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Mani di donna

Mani di donna è il primo laboratorio del progetto ARTEMI Art and Education for social inclusion of migrant women, in partenza il prossimo 3 Aprile 2024 a Roma, presso la Casa delle Donne Lucha y Siesta. Un ciclo di 6 incontri gratuiti (3,10,17,24 aprile e 8,15 maggio) uno spazio dedicato ad accogliere donne di qualsiasi età a cultura, che vogliono esplorare il proprio potenziale artistico attraverso gli strumenti del riciclo creativo e del racconto.

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Donna Vita Libertà

Da sabato 16 a venerdì 22 marzo 2024 la Biblioteca Casa del Parco, in via della Pineta Sacchetti 78, ospita un ciclo Donna Vita Libertà, una serie di iniziative per informare e agire sulla situazione femminile attuale e per rendere omaggio alle donne iraniane. Gli incontri culturali si apriranno nella giornata del 16 marzo dalle ore 11 con l'inaugurazione della mostra d'arte visiva "Donna Vita Libertà", la mostra fotografica "Una donna così" e l'esposizione dell'opera del gruppo "Ricamo nel cuore". Ci sarà inoltre l'esibizione musicale a cura della scuola di musica Pentalpha Club. All'interno il programma completo, che a partire dal 20 marzo include i festeggiamenti per il Nowzuz, Capodanno persieno e altri incontri e laboratori dedicati all'Iran.

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Le femmine e i cani non possono entrare. Violenza di genere e matrimoni combinati in Bangladesh

Martedì 30 gennaio 2024 alle ore 17.30 presso la Biblioteca Enzo Tortora in via Nicola Zabaglia, 27/b è prevista la presentazione del libro Le femmine e i cani non possono entrare. Violenza di genere e matrimoni combinati in Bangladesh (Terre di Mezzo, 2023). Intervengono Gogbe Romaine Tia mediatrice linguistico culturale e Lucia Mazzanti, operatrice antiviolenza - Fondazione Pangea Onlus. Coordina Alba Marina Ospina Dominguez, autrice e operatrice legale Arci.

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PREMIO 2023 SGUARDO DI DONNA per la non violenza

Dal 16 al 30 novembre 2023 la Biblioteca Enzo Tortora in via Nicola Zabaglia, 27/b, ospita la mostra “PREMIO 2023 SGUARDO DI DONNA per la non violenza", a cura dell’Associazione Il Tempo delle Donne per ribadire il diritto al nutrimento del corpo, dell’anima e della mente. Il tema quest’anno è "Abbondanza" – "Carestia". La mostra, giunta alla sua Quarta Edizione, quest'anno vede la partecipazione di scultrici, pittrici e fotografe di varie nazionalità, le cui opere sono state selezionate da una giuria di qualificate artiste internazionali.

Il vernissage si tiene giovedì 16 novembre 2023 alle ore 17:30.

Intervengono: Fabrizio Santori, Consigliere Capitolino e Rita Valenzuela, Presidente de Il Tempo delle Donne.

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Il mio posto è ovunque

Esiste il femminismo in Iraq? Dall’indipendenza del 1932 alle proteste dell’ottobre 2019, attraverso gli anni di Da‘ish, le storie delle donne irachene parlano del coraggio di far sentire la propria voce, della loro determinazione a essere ciò che desiderano. Al di fuori degli interessi dei regimi e degli attori internazionali, le donne irachene dimostrano quale sia il loro posto: ovunque esse vogliano.

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Mastico y Trago. Donne, famiglia e amore in un batey dominicano

Mastico y trago – mastico e ingoio – definisce il codice di una possibile rivendicazione femminista, dove la rassegnazione cela il seme della resistenza. A misurarsi con questa sfida sono le donne dei bateyes: comunità afrodiscendenti di eredità coloniale sorte dalla storia del sistema di piantagioni, dalla tratta atlantica e dal regime di schiavitù che hanno segnato l’insediamento europeo nei Caraibi. Questo volume illustra il modo e le forme in cui concretamente si esprimono, conservano, rafforzano – e talvolta contrastano – particolari dispositivi di oppressione riconducibili a una violenza strutturale di lunga data che fa leva su assi di razza, classe e genere socialmente e politicamente costruiti nel corso del tempo.

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Le dannate del mare. Donne e frontiere nel Mediterraneo

Per molto tempo le donne sono state assenti dal grande racconto della migrazione. Eppure sono molte quelle che lasciano le loro case e i loro affetti per intraprendere il lungo viaggio attraverso il deserto e il Mediterraneo. Basato su ricerche sul campo condotte ai confini dell’Europa, in Italia e a Malta, questo libro è un’inchiesta sulle tracce delle sopravvissute: nel restituire le molteplici sfaccettature dei loro percorsi e destini, declina al femminile la storia recente delle migrazioni nel Mediterraneo, rifiutando la stereotipata dicotomia che oppone la migrante-vittima alla migrante-eroina, per adottare il punto di vista dell’esperienza diretta delle donne.

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Le dannate del mare

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre), il Servizio Intercultura di Biblioteche di Roma in collaborazione con la Casa Editrice Astarte, invitano giovedì 24 novembre 2022 alle ore 18 presso la Biblioteca Enzo Tortora alla presentanzione del libro Le dannate del mare di Camille Schmoll. Intervengono oltre all'autrice (in collegamento da remoto), Francesca Napoli, avvocatessa Centro Astalli, Marta Capesciotti, ricercatrice, militante contro le frontiere e la Casa Editrice Astarte (in collegamento da remoto).

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Piccolo manuale antirazzista e femminista

Dieci lezioni brevi per comprendere le origini del razzismo e combatterlo. Dalla necessità di riconoscere il privilegio bianco, alla violenza razziale, Djamila Ribeiro delinea un percorso di critica e consapevolezza, per offrire nuovi spunti di riflessione e nuovi strumenti a chi voglia approfondire la propria percezione del razzismo e assumersi la responsabilità di trasformare il presente.

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Il mantello del mare e altri racconti

Il mantello del mare è una raccolta di racconti dove ogni storia offre uno spaccato del panorama emotivo e culturale di una comunità sotto il fuoco incrociato della politica e della tradizione. La storia che dà il titolo alla raccolta, descrive il desiderio di libertà e romanticismo di una giovane ragazza mentre combatte contro le convenzioni familiari. Tema comune di questi racconti è il desiderio di auto-miglioramento e di educazione, unito alla frustrazione e al rimpianto per la mancanza di scelte.

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In-Verse. Poesia femminile dal Sudafrica

Terra, casa e madrepatria; lingua, espressione e corpo; genealogie, antropologie e archeologie poetiche; traduzioni, letture e performance: come si intrecciano, si sciolgono, si complicano questi nessi nel panorama della poesia femminile sudafricana in inglese e afrikaans? Quali racconti e quali suoni ricompongono la memoria lacerata delle donne, riscrivono la Storia/ le storie da nuovi punti di vista, riconciliano passato, presente e prospettive future?

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Il Paese che uccide le donne

È un romanzo storico, Il Paese che uccide le donne, un libro che, attraverso personaggi di fantasia, racconta col piglio del reportage il Messico contemporaneo. Un Paese in cui per quasi tutti è difficile vivere, ma per una donna ancora di più. Paul e Dana sono, così, i protagonisti di una storia corale che ha per sfondo l’intero Paese, il cui cancro storico si chiama droga e la cui realtà, nell’ultimo decennio – il più violento in assoluto – è ben spiegata dal numero di omicidi: oltre 215mila, pari a uno ogni 23 minuti. Un Paese “fantoccio” in mano ai narcotrafficanti, che vanno a braccetto con pezzi delle istituzioni.

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Il paese che uccide le donne

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre), mercoledì 1 dicembre 2021 alle ore 17 presso la Biblioteca Tortora in via Nicola Zabaglia, 27b il Servizio Intercultura delle Biblioteche di Roma invita alla presentazione del libro Il paese che uccide le donne del giornalista, scrittore e documentarista Giuseppe Carrisi. Intervengono oltre all'autore, Riccardo Noury - portavoce Amnesty International Italia, Roberta Manzaroli - attivista e operatrice antiviolenza Casa delle Donne Lucha y Siesta e Mariem Alghezawi - attivista e mediatrice interculturale Casa delle Donne Lucha y Siesta.

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Rose d’Arabia

I racconti di questa antologia offrono un’inedita panoramica di uno degli universi femminili più nascosti della nostra epoca. L’higiab, il tradizionale velo nero che nasconde il volto delle donne saudite, è il simbolo della condizione femminile in Arabia Saudita. Ed è una presenza ingombrante in molti di questi racconti. La società saudita è rigidamente divisa in due, uno sdoppiamento tra popolazione maschile e popolazione femminile unico al mondo: doppie università, doppie redazioni di giornali, doppi ospedali, doppi ministeri, ma anche doppi, e separati, ingressi negli uffici e nei ristoranti.

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Corpi e identità. Donne dal Subcontinente indiano all’Italia

Mercoledì 29 settembre 2021 alle ore 18 presso Caffè Nemorense in via Nemorense, 102 è prevista la presentazione del libro Corpi e identità. Donne dal Subcontinente indiano all'Italia di Katiuscia Carnà e Sara Rossetti. Con le autrici, il fotografo Stefano Romano e Navanpreet Kaur, originaria dell'India. A seguire aperitivo etnico preparato da Barikamà.

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Wasi – Sportello psicologico per donne migranti

Wasi, che in lingua quechua significa Casa, è un progetto realizzato da ASCS Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo attivo presso le sedi in Italia. L’obiettivo con il quale nasce Wasi è quello di offrire uno spazio di ascolto, confronto e condivisione alle donne migranti al fine di aiutarle a superare i traumi derivanti dal processo migratorio. Il servizio viene offerto in maniera gratuita in spagnolo, tagalog, ucraino, portoghese e russo da psicologhe madrelingua.

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Migranti e rifugiate. Antropologia, genere, politica

Questo libro interseca prospettive di genere e di antropologia femminista con indagini sulle donne rifugiate e migranti a partire dagli anni Settanta del secolo scorso. Il testo esplora alcuni studi etnografici sulle migrazioni delle donne alla luce dei passaggi storici delle teorie di genere e femministe, proponendo un’angolatura teorica innovativa per lo studio della mobilità umana. In contrasto con l’immagine persistente che ritrae immigrate e rifugiate come soggetti sospesi dalla storia, queste pagine mostrano come siano proprio coloro che infrangono sicurezze, presentandosi sulla scena politica come profughe e migranti, superando le linee del colore, del genere, della classe, a proporre prospettive radicali per l’analisi dei poteri dello Stato, delle gerarchie sociali e anche dell’ineguale distribuzione politica del dolore.

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