Di tutte le lotte


Martedì 13 giugno 2023 ore 18 alla Biblioteca Enzo Tortora, via Zabaglia 27/B, si tiene l'evento dal titolo Conversazioni sulla creatività Indo-Italiana: nella poesia, nella danza. Sukrita Paul Kumar, poetessa indiana dalla penna acuta e sagace, incontra Patrizia Cerroni, danzatrice, coreografa e regista, tra le più originali e innovative della scena artistica italiana. La letteratura incontra la danza, la voce incontra il corpo, un movimento incontra un altro movimento. Intervengono Sukrita Paul Kumar, autrice di Sogni Lucidi (Besa Muci) e Patrizia Cerroni, autrice di Danzo, nuda come la verità (De Luca Editori d’Arte). Modera Daniela Tortora, professoressa al Conservatorio di Santa Cecilia. Letture a cura di Patrizia Macagno, professoressa e direttrice della National Dance Academy e Marco Maggioni, documentarista e poeta.
Leyla, un’anziana signora molto raffinata ed ultima discendente di un’antica famiglia ottomana, è costretta a lasciare la casa di famiglia quando questa viene venduta dalla banca a un ricco magnate e alla sua ambiziosa moglie. Il figlio dell’ex giardiniere della villa, Yusuf, accoglie Leyla nella sua casa di Cihangir, vivace quartiere nel lato Europeo di Istanbul, e cerca di aiutarla a recuperare la proprietà della casa da cui è stata ingiustamente sfrattata. Lì Leyla vede per la prima volta la vita degli artisti e degli emarginati e conosce la fidanzata di Yusuf, Roxy, cantante hip hop figlia di immigrati turchi in Germania, che non accoglie con entusiasmo l’arrivo dell’anziana signora.
Giovedì 6 maggio 2021 alle ore 14.30, nell'ambito del ciclo di seminari transdisciplinari Borderscapes, organizzati dal Centro Studi Postcoloniali e di Genere dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale, si svolge online sulla pagina facebook del centro l'incontro con la scrittrice e poetessa Ubah Cristina Ali Farah che discute i suoi recenti racconti: "La danza dell’orice" (Juxta Press, 2020), e "Le ceneri della Fenice" (Meet Édition, 2020).
Mercoledì 21 aprile 2021 alle ore 19 su In occasione della Giornata Nazionale di Sa'di, uno dei sommi poeti persiani viene trasmesso in diretta streaming su Facebook, in collaborazione con l'Istituto Culturale dell'Iran a Roma, l'evento Il giardino delle rose. Intervengono: il Dott. Mohammad Taghi Amini - Direttore dell'Istituto Culturale dell'Iran a Roma, la Prof.ssa Daniela Meneghini - Docente di lingua e letteratura Persiana, Università Ca' Foscari Venezia e il Prof. Domenico Ingenito - Docente di lingua e letteratura Persiana, Università UCLA.
La poesia di Ahmad Shāmlu esplora i solchi più profondi della continua e spesso amara metamorfosi politico-culturale che traccia e contraddistingue il cammino della storia contemporanea dell’Iran. La sua costante e decisiva presenza nel panorama artistico del paese fa della sua eredità letteraria una testimonianza ricca e appassionata dai molteplici strati interpretativi. Una voce distinta che fissa in un inno- vativo e multicolore linguaggio poetico le grandi trasformazioni della sua terra e del suo tempo.
Venerdì 26 marzo 2021 alle ore 19,30, l'Associazione Grecam invita all'Incontro tra due sponde del Mediterraneo con i poeti Ghianis Ritsos e Mahmoud Darwish. Con il desiderio di continuare a condividere momenti di lettura di poesie, Grecam propone questa serata, frutto del lavoro di sperimentazione realizzato durante questo lungo periodo di distanziamento sociale, dal gruppo poesie e dal gruppo video dell'associazione. Ghianis Ritsos e Mahmoud Darwish sono poeti accomunati dall’esperienza della repressione e della resistenza, l'uno imprigionato per le sue idee nelle isole del Mediterraneo e l'altro esiliato dal suo paese, la Palestina, fin da bambino. Entrambi capaci di tenere lo sguardo sempre lucido e appassionato, di indagare l’essere umano in tutti i suoi molteplici aspetti, e parlare senza retorica alla ragione e al sentimento.
Ci sono momenti in cui è impossibile trattenere dentro di sé emozioni e pensieri, e allora è giusto urlarli a voce spiegata, perché gli altri sentano, riflettano e, forse, comprendano. Con questa silloge poetica, Abdoulaye Thiam ci fa partecipi del suo orgoglio di essere africano e delle tradizioni di un grande continente, ma anche della sua rabbia, dell’umiliazione di un profugo che, senza colpa, ha dovuto lasciare le sue terre violentate dalle multinazionali, quell’Africa ricca ma le cui risorse non vanno a favore del suo popolo.
Mercoledì 23 dicembre 2020 alle ore 18.30 il Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma invita ad una serata online dedicata a Iosif Aleksandrovič Brodskij, uno dei più grandi poeti russi del XX secolo. Il rinomato studioso Yuri Leving, professore di letteratura e cinema russi alla Dalhousie University del Canada, presenta il suo libro Joseph Brodsky in Rome: A Literary Guide, appena pubblicato dalla casa editrice Perlov Design Center di San Pietroburgo. La raccolta in tre volumi comprende documenti d'archivio inediti, disegni, fotografie e versi dedicati a Roma mai pubblicati dal grande poeta e Premio Nobel. Mikhail Milchik, critico d'arte e amico intimo del poeta, presenta i suoi libri Brodskij in esilio e Brodskij a Venezia. A seguire, l’intervento dello scrittore e culturologo Pavel Surkov il quale si sofferma sulla percezione del ruolo di Brodskij nel mondo culturale contemporaneo.
Mercoledì 13 maggio 2020 alle ore 16 dalle pagine facebook di Biblioteche di Roma e di Roma Multietnica viene trasmessa in diretta la presentazione del libro Favole bengalesi, una raccolta di favole tradotte in italiano dalla poetessa indiana bengalese Amrita Chaudhuri e pubblicate dalla casa editrice Promosaik nel 2018.
Oltre all’autrice intervengono Katiuscia Carnà – ricercatrice Università di Roma Tre, Sara Rossetti – ricercatrice indipendente e docente e Stefano Romano– fotografo interculturale.
Mercoledì 13 maggio 2020 alle ore 16.30 dalle pagine facebook di Biblioteche di Roma e di Roma Multietnica viene trasmessa in diretta la presentazione del libro Favole bengalesi, una raccolta di favole tradotte in italiano dalla poetessa indiana bengalese Amrita Chaudhuri e pubblicate dalla casa editrice Promosaik nel 2018.
Oltre all’autrice intervengono Katiuscia Carnà – ricercatrice Università di Roma Tre, Sara Rossetti – ricercatrice indipendente e docente e Stefano Romano – fotografo interculturale.
Domenica 2 febbraio 2020 in via Boncompagni 22 dalle ore 19 alle 21 l'associazione culturale Boncompagni 22, in collaborazione con il circolo letterario de La Setta dei Poeti estinti invitano ad una serata all’insegna della poesia e delle opere di Nâzım Hikmet, poeta turco che ha lasciato al Novecento alcune tra le più intense liriche d’amore che siano mai state scritte. Dalle poesie più note come "il più bello dei mari", fino ai componimenti dedicati alla lontananza e all'esperienza del carcere, ripercorreremo insieme la vita e gli amori di una delle voci più significative del nostro tempo. Serata a posti limitati, ingresso fino a esaurimento posti.
Lunedì 9 dicembre 2019 alle ore 18 presso la Biblioteca Nelson Mandela, Via La Spezia 21, si tiene la presentazione del libro Solo la luna in silenzio (dei Merangoli Editrice, 2019), di Diego Martina. Il libro tratta il volto meno noto del poeta scrittore Natsume Sōseki, quello di haijin (poeta di haiku). Attraverso la lettura di alcuni haiku, gli ospiti spiegano le caratteristiche principali di questo genere di poesia giapponese e analizzano la figura di Soseki-poeta ponendola in raffronto a quella di scrittore. Ne parlano: Diego Martina, traduttore e curatore del libro; Cristina Banella, ricercatrice sulla poesia giapponese. Natsume Sōseki (1867-1916) è considerato autore di punta e padre putativo della letteratura giapponese moderna. Le sue opere (oggi tradotte e pubblicate in più di trenta lingue) hanno esercitato una profonda influenza sugli scrittori giapponesi delle epoche successive. Rinomato per i propri romanzi dallo stile fresco e moderno, prima di debuttare come scrittore con Io sono un gatto, Sōseki è stato soprattutto poeta di haiku, come testimoniano gli oltre 2.500 haiku giunti fino a noi.
Lunedì 28 ottobre 2019 alle ore 18 presso l'Ambasciata dell'India, in via XX Settembre, 5 è prevista la presentazione del libro In altre parole, altri mondi di Javed Akhtar e l'incontro con l'autore. Letture in urdu e italiano in occasione della prima traduzione italiana delle sue poesie.
Il cammino di un uomo africano attraverso "la nostra civiltà", tra i ricordi della terra natia, troppo presto abbandonata, e i segni devastanti del capitalismo e dell'imperialismo. Una civiltà sfruttata, la sua, che si contrappone a una civiltà del potere. L'autore, nella sua riflessione, non lascia scampo e ci pone davanti a un bivio; o l'uomo, o il denaro. Il tutto condito da una forma poetica semplice, spontanea ma decisa.
Giovedì 18 luglio 2019 dalle 18 alle 21.30 presso il Pratone della Sapienza Università di Roma in Piazzale Aldo Moro, 5, Danesh, Associazione degli studenti di persiano della Sapienza e Alefba, Associazione culturale Italo-iraniana organizzano in collaborazione con Sapienza in Movimento una serata immersa nella cultura persiana con poesia e musica. Con l’occasione verrà presentata la raccolta di poesie della grande scrittrice iraniana del ‘900 Forugh Farrokhzād È solo la voce che resta a cura di Faezeh Mardani (con testo persiano a fronte), RiccardoCondò Editore. Accompagnamento musicale di Ali Ghassemieh (violino e voce) e Shahriyar Mohammadi (tar). Per finire aperitivo con specialità persiane.
Martedì 25 giugno 2019, alle ore 18, nella Sala Fanfani dell’IILA, verrà presentata la collana “i fili” di Edizioni Fili d’aquilone. L’incontro si svolge nell’ambito del II Congreso Internacional sobre Poéticas, che si terrà dal 24 al 26 giugno 2019 all’UnIversità Guglielmo Marconi a Roma. All’incontro prenderanno parte Alessio Brandolini (poeta, editore e traduttore), che presenta e coordina, e i tre poeti Marisa Martínez-Pérsico (Argentina), Federico Díaz-Granados (Colombia) e Felipe García Quintero (Colombia).
Molti sono i modi in cui possiamo declinare la parola “esilio”. Esilio è essere costretti ad abbandonare la propria terra, la propria casa, i luoghi cari e gli affetti, le tradizioni, la lingua; esilio è il confino, la perdita delle libertà personali; esilio è la lontananza da un luogo amato e rimpianto, la perdita di una persona cara, la sua assenza, la separazione; la rinuncia a qualcosa a cui si teneva, a uno stato di grazia, che si è dovuto abbandonare, a una parte di noi che non ci appartiene più; esilio è il distacco, l’allontanamento da una società, da un mondo nel quale non ci si riconosce più. Esilio è tagliare con la propria storia, con il proprio passato. Esilio è guardarsi dentro, scoprire la propria fragilità e, a volte, trasformarla in forza.