Salé, vicino a Rabat. Metà degli anni ’80. Un giovane adolescente, Abdellah, durante l’ora della siesta, è alla ricerca di un suo amico. Un gruppo di ragazzi lo aggredisce, lo insulta, tenta di violentarlo. Sta al gioco. Si sente morire. Scappa. Corre via da una società omofoba che vuole etichettarlo, lui che ha già conosciuto il desiderio omosessuale. Sarà la prima di quattro dolorose cadute in ognuna delle quali Abdellah si sentirà morire, piccole morti interiori, dalle quali ne uscirà più forte e consapevole di prima per correre verso il proprio sogno, diventare un regista. Corre via. È la sua unica forza, il suo unico modo per affrontare la violenza del suo Marocco e il turbinio di alcuni amori sbagliati.
Abdellah Taia
Abdellah Taïa è uno scrittore, regista e sceneggiatore marocchino, residente in Francia, a Parigi, dal 1998. Taïa ha cominciato a dedicarsi alla stesura di romanzi e racconti in lingua francese, molti dei quali d’ispirazione autobiografica. E’ il primo scrittore marocchino ad aver dichiarato apertamente di essere omosessuale.