Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

Congo Inc.

Troppo alto per i pigmei ma troppo basso per tutti gli altri, il giovane Isookanga non si rassegna a vivere nel suo villaggio sperduto nella foresta equatoriale e a piegarsi alle tradizioni come vorrebbe il vecchio zio Lomama. Affascinato da internet e dalle infinite opportunità offerte dalla globalizzazione, decide di tentare la fortuna a Kinshasa, dove si unisce agli shégué – i ragazzi di strada – e diventa socio di un cinese che commercia in sacchetti di acqua potabile.

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Matematica congolese

Célio Matemona, per gli amici Célio Matematik, si serve di derivate, equazioni e teoremi per interpretare il mondo. Tra gli orfani e i diseredati di Kinshasa, però, le sue doti vanno sprecate fino a quando non viene assunto da un oscuro uffcio che lavora per la presidenza e si occupa di manipolare le informazioni.

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Tram 83

Il Tram 83 è il giardino delle delizie e l’allucinato epicentro della“Città-Paese”, capitale di un imprecisato ma riconoscibile stato africano: prostitute di ogni età, musicisti scalcagnati, turisti a scopo di lucro, minatori alcolizzati e faccendieri carichi di soldi sporchi, stranieri in cerca di fortuna e locali in cerca di un diversivo alla miseria si incrociano e rimescolano nel bar a luci rosse piú fornito – di bevande, divertimento e carne di cane – della città.

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Ogni giorno è per il ladro

Un giovane nigeriano torna a casa dopo quindici anni vissuti a New York. Ma Lagos è una città immensa, pullulante di storie e di vita, un'allucinazione febbrile che si sottrae allo sguardo. Ogni giorno è per il ladro è il diario di un ritorno impossibile in cui nostalgia, amore e rabbia indicano il sentiero di una peregrinazione affascinante e inquieta.

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Città aperta

Morningside Heights è un buon punto per partire. Incastrato fra la cima di Central Park e il fondo di Harlem, è un punto di partenza buono come ogni altro per le peregrinazioni di questo flâneur contemporaneo, il narratore nigeriano-tedesco Julius, che nella città simbolo della modernità incontra persone, luoghi ed epoche differenti, e lascia che ogni impressione germogli in idee per il nostro tempo.

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NonnaDiciannove e il segreto del sovietico

Con questo romanzo l'autore riesce a raccontare le crepe e le contraddizioni dell’Angola postcoloniale senza appesantire la narrazione di retorica politica. Le surreali vicende che ruotano attorno a un improbabile mausoleo a lode e gloria del Compagno Presidente Agostinho Neto e al piano per farlo saltare in aria sono osservate attraverso gli occhi di un bambino che parla una lingua inedita, infantile e coltissima, che cerca di adattarsi alla realtà, senza rinunciare a interpretarla.

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Decolonizzare la mente

I quattro testi che compongono Decolonizzare la mente, pubblicati in inglese alla metà degli anni Ottanta, sono a buon diritto tra gli scritti più famosi di Ngugi, la summa di un pensiero che si è andato formando con anni di studio e con dolorose esperienze vissute in prima persona: in particolare la scelta di scrivere una pièce di critica al potere nella sua lingua madre, il gikuyu, in modo che potesse essere capita da ogni strato di pubblico, costò allo scrittore oltre un anno di detenzione.

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Lo sciopero dei mendicanti

Una circolare ministeriale prescrive di ripulire la città (Dakar) dai mendicanti, larve umane onnipresenti e fastidiose, un'autentica minaccia per passanti e turisti. Mour Ndiaye, l'ambizioso Direttore del Servizio di igiene pubblica vede nell'impresa l'opportunità che gli può consentire la nomina di vice presidente della repubblica. I mendicanti però relegati in periferia entrano in sciopero e Kiti Bokul, il marabutto di Mour, si è rivolto, assicura che l'obiettivo tanto ambito può essere invece raggiunto sacrificando un bue e distribuendone la carne ai mendicanti.

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L’impostore

Non è facile cambiare vita intorno ai quarant'anni, ma Adam Napier ha deciso di provarci. E in fondo non ha molta scelta. La sua crisi è evidente, il fallimento pure. Dopo aver perso improvvisamente il lavoro e - per via dell'impossibilità di pagare le rate alla banca - anche la casa di Johannesburg, si ritrova prima a Città del Capo, ospite irrequieto e depresso del fratello Gavin, e poi in un paesino del Karoo, all'incirca a otto ore di strada dalla capitale, con l'intenzione di ritirarsi dal mondo per mettere a frutto il suo inattuale talento poetico.

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I ladri dagli occhi verdi

Questa è la storia di Firoze Peer, filosofo dilettante, e del suo gemello Ashraf, falsario di professione. Cresciuti a Johannesburg con una madre letterata e cleptomane e un padre truffatore, i due ladri dagli occhi verdi percorreranno il globo tra incredibili avventure. Da un geniale furto a Sun City a un selvaggio inseguimento lungo i confini del Pakistan, dalla consegna di passaporti contraffatti a un gruppo di terroristi coinvolti negli attentati dell’11 settembre fino a un’assurda apparizione alla Casa Bianca, intrighi e inganni si succedono senza sosta.
Disponibile in formato E-book

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Il settimo giuramento

Partendo dai contrasti all'interno di una famiglia mozambicana fiera della propria occidentalizzazione, l'autrice ci svela un mondo misteriosi popolato da spiriti e stregoni che trasporta il lettore nel labirinto sincretico e affascinante della tradizione africana. E' in questo scenario che si realizza l'emancipazione di Vera, la protagonista, che per difendere i propri figli e se stessa non esita a sfidare il marito David, schiavo dei poteri della magia nera.

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Bafana Bafana. Una storia di calcio, di magia e di Mandela

In un polveroso villaggio del Sudafrica circondato dalla giungla vive Pelé, 11 anni e un nome bizzarro, scelto dal padre in onore del leggendario campione di calcio brasiliano, maestro della rovesciata. Anche il piccolo Pelé è un patito del calcio, ma quant’è dura fare goal correndo dietro a una vecchia pallina da tennis, con i cani del villaggio alle calcagna… La cosa più bella del mondo per Pelé è starsene seduto fuori dalla capanna accanto al nonno, davanti al televisore alimentato dalla batteria di una vecchia macchina, a guardare le prodezze dei Bafana Bafana, i ragazzi della nazionale sudafricana.

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Il Saggio di Bandiagara

Agli inizi del Novecento, a Bandiagara, nel cuore dell’Africa, a est di Mali, viveva Terno Bokar, uno degli uomini più santi e saggi che il Continente nero abbia mai generato.
Il Saggio di Bandiagara narra della vita, delle opere e dell’insegnamento di quest’uomo, ma non è soltanto la biografia di un santo. È anche, e forse soprattutto, uno straordinario e singolare racconto di viaggio che, attraverso i gesti, le azioni e le parole di Terno Bokar – un spirito puro che attestava semplicemente la grandezza e il mistero della creazione – ci riporta alle magiche atmosfere del Continente nero, al tempo in cui nei suoi centri più attivi la mescolanza di culture diverse non faceva mancare né prodi cavalieri né giochi di spada, né certami poetici né sceicchi illuminati e colti, né dotti islamici né uomini santi, che facevano della tolleranza e dell’amore universali il loro credo.

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Le luci di Pointe-Noire

Dopo ventitré anni Alain Mabanckou torna nella sua Pointe-Noire. Invitato dall’Institut français per un ciclo di conferenze, alloggia in un appartamento per artisti e scrittori dove, appeso alla parete del salotto, c’è un quadro che ritrae una donna dallo sguardo triste. Durante il soggiorno, oltre agli impegni uffciali, si dedica alla scrittura del suo libro di ricordi, ma è bloccato, ha un nodo in gola.

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Scrivere è vivere. Scritti e interviste

Il titolo di questo libro è l'essenza della "Lectio magistralis" pronunciata dall'autrice all'atto del conferimento del premio Nobel per la Letteratura nel 1991 e che viene qui riprodotta integralmente, assieme ad altri scritti e interviste. Da questi testi emerge la natura e il carattere della scrittrice che scrive della vita e per la vita dell'uomo e dei suoi diritti inalienabili. Un libro che fa toccare con mano la forza della scrittura che non si ferma davanti al razzismo e all'autoritarismo.

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Storia di mio figlio

Uno studente, marinando la scuola, si imbatte nel proprio padre, verso il quale nutre un grande rispetto, mentre sta uscendo da un cinema con una donna. Un contrattempo comune: ma suo padre non è un uomo comune e la famiglia minacciata dalla relazione non è una famiglia comune. È la storia d'amore tra un uomo e due donne, tra padre e figlio, tra una famiglia e qualcosa di ancora più esigente: l'amore per la libertà.

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Racconti di una vita

Diciassette storie scritte tra il 1952 e il 2007, cinque decadi di racconti inediti in Italia, dove Nadine Gordimer dimostra ancora una volta l'uso sontuoso che fa della lingua e la sua capacità di guardare alla politica, alla sessualità e alla razza senza accondiscendenza e con immensa compassione. Che scriva di amanti, genitori e bambini o coppie sposate, Gordimer disegna la geografia delle relazioni umane con un acume psicologico affilatissimo e mancanza di sentimentalismo. Il suo essere radicata, a un momento politico, un luogo e una fede, non ha mai nuociuto al suo talento di artista: al contrario la sua scrittura si mette al servizio dell'umanità e diventa un memento potente dell'agonia vissuta in Sudafrica e un estremo tentativo d'intervento umano fra due fazioni di una società che sembra disperatamente divisa.

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Il racconto di Nàdia

10 ore. Un viaggio da Maputo a Lisbona diventa per Nádia un’aspettata occasione per ripensare ad alta voce alla propria vita e al proprio mondo che quel soggiorno sembra aver stravolto. Un incontro che le permette di aprire il proprio cuore e condividere la propria esperienza con chi, come lei, sta salutando il proprio Paese dal finestrino di un aereo che riporterà entrambe in Europa, ormai da tempo loro nuova casa. E così Nádia racconta con dovizia di particolari la sua affascinante e toccante vita, le cui vicende personali si legano a doppio filo con gli eventi storici di un Mozambico pre e post coloniale, che segnano in modo indelebile il destino della sua numerosa quanto complessa famiglia.

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Effimera libertà

Una ragazza viene abbandonata davanti a un pronto soccorso di Torino in condizioni gravissime. Chi è? Come si chiama? Da dove viene? È nera, è bella, ha insoliti occhi verdi ed è molto giovane. Quanto al resto, non si sa niente di lei, per i medici ora è solo un corpo che sta lottando tra la vita e la morte. Ed è proprio facendosi strada tra la vita e la morte che la ragazza, in un allucinato monologo interiore, tenta di ricordare la sua storia. Nello spazio e nel tempo onirici del coma nel quale è caduta, ricostruisce il viaggio che, dieci anni prima, da un povero villaggio dell'Africa l'ha condotta in Italia con la promessa di un'istruzione e di condizioni di vita più degne. In Italia, invece, non trova che l'orrore della pedofilia e della prostituzione, è abusata, umiliata e manipolata da un circuito di gente abbiente e vuota, anonima e corrotta. Uno straziante urlo di dolore per tutte le donne.

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C’è bisogno di nuovi nomi

L'infanzia di Darling, la bambina protagonista di questo romanzo, trascorre tra qualche difficoltà e tante marachelle, simile a quella di tanti altri bambini al mondo. Ma Darling vive in Zimbabwe, e quel periodo incantato è destinato a finire quando il quartiere in cui Darling e i suoi amici vivono viene devastato da paramilitari nel corso di una rivolta civile. Per Darling si apre una via di fuga: lei è fortunata, ha una zia in America, che può accoglierla e donarle la possibilità di una nuova vita. Ma una volta lì, Darling scoprirà un'America diversa da come l'aveva immaginata, in cui la sua condizione di immigrata segnerà inevitabilmente la sua vita di adolescente.

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