderno Mediorientale I della collana Cittadini della poesia, Loggia dei Lanzi, 1999.
Ha pubblicato articoli sul quotidiano Il Manifesto e il romanzo Lontano da Bagdad, Sensibili alle foglie, 1994.
Salah Methnani
Yousef Wakkas
Proprio in prigione, nel 1995, ha iniziato a scrivere. Più volte è stato tra i vincitori del premio letterario per scrittori migranti Eks & Tra con i racconti Io marokkino con due kappa (antologia Le voci dell'arcobaleno, Fara Editore, 1995), Una favola a staffetta (antologia Mosaici d'inchiostro, Fara Editore, 1996), Shumadija kvartet (antologia Destini sospesi, Fara Editore, 1998).
Nel 1998 è stato insignito della medaglia al valor culturale dal Presidente della Repubblica.
Ha pubblicato tre raccolte di racconti: Fogli sbarrati. Viaggio surreale e reale tra carcerati migranti, Eks & Tra, 2002, Terra Mobile, Cosmo Iannone Editore, 2004, La talpa nel soffitto, Edizioni dell'Arco, 2005. Il suo ultimo romanzo è L'uomo parlante, Edizioni dell'Arco, 2007.
La sua storia ha ispirato una fiction televisiva realizzata da RaiTre e un documentario prodotto dalla Televisione Svizzera Italiana. Dopo aver scontato la pena è stato rilasciato e rimpatriato in Siria, dove vive ad Aleppo.
Ahmad Rafat


Di padre iraniano e madre italiana, è nato nel 1951 a Teheran, nello stessa palazzina dove aveva sede il settimanale Rafat, fondato da suo padre. Ha studiato Scienze Politiche in Italia e ha frequentato un corso di specializzazione sulla Psicologia dei Mezzi di Comunicazione all'Università di Francoforte. Dal 1976 lavoro come giornalista professionista. Ha lavorato e collaborato con giornali, radio e televisioni italiane, spagnole, britanniche, arabe, americane e iraniane. Si occupa di diritti umani e della libertà d'espressione e grazie al suo lavoro ha ricevuto vari riconoscimenti. Fra i suoi lavori, L’ultima primavera. La lotta per la libertà di informazione in Iran (2006), edito da Polistampa e Iran. La rivoluzione online, Cult Editore, 2010.
Bijan Zarmandilli


È stato per venti anni fra i quadri dirigenti della sinistra iraniana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime dello scià.
Ha cominciato l’attività giornalistica nel 1980, dopo la rivoluzione islamica, ed è esperto di politica mediorientale per il gruppo L'Espresso-Repubblica. Ha pubblicato saggi sul mondo iraniano e le biografie di Mohammad Mossadegh e dell’ayatollah Khomeini (Ed. Cei, 1974), Documenti di un dirottamento (Ed. Eri, 1988), sul caso dell’Achille Lauro, La grande casa di Monirrieh (Feltrinelli, 2004), ambientato in Iran fra gli anni Trenta e il periodo del conflitto con l’Iraq, L’estate è crudele (Feltrinelli, 2007), che racconta la storia di un amore di Parviz e Maryam, nato e finito ai tempi della repressione in Iran, I demoni del deserto (Nottetempo, 2011) e Il cuore del nemico (Cooper, 2009).
Ingy Mubiayi
Si è laureata in Storia della civiltà arabo-islamica all' Università di Roma La Sapienza. Nel corso degli anni ha partecipato a diverse associazioni, operanti prevalentemente nell'ambito dell'immigrazione.
Si è occupata di traduzioni e insegnamento, mentre dal 2000 ha aperto una piccola libreria a Primavalle, dove oltre alla lettura si dedica alla scrittura.
Nel 2004 è stata premiata nell'ambito del concorso letterario di Eks&Tra e alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in antologie e riviste letterarie.
Ha pubblicato con L.Wadia, G. Kuruvilla,I. Scego, Pecore nere. Racconti, edito da Laterza 2006 e ha curato con Igiaba Scego il libro "Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano.", edito da TerrediMezzo, 2007.
Igiaba Scego
Nel 2003 ha vinto il premio letterario Eks&tra per scrittori migranti con il racconto "Salsiccia". Il suo interesse per il mondo dell’intercultura non è nato solo per le sue radici somale, ma anche grazie all’incontro con persone illuminate (sia nel mondo accademico sia all’esterno).
Dopo gli studi, infatti, ha collaborato con alcune ONG (anche sul triste fenomeno delle mutilazioni dei genitali femminili) ed ha continuato il suo percorso di studi.
Attualmente vive a Roma dove si divide tra la passione per la scrittura e il lavoro. Ha pubblicato i romanzi "La nomade che amava Alfred Hitchcock" e "Rhoda" (entrambi Sinnos editrice), due racconti nell’antologia "Pecone nere" (Laterza,2006) e ha curato insieme a Ingy Mubiayi il libro "Quando nasci è una roulette.Giovani figli di migranti si raccontano" (TerrediMezzo, 2007).
Alessandro Ghebreigziabiher


Scrittore, blogger, videomaker, narratore e regista teatrale è nato a Napoli nel 1968 e attualmente vive a Roma.
Dal 1994 ad oggi ha condotto molti laboratori formativi ed esperienziali su teatro, narrazione e animazione sociale in ambito clinico e terapeutico lavorando in comunità di recupero, centri di salute mentale e varie realtà del sociale e del sanitario, oltre ad intervenire in vari convegni sul tema dell'educazione, rivolti a professionisti del settore.
E' autore di narrativa e il suo primo libro, Tramonto (Edizioni Lapis, 2002), nel 2003 è stato premiato dall'International Youth Library (IYL, Monaco) con il White Ravens, un riconoscimento ai libri di tutto il mondo ritenuti di speciale valore. In seguito sono arrivate le seguenti pubblicazioni:
2006 Mondo giovane, raccolta di racconti (Editrice La Ginestra); 2006 Il poeta, il santo e il navigatore, romanzo (Fermento Editore); 2007 Lo scrigno cosmopolita, raccolta di racconti (Editrice La Ginestra); 2008 Tra la terra e l'acqua, racconto illustrato (Camelozampa Editore, Ex Zampanera Editore); 2008 L'intervallo, romanzo (Intermezzi Editore); 2012 Jair, il suono è la vita, romanzo Ebook (Edizioni Rockshock); 2013 Il dono della diversità, raccolta di racconti (Tempesta Editore); 2013 Amori diversi, raccolta di racconti (Tempesta Editore).
Sempre come narratore, è membro dei network internazionali Red Internacional de Cuentacuentos e Professional Storyteller.
Nel 2005 ha creato il Laboratorio di teatro narrazione Il dono della diversità e dal 2006 è il direttore artistico dell'omonima Rassegna.
Dal 2008 scrive sul blog Storie e Notizie, in cui propone racconti e video ispirati da notizie raccolte sulla stampa, al seguente motto: se le notizie sono spesso false, non ci restano che le storie...
www.alessandroghebreigziabiher.it
Aminata Fofana
Aminata Fofana nasce in Guinea e trascorre l'infanzia immersa nella vita tribale del suo piccolo villaggio.
La sua vita è segnata profondamente dalla figura del nonno, grande uomo di "ginnah bjè", magia bianca, sciamano della tribú.
Appena adolescente, Aminata lascia con la sua famiglia la vita incontaminata del villaggio e si trasferisce a Kindia, una città alle porte della capitale Conakry, per poi stabilirsi in Europa, dove inizia la sua carriera prima di modella e poi di cantante.
Da anni vive a Roma e "La luna che mi seguiva"(Einaudi, 2006) è il suo primo libro scritto direttamente in italiano, lingua da lei adottata.
Chidi Uzoma
Ha studiato all'Istituto Statale d'Arte "A. Frangipane" (Reggio Calabria)e si è laureato in architettura a Roma presso l' Università La Sapienza.
Oltre ad essere architetto è anche poeta e consulente in materia di comunicazioni.
Attualmente abita a Roma, sposato con una ragazza del Mali che gli ha dato un figlio.
Partecipa come giornalista alla pubblicazione di un noto quotidiano della capitale. Ha pubblicato la raccolta di poesie I limoni di Oforula (Quaderni di lavoro ed., 1996) e Stagioni di Oforula (Ed. Fermenti, 2000).
Ubax Cristina Ali Farah
Collabora, inoltre, con numerose riviste e testate come Repubblica, Internazionale, Giudizio universale. In Italia i suoi racconti e poesie sono stati pubblicati in diverse antologie e riviste. Nel 2006 ha vinto il "Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre" alla Fiera Internazionale del Libro di Torino. Nella primavera 2007 è uscito Madre piccola, il suo primo romanzo, edito da Frassinelli.
ubax@fastwebnet.it
Kpan Teagbeu Semplice
Frequenta il liceo classico e moderno di Bouaké e in seguito l'Università di Abidjan, che gli apre le porte dell'Europa.
Laureato in Economia e commercio presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha svolto varie attività a favore degli immigrati in Italia, prima come studente, poi come lavoratore.
Ha pubblicato La danza fuori dal cerchio ( Emi,2002)e Il condottiero (Emi, 2003).
Palestinese! E altri racconti


Nei racconti di questa antologia Samira Azzam ci conduce attraverso la trasformazione della Palestina nella storia recente.
Dal ricordo dei momenti più drammatici di questa storia e dall’osservazione costante della condizione dei palestinesi nel passaggio da una vita normale a quella di profughi, emergono personaggi le cui storie superano la sfera di appartenenza a una determinata area, per rientrare nella più generale umanità dolente.
Lettere da una straniera. Da Beirut a Parigi: diario di una vita altrove


Da una delle più importanti voci letterarie in lingua araba, una serie di struggenti «reportage spirituali» che cantano i ricordi, i rimpianti e le speranze di un'esule, lontana da una patria amata e detestata, ormai perduta per sempre tra le macerie della guerra.
Assente


Baghdad, anni ‘90. Sono gli anni delle sanzioni che seguono la guerra del Golfo. La storia è quella di Dalal, una giovane donna con una paralisi al labbro e una mente veloce, cresciuta nella casa degli zii. In questo periodo assurdo e terribile non solo gli zii, suoi tutori, sono ossessionati da ciò che manca o è assente. Ma anche nella sua “famiglia allargata”, ossia tra gli abitanti variopinti del condominio in cui vive Dalal, ciascuno ha subito una perdita.

