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La porta chiusa

È il 1967, la Guerra dei Sei Giorni si è conclusa da due mesi e la diciassettenne Iman, sposata con il cugino contro la propria volontà, arriva a Gerusalemme, dopo un viaggio pericoloso intrapreso insieme a degli sconosciuti. Sin dall'inizio la ragazza si rende conto di essere stata "venduta" per preservare l'eredità di famiglia, ovvero la proprietà della casa del nonno Hassan, situata all'interno delle antiche Mura della Città Santa.

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Le ospiti del giovedì

Mashael si scopre, con il passare degli anni, sempre più simile alla madre, nonostante tutti gli sforzi sostenuti in senso contrario. Come lei, Mashael si sposa più volte nel corso della vita e si ritrova, in ogni nuovo matrimonio, ad abbandonare i figli al padre, ripercorrendo esattamente le stesse scelte che tanta sofferenza le hanno causato durante l'infanzia e l'adolescenza. Come e perché la sua vita si è avviata in questa direzione? La donna, allora, cerca di ritrovare il senso della propria esistenza partecipando agli incontri del giovedì pomeriggio, quando le vicine di casa si radunano per raccontare le proprie esperienze, condividendo gioie e dolori.

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Malaz. La città della rinascita

Nel lontano futuro dell'Egitto, dopo che una grande guerra ha portato alla disgregazione della civiltà in tutto il pianeta, gli umani si rivolgono a metodi antichi e brutali e al culto degli antichi dei. Un giovane si assume la responsabilità di salvare la sua città e il mondo intero dalla distruzione. In questo romanzo post apocalittico le cui atmosfere hanno molto in comune con la famosa serie Mad Max, ci troviamo catapultati nell'Egitto del futuro, dopo il collasso della civiltà moderna come la conosciamo noi ora.

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Esausti in croce

È un tappeto di storie tessute sulla terra, in Palestina e oltre i confini dell’identità. "Esausti", una delle raccolte di poesia tra le più importanti di Najwan Darwish, va nella profondità della cronaca recente, e allo stesso tempo la inserisce, come il ricamo che è tipico della tradizione palestinese, su una storia ben più lunga.

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Costi quel che costi

Vera protagonista del romanzo è Gaza: una Gaza ferita dall'occupazione e dalla guerra, una città raccontata in tutta la sua nudità e nelle sue contraddizioni dal punto di vista di Zahra, una donna che decide di intraprendere una ricerca per scoprire se il marito Ammar è morto davvero accidentalmente durante il massacro di Shujaiya del luglio 2004 o se in realtà è stato assassinato.

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Una terra per restare

Naima, Ema, Dara e Lila sono i volti di quattro generazioni di donne della stessa famiglia, le cui vicende si intrecciano attraverso un secolo di storia del Medio Oriente. Diverse, ma ugualmente tenaci nel difendere la vita dall’oppressione maschile, dalla sofferenza dell’esilio e dalla violenza della guerra. Appena adolescente, Naima è costretta a sposare un uomo molto più grande di lei, che la conduce dalla Palestina al Libano per sfuggire al primo conflitto arabo-israeliano.

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Editore:Astarte

Anno:2024

Autore:Jadd Hilal

Traduttore:Giulia Beatrice Filpi

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La donna dai due volti

Nazik ha circa quarant'anni e ambisce a diventare una scrittrice di successo. La donna vive di stenti, ma l'incontro con un famoso scrittore riaccende in lei la speranza di affermarsi nel mondo letterario.

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Il labirinto degli smarriti. L’Occidente e i suoi avversari

Una guerra devastante colpisce il cuore dell’Europa, il Medio Oriente è infiammato da tensioni mai sopite, avvertiamo quasi quotidianamente minacce di attacchi nucleari che pensavamo appartenessero al passato. I conflitti si moltiplicano e intensificano, il braccio di ferro tra Occidente, Russia e Cina condiziona lo scacchiere mondiale e influenza il nostro modo di vivere, fino a mettere in discussione le basi stesse della nostra civiltà.

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I drusi di Belgrado. La storia di Hanna Ya’qub

Beirut, una mattina presto nella primavera del 1860. Impossibile assaporare la bellezza della luce dell’alba. O il profumo dei giardini portato dalla brezza. La città portuale è irriconoscibile, invasa dai profughi del Monte Libano e della Siria, cristiani maroniti sopravvissuti al massacro perpetrato dai drusi durante diverse settimane di un’ondata omicida che si è estesa fino alla città di Damasco.

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La ribelle di Gaza

Cosa ne sarà di una ragazza di Gaza che cresce all’ombra di uno zio, importante dirigente dei servizi di sicurezza di Hamas, al quale si oppone con determinazione e coraggio? Cosa ne sarà di lei con i soldati israeliani che fanno regolarmente irruzione in casa sua nel cuore della notte e costringono il nonno e altri vecchi a uscire in pigiama per cancellare i graffiti che alcuni giovani hanno disegnato sui muri? Cosa ne sarà di lei con un padre musulmano liberale amante della letteratura e un nonno benevolo che la nasconde sotto le coperte in una società dominata dalla chiusura, dalla corruzione e dal maschilismo, ma anche da un’incredibile umanità?

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Ti ho amata per la tua voce

Una storia d’amore lunga cinquant’anni ambientata al Cairo, un romanzo esotico e appassionante che racconta il Medio Oriente e la posizione della donna nelle società islamiche. È la storia di Umm Kalthum, la più grande cantante araba di tutti i tempi, prima amica di re Faruk e poi di Nasser, amata da molti uomini mentre lei preferiva le donne, personaggio carismatico, capriccioso e geniale.

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Di tutte le lotte

Di tutte le lotte è una raccolta poetica in cui viene proclamata l’importanza della poesia come mezzo per analizzare la realtà e come strumento di lotta. Abdellatif Laâbi, una delle figure più importanti del paesaggio letterario arabo e francofono, unisce aneddoti e frammenti di pensieri personali attraverso una scrittura impregnata di umanità, che riafferma la necessità di combattere per ottenere giustizia, uguaglianza e libertà.

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L’archivio dei danni collaterali

Namir, un giovane studioso iracheno che ha conseguito il dottorato ad Harvard, viene assunto da alcuni registi per documentare la devastazione dell'invasione dell'Iraq nel 2003. Durante un'escursione a Baghdad, Namir si avventura in via al-Mutanabbi, famosa per le sue librerie, dove incontra Wadud, un eccentrico librario che sta cercando di catalogare tutto ciò che è stato distrutto dalla guerra: da oggetti, edifici, libri e manoscritti, flora e fauna a esseri umani.

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Il mio posto è ovunque

Esiste il femminismo in Iraq? Dall’indipendenza del 1932 alle proteste dell’ottobre 2019, attraverso gli anni di Da‘ish, le storie delle donne irachene parlano del coraggio di far sentire la propria voce, della loro determinazione a essere ciò che desiderano. Al di fuori degli interessi dei regimi e degli attori internazionali, le donne irachene dimostrano quale sia il loro posto: ovunque esse vogliano.

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Il mio solo tormento

Carta e matita erano vietate nel campo di concentramento fascista di El-Agheila, in Libia, nella Cirenaica sud-occidentale, sulla costa meridionale del Golfo della Sirte. I detenuti costretti a raggiungerlo percorrendo quattrocento chilometri a piedi nel calore estenuante del deserto erano donne e bambini, anziani e ragazzi. C’erano anche uomini valorosi, che avevano combattuto e resistito agli attacchi dell’aviazione, all’iprite, ai proiettili, alle bombe lanciate sui villaggi, alla mancanza d’acqua, ai pozzi soffocati col cemento, alla politica fascista di devastazione e sterminio.

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Il cristo iracheno

Questo romanzo di racconti è una commedia dantesca moderna, cui fanno da sfondo un Iraq insanguinato e l'Europa del nord, paradiso terrestre di molti rifugiati di guerra. Violenza e follia ne sono protagoniste indiscusse. L'incubo si confonde con la realtà, l'immaginazione scavalca gli eventi. Come nel caso del giovane, buono e generoso, che è obbligato da un terrorista a indossare una cintura esplosiva e a premere il pulsante che pone fine a ogni speranza.

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La saggezza del condannato a morte e altre poesie

In questa raccolta, nata dall'attenzione dello scrittore accompagnata dalla visione del traduttore, si è cercato di disegnare un volto italiano alla poesia di Mahmud Darwish e alla "sua propria lingua". Orizzonte di riferimento sono stati i tre "personaggi" che emergono dalla sua produzione poetica: l'elegante erudito che esprime il suo amore virtuoso per la terra madre e per l'amata immaginaria, l'io frammentato e il cantore della patria.

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Taji, una donna ribelle

Nell’ospedale militare di Val de Gross, a Parigi, è ricoverata Taji al-Mulik, una donna di novant’anni con una vita tumultuosa alle spalle. Nonostante si sia stabilita a Parigi da tempo, la sua mente è sempre rivolta alla sua vita passata trascorsa a Baghdad, un periodo di cui conserva gelosamente i ricordi.

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Memorie di Gerusalemme

Il libro di Sirin Husseini Shahid è un tesoro di storia e di umanità, composto da frammenti, come un mosaico, molti dei quali gradevoli, gioie fugaci, e poi da dolori, più duraturi, disposti con tenero profondo rispetto, con la speranza, in prospettiva, che siano utili a educare o meglio a sedurre il lettore il quale, in assenza di questo racconto, non saprebbe niente di quel mondo per molti versi oggi perduto.

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