Mali
La nostra civiltà
Il cammino di un uomo africano attraverso "la nostra civiltà", tra i ricordi della terra natia, troppo presto abbandonata, e i segni devastanti del capitalismo e dell'imperialismo. Una civiltà sfruttata, la sua, che si contrappone a una civiltà del potere. L'autore, nella sua riflessione, non lascia scampo e ci pone davanti a un bivio; o l'uomo, o il denaro. Il tutto condito da una forma poetica semplice, spontanea ma decisa.
Sogni di un Uomo
Le parole, i pensieri, i sogni di un africano, un prezioso profilo Africano in terra europea. Un libro pieno di forza e rabbia dove si decantano i pari diritti per tutti con un particolare accento sul popolo Africano. Parole di denuncia e di risoluzione allo stesso tempo, un riscatto per un uomo che vive forzatamente lontano dalla terra natia, espresso attraverso la poesia in una scrittura semplice e spontanea. Sogni di un uomo è la testimonianza vera di chi è stato strappato dalle proprie radici per amore del proprio popolo. Ѐ il desiderio di un ritorno futuro verso la terra d’Africa, nella ricostruzione di una vita in terre sconosciute.
Il Saggio di Bandiagara
Agli inizi del Novecento, a Bandiagara, nel cuore dell’Africa, a est di Mali, viveva Terno Bokar, uno degli uomini più santi e saggi che il Continente nero abbia mai generato.
Il Saggio di Bandiagara narra della vita, delle opere e dell’insegnamento di quest’uomo, ma non è soltanto la biografia di un santo. È anche, e forse soprattutto, uno straordinario e singolare racconto di viaggio che, attraverso i gesti, le azioni e le parole di Terno Bokar – un spirito puro che attestava semplicemente la grandezza e il mistero della creazione – ci riporta alle magiche atmosfere del Continente nero, al tempo in cui nei suoi centri più attivi la mescolanza di culture diverse non faceva mancare né prodi cavalieri né giochi di spada, né certami poetici né sceicchi illuminati e colti, né dotti islamici né uomini santi, che facevano della tolleranza e dell’amore universali il loro credo.
Un popolo delle stelle, un baobab, il cadevere di un albino. Le indagini dell’ispettrice Fofy nei paesi Dogon-Mali
La notizia del ritrovamento di un cadavere di un albino dentro un baobab si sparse velocemente nel piccolo villaggio Dogon attraversando perfino i suoi confini e destò stupore e avidità verso un corpo considerato un tesoro per la magia e per i potenti…
Un cadavere sorridente, una calebasse piangente, un balanzan rimpicciolito
Il libro racconta ancora le avventure dell’ispettrice Fofy nel villaggio bambara del Mali ed è un giallo avvicente che attraverso le indagini della protagonista, porta il lettore nel mondo e nella cultura del Mali.
In appendice il racconto breve Anche gli alberi di mango possono crescere in Italia, scritto dalla figlia di Fofana, Anna Traorè, che affronta con linguaggio semplice ed emozionante il tema dell’integrazione.
L’impronta della volpe
C’è un popolo con radici ben salde e tradizioni antichissime nel cuore del Mali: I Dogon. Vivono nella regione della falesia di Bandiagara, a sud del fiume Niger, in villaggi costruiti con il fango. In uno di questi villaggi tre ragazzi trovano la morte in circostanze particolari nel giro di poche ore. Tutti hanno visto ma nessuno sembra sapere niente. Il caso viene assegnato dalle autorità maliane al commissario Habib e l’ispettore Sosso.
L’onore dei Kéita
Se nella prima indagine, L’assassino di Banconi, il razionale commissario Habib e il fedele ispettore Sosso avevano dovuto mettere a soqquadro un quartiere della capitale Bamako, questa volta le indagini seguono il corso del fiume Niger fino a giungere nel piccolo villaggio di Nagadji. Bagnato da un’affluente del grande fiume, Nagadji è un villaggio chiuso e ostile verso gli stranieri in cui ha un grande potere la nobile stirpe dei Keita.
Senza rivelare la loro identità l’astuto Habib e l’irruento Sosso cominciano le indagini che li portano a scoprire che la prima vittima trovata in un cantiere edile a Bamako, che il fiume aveva trasportato dalla capitale, era molto vicina all'influente famiglia. L’intrico familiare si mostra fitto e complesso, l’onore della famiglia è in pericolo, e le morti intorno a questa vicenda cominciano a proliferare.
L’assassino di Banconi
L'importanza dell'ambientazione, evidente già dal titolo, è il vero punto di forza di questo noir. Bamako è il palcoscenico vivido e affascinante delle indagini del commissario Habib e del suo fedele aiutante Sosso. Qui, i due indagano su tre omicidi. Causa della morte: il cianuro. Luogo: il quartiere povero di Banconi.
La maledizione del dio fiume
Un noir in terra africana, dove al mistero del delitto si mescolano gli arcani che avvolgono una cultura ricca di miti e leggende.
In Mali nel villaggio di Kokri, lungo le rive del fiume Niger, vivono i pescatori di etnia bozo, profondi conoscitori del mondo acquatico e dei suoi misteri. Un giorno, durante la stagione secca, una tempesta sconvolge la loro vita lasciandosi dietro, al mattino, i corpi senza vita del capovillaggio e della sua sposa. Il commissario Habib e il suo fedele ispettore Sosso vengono incaricati di scoprire la causa di quelle morti inquietanti. Per i bozo, legati alle antichissime tradizioni della loro terra, la spiegazione è priva di misteri: Maa il Lamantino, il dio delle acque, si è vendicato.
Signorsì, comandante!
Kaydara
Amkoullel il bambino fulbe
L’interprete briccone, ovvero Lo strano destino di Wangrin
Koodal. Lo splendore della grande stella
L’evento soprannaturale della manifestazione del divino è annunciato dalla grande stella a cinque punte Koodal.
Racconto iniziatico raccolto e trascritto da Amadou Hampâté Bâ ed altri autori con un lirismo intenso e vibrante.
Petit Bodiel
Al ritorno sulla terra Petit Bodiel eserciterà il suo potere su molti animali, ma la sua eccessiva ambizione lo porterà alla rovina.
Scritto con uno stile vivace, il racconto proviene dalla tradizione orale dei pastori nomadi Peul.