I dieci racconti che compongono la raccolta sono una sintesi perfetta del percorso narrativo, politico ed esistenziale di Nadine Gordimer, una donna che ha avuto una profonda influenza sul proprio paese. L'eredità coloniale, il rapporto fra razze diverse, le ingiustizie sociali, le relazioni umane, l'amore nelle sue molteplici sfaccettature, la morte e l'aldilà sono i temi che affronta con uno sguardo aperto, interrogativo, a tratti ironico sulla natura della vita umana.
Nadine Gordimer
Nadine Gordimer, nata a Springs, una cittadina vicino a Johannesburg in Sudafrica, figlia di un ebreo russo e di una ebrea inglese, ha dedicato la propria vita tanto alla letteratura quanto alla lotta contro l’apartheid. Con la sua opera, spesso bandita in patria, e con un’ininterrotta attività culturale, sociale e politica, ha rappresentato una vigile presenza critica all’interno del suo sofferente paese. Oltre a numerosissimi premi, tra cui il Booker Prize, è stata insignita nel 1991 del premio Nobel per la letteratura, e ricopre la carica di Goodwill Ambassador of the United Nations.
Scrivere è vivere. Scritti e interviste
Il titolo di questo libro è l'essenza della "Lectio magistralis" pronunciata dall'autrice all'atto del conferimento del premio Nobel per la Letteratura nel 1991 e che viene qui riprodotta integralmente, assieme ad altri scritti e interviste. Da questi testi emerge la natura e il carattere della scrittrice che scrive della vita e per la vita dell'uomo e dei suoi diritti inalienabili. Un libro che fa toccare con mano la forza della scrittura che non si ferma davanti al razzismo e all'autoritarismo.
Storia di mio figlio
Uno studente, marinando la scuola, si imbatte nel proprio padre, verso il quale nutre un grande rispetto, mentre sta uscendo da un cinema con una donna. Un contrattempo comune: ma suo padre non è un uomo comune e la famiglia minacciata dalla relazione non è una famiglia comune. È la storia d'amore tra un uomo e due donne, tra padre e figlio, tra una famiglia e qualcosa di ancora più esigente: l'amore per la libertà.
Tempi da raccontare. Scrivere e vivere
Nadine Gordimer non è solo una artista e scrittrice, ma anche una donna che si è sempre spesa per le cause della giustizia. Se scrivere e vivere restano per lei due esperienze indissolubilmente legate, né l'una né l'altra possono prescindere dall'impegno etico e dall'assunzione di responsabilità. Nella sua vita si riconosce lo spirito autentico dello scrittore che parla e agisce in prima persona in nome della giustizia, denunciandone le violazioni ovunque esse si manifestino nel mondo. In questa raccolta, che comprende saggi, articoli, conferenze che spaziano nell'arco di mezzo secolo, da metà degli anni cinquanta a metà dei duemila, se ne dà una ricca testimonianza.
Racconti di una vita
Diciassette storie scritte tra il 1952 e il 2007, cinque decadi di racconti inediti in Italia, dove Nadine Gordimer dimostra ancora una volta l'uso sontuoso che fa della lingua e la sua capacità di guardare alla politica, alla sessualità e alla razza senza accondiscendenza e con immensa compassione. Che scriva di amanti, genitori e bambini o coppie sposate, Gordimer disegna la geografia delle relazioni umane con un acume psicologico affilatissimo e mancanza di sentimentalismo. Il suo essere radicata, a un momento politico, un luogo e una fede, non ha mai nuociuto al suo talento di artista: al contrario la sua scrittura si mette al servizio dell'umanità e diventa un memento potente dell'agonia vissuta in Sudafrica e un estremo tentativo d'intervento umano fra due fazioni di una società che sembra disperatamente divisa.
Nessuno al mio fianco
In Sudafrica, poco prima delle elezioni che hanno portato Nelson Mandela al potere, due coppie fanno i conti con la realtà sociale e politica del paese. Da un lato ci sono gli Stark: Vera e Bennet, i bianchi. Lui rinuncia alle proprie attività artistiche per la famiglia, lei invece intraprende la professione di avvocato che, costringendola ad affrontare problematiche a lei sconosciute, le cambierà la vita. Dall'altro lato scorre l'esistenza parallela dei Maqoma: Sibongile e Didymus, militanti neri tornati in patria dopo anni di esilio a seguito dei grandi rivolgimenti politici.
Ora o mai più
Sudafrica del dopo apartheid. Jabu e Steve hanno vissuto in prima linea la Lotta al vecchio regime, pagando con il carcere e la clandestinità un impegno politico che è un imperativo morale. Lei nera, zulu, cresciuta in un villaggio tribale, lui bianco di famiglia benestante, Jabu e Steve abbracciano la differenza e si sposano quando ancora i matrimoni misti sono illegali. Ma come riconciliare l'esperienza di una normalità prima impensabile con la realtà di una giovanissima democrazia afflitta da povertà, violenza, tensioni sociali e già inquinata da corruzione, scandali e giochi di potere?
L’aggancio
Sveglia!
Paul Bannerman crede di avere l'assoluto controllo sulla propria vita. La sua esistenza cambia radicalmente quando gli viene diagnosticato un cancro alla tiroide... Un romanzo denso, rapido, emozionante, in cui sono toccati tutti i temi più cari alla Gordimer: le relazioni famigliari, quelle tra bianchi e neri nel Sudafrica, la povertà, l'Aids, il rapporto tra progresso economico e salvaguardia della natura.
Beethoven era per un sedicesimo nero
Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio di "nobiltà sociale".
Un mondo di stranieri
Il protagonista è un giovane intellettuale inglese, pieno di voglia di vivere e che vorrebbe rapportarsi liberamente all’universo dei neri. Ma dovrà confrontarsi con l’arroganza dei bianchi, le ipocrisie e le tragedie dell’apartheid.
Occasione d’amore
Ma il mondo della segregazione razziale getta una costante ombra di sospetto e di timore su tutte le attività dei loro amici e conoscenti.
Il conservatore
Sarà abbandonato dalla moglie, dal figlio, dall’amante, mentre i neri che lavorano per lui diventano sempre più indifferenti alla sua autorità. Alla fine anche la terra gli si rivolterà contro con una violenta inondazione.
La figlia di Burger
La morte del padre porterà Rosa a fare i conti con la sua vita e con il suo rapporto con il Sudafrica.
Luglio
Separati all’improvviso da tutto ciò cui erano abituati, si vedono costretti a rapportarsi in modo completamente nuovo con se stessi e con gli altri.