Le conseguenze politiche di un’epoca turbolenta come la nostra sono imprevedibili. Mentre a noi la dittatura sembra appartenere al passato, miliardi di persone in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina vivono sotto un regime autoritario. Come nasce una dittatura? Quali sono le condizioni che ne assicurano la durata nel tempo? Qual è la differenza tra un giovane cresciuto in Cina o in Egitto e un suo coetaneo negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Italia? E in che modo i dittatori mantengono il potere, anche quando le cose nel loro Paese vanno male?
‘Ala al-Aswani
‘Ala al-Aswani è nato al Cairo nel 1957. Oltre a esercitare la professione di dentista, scrive per molti quotidiani e riviste di letteratura, politica e questioni sociali. Palazzo Yacoubian, la sua prima opera, è stato pubblicato nel 2002, suscitando grande scalpore per i temi affrontati e, da allora, è il romanzo più venduto nel mondo arabo.Co-fondatore del movimento di intellettuali Kifaya che lotta per i diritti civili ed il progresso democratico descrivendo un variegato intreccio di storie e personaggi, ha ottenuto un fantastico successo nel mondo arabo, ponendosi, come numero di copie vendute, addirittura subito dopo il Corano.
Palazzo Yacoubian
La saga degli abitanti di un palazzo costruito al Cairo negli anni trenta. Storie parallele, vite che scorrono una accanto all'altra senza mai incrociarsi. Un palazzo che contiene in sé tutto ciò che l'Egitto era ed è diventato. Oltre ai numerosi protagonisti, in questo romanzo campeggia la denuncia della società, della politica egiziana e dei movimenti islamisti, una denuncia particolarmente cara ad al-Aswani che oggi è uno degli esponenti di punta del movimento di opposizione egiziano Kifaya.
Cairo Automobile Club
Gli ultimi sussulti dell'Egitto pre-nasseriano vissuti attraverso le vicende che si snodano nei locali del Cairo Automobile Club, tra aristocratici in decadenza, un esercito di dipendenti e servitori pronti a soddisfarne tutte le esigenze, e un popolo in preda ai sussulti che precedono la rivoluzione.
Se non fossi egiziano
Un’antologia di racconti rimasti inediti per trentatrè anni, stampati e fatti circolare solo per una ristretta cerchia di amici. E’ solo uno dei tanti casi di censura in Egitto ad opera dell’Ente Nazionale del libro, che ha vietato la pubblicazione del volume giudicandolo “antiegiziano”. Undici sono le storie narrate, undici sono le vite descritte, che si sviluppano come rette parallele. L’unico punto d’intersezione in cui tutti i diversi protagonisti si incagliano è la società egiziana contemporanea, corrotta e servile, spregevole e crudele, che riesce a soffocare ogni velleità di riscatto, che rende afona ogni voce fuori dal coro.