Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

Contro un mondo senza amore

Nahr è rinchiusa nel Cubo: tre metri quadrati di cemento armato levigato, privata di ogni riferimento di tempo, con i suoi sistemi di alternanza luce e buio che nulla hanno a che vedere con il giorno e la notte. Vanno a trovarla dei giornalisti, ma vanno via a mani vuote, perché Nahr non condividerà la sua storia con loro. Il mondo lì fuori chiama Nahr una terrorista e una puttana; alcuni forse la chiamerebbero una rivoluzionaria o un esempio. Ma la verità è che Narh è sempre stata molte cose e ha avuto molti nomi. Era una ragazza che ha imparato, presto e dolorosamente, che quando sei un cittadino di seconda classe l’amore è un solo tipo di disperazione; ha imparato, sopra ogni cosa, a sopravvivere.

Leggi di più...

Nel blu tra il cielo e il mare

Il romanzo si apre con una voce narrante, quella di Khaled, bambino di dieci anni la cui morte è vicina. Prima di entrare definitivamente nel blu, lo spazio­tempo degli spiriti, racconta la sua storia e quella delle donne della sua famiglia. Una storia che si apre molti anni prima, a Beit Daras, sulla via diretta che dalla Palestina conduce verso il Cairo. Lì vivono Umm Mamdouh con le figlie Nazmiyeh e Mariam e il figlio Mamdouh. La donna è tristemente nota nella zona per non avere un marito e temuta per il suo essere in connessione col mondo degli spiriti.

Leggi di più...

Ogni mattina a Jenin

Un romanzo che tocca il cuore, di vibrante realismo e inesorabilmente diretto alla verità. Racconta con pacatezza e sensibilità la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di “senza patria”. È la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abuleja, a raccontarci l’abbandono della casa ancestrale di Ein Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin, e la tragedia dei suoi fratelli che si ritrovano a combattere su fronti opposti.

Leggi di più...