Figlia unica e rimasta orfana di padre durante la guerra civile nigeriana, negli anni Sessanta, la giovane Ijeoma viene affidata dalla madre a una coppia di amici di famiglia disposta a pagarle gli studi in cambio di una mano nei lavori domestici. Lontana dalla religiosissima madre, Ijeoma diventa adulta esplorando la propria identità sessuale e innamorandosi di una ragazza della sua età. In una Nigeria omofoba e bigotta, verrà separata dall’amata e indottrinata dalla madre, convinta che l’omosessualità sia di per sé sbagliata e un male da combattere.
Chinelo Okparanta
Chinelo Okparanta (Port Harcourt, Nigeria) è una delle nuove voci della diaspora africana. Ha pubblicato racconti sul New Yorker, su Granta e Tin House. Nel 2017 è stata indicata proprio da Granta tra i migliori giovani romanzieri americani per il suo Under the Udala Trees, una storia d’amore tra due donne sullo sfondo della guerra del Biafra. Grazie a queste short stories ha vinto, tra gli altri, il Lambda – Literary Award for Lesbian Fiction e l’O. Henry Prize.
La felicita è come l’acqua
L'acqua non disseta e non bagna, piuttosto si disperde in rivoli fra le mani; è la felicità, passeggera e per questo preziosa, raccontata nelle moderne fiabe africane di Chinelo Okparanta. Leggendo le sue storie cí immergiamo, accompagnati da una lingua lirica e una cadenza folclorica, in un nuovo mondo sorretto da parole antiche, ascoltate di sottecchi mentre si cucina un riso jollof, tuonate da pulpiti, o peggio ancora mai pronunciate e sepolte in un quotidiano limaccioso e misterico, riaffiorando in superficie, annaspando per trovare l'aria.