La saggezza del condannato a morte e altre poesie


Sali su un aereo portandoti dietro solo una borsa in cui sono nascoste le ceneri di tuo padre, alla volta di un paese sconosciuto che dovrebbe essere il tuo ma non lo sarà mai. Non proprio una passeggiata. Eppure leggiamo col sorriso, perché tutto ciò che Randa Jarrar tocca sembra assumere una levità che ricorda la protagonista del primo di questi racconti, Qamar, di giorno in equilibrio su una fune senza protezioni al circo di Alessandria e la notte sul tetto di un palazzo a guardare la luna.
Venerdì 18 giugno 2021 dalle ore 16 presso il Giardino Verano in Piazzale Verano si svolge l'evento Falastin - Cultura e Cucina Palestinese con musica, cibo, laboratori, arte e altro ancora per raccontare la Palestina. Di seguito il programma.
Sabato 12 giugno 2021 dalle ore 18 in Viale della Primavera, 31, il Laboratorio Sociale Autogestito 100Celle, Poesie per la Pace e Argillateatri organizzano un aperitivo solidale per la Palestina. Un evento pensato per ricostruire una narrazione autentica e offrire alle persone un'informazione più reale e obiettiva sulla situazione palestinese attraverso testimonianze, poesie, letture collegamenti, immagini e per raccogliere fondi. Partecipano: Antonella Rizzo (poeta), Manal Serry (poeta), Muna Madani (poeta), Annamaria Giannini (poeta), Simonetta Ramacciani (poeta), Ileana Izzillo (poeta), Sabina La Manna (poeta). Letture di: Claudia Fontanari (attrice), Antonia Masulli Matera (attrice), Brunella Petrini (attrice), Elena Stabile (attrice). Interventi musicali di: Titubanda, Daniele Mutino, Kalipada Pakhy Adikary (India). Contributi video di: Maria Grazia Calandrone, Marco Cinque (su musiche di Giuseppe Natale), Ada Crippa, Ilaria Grasso, Francesco Randazzo, Hafiz Abukishk. Mostra fotografica di: Federico Palmieri. Interventi di Yousef Salman (Presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio); Maya Issa (Giovani Palestinesi di Roma); Leonardo Rinaldi (Vicepresidente ANPI Centocelle); Lucio Vitale (Palestina nel Cuore).
Sabato 10 aprile 2021 alle 17 l'associazione Ponti non muri organizza il secondo incontro online su piattaforma Zoom, di "Leggere Palestina" - Gruppo di lettura. Il libro proposto è I bambini della Palestina di Mahmoud Suboh (VGS libri).
Sabato 20 febbraio 2021 dalle ore 18 Il Circolo del libro di GRIOT legge in diretta streaming su global.gotomeeting.com Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea della scrittrice palestinese Suad Amiry.
Da venerdì 25 a domenica 27 settembre 2020 il Parco delle Energie/exSnia, via Prenestina 173, ospita la terza edizione del festival Filastin, un'iniziativa culturale del Centro Documentazione Palestinese, con tre giornate di proiezioni, dibattiti, musica e laboratori all’aperto e cibo tipico.
Nel corso dell’iniziativa si alterneranno attività come laboratori di cucina araba, di letture per bambini, esibizioni musicali e momenti di dibattito e analisi, di proiezione di materiale documentaristico volto ad una maggiore conoscenza dei fenomeni sociopolitici che caratterizzano l’attuale fase con cui il popolo palestinese, in Palestina e nella diaspora, si trova a convivere.
Dal 1 al 4 ottobre 2020 dalle 17 presso i Giardini del Verano in Piazzale del Verano si tiene il Falastin Festival promosso dalla Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, con musica, cultura, dibattiti e cucina.
Domenica 13 settembre 2020 alle ore 18.30 in via di santa Cecilia, 1/a il Circolo di Lettura di GRIOT torna in libreria per la discussione su Contro un mondo senza amore della scrittrice palestinese-americana Susan Abulhawa. I posti in libreria sono solo 8, per chi vuole partecipare da remoto è previsto il collegamento via Gotomeeting.
Un uomo armato entra in un liceo femminile islamico e stermina ragazze innocenti. È americano, è bianco; il fucile automatico l’ha comprato online. Afaf è la preside del liceo, una palestinese a Chicago, sradicata dalla sua terra. Dallo stanzino dove si era ritirata a pregare, sente gli spari e si prepara all’impensabile. Nel tempo vorticoso dell’attesa, risente le note struggenti dell’oud che il padre suonava la sera, i profumi prelibati della cucina di sua madre; rivive lo strappo di una sorella scappata di casa, l’amore per il fratellino Majid.
Nahr è rinchiusa nel Cubo: tre metri quadrati di cemento armato levigato, privata di ogni riferimento di tempo, con i suoi sistemi di alternanza luce e buio che nulla hanno a che vedere con il giorno e la notte. Vanno a trovarla dei giornalisti, ma vanno via a mani vuote, perché Nahr non condividerà la sua storia con loro. Il mondo lì fuori chiama Nahr una terrorista e una puttana; alcuni forse la chiamerebbero una rivoluzionaria o un esempio. Ma la verità è che Narh è sempre stata molte cose e ha avuto molti nomi. Era una ragazza che ha imparato, presto e dolorosamente, che quando sei un cittadino di seconda classe l’amore è un solo tipo di disperazione; ha imparato, sopra ogni cosa, a sopravvivere.
Palestina, 1947. Giaffa è una città viva di mercati, caffè, strade affollate, aperta sul mare pescoso e chiusa da distese immense di aranceti profumati. Subhi è un ragazzo che sogna di diventare il Miglior Meccanico della città. È in effetti un talento e quando riesce a riparare una pompa d'irrigazione, il ricco uomo d'affari che lo ha messo alla prova gli fa confezionare, in segno di riconoscenza, un abito inglese in lana di Manchester. Subhi è al settimo cielo e con quell'abito acquista una nuova consapevolezza di sé e della città in cui si muove, ma soprattutto immagina di indossarlo, malgrado il caldo, per fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, la giovanissima e bellissima Shams.
Sabato 15 febbraio 2020, ore 18, in via Ostiense 152/B Palestinesi in Galilea Wasim Dahmash dialoga con Haneem Zoabi, già deputata della Galilea alla Knesset. A fine dibattito intrattenimento musicale (chitarra, pianoforte e voce).