La storia di Mendicanti e orgogliosi è ambientata nelle viuzze povere del Cairo.
Il protagonista è un ex filosofo diventato mendicante e frequentatore di bordelli. E la vicenda inizia appunto con l’assassinio di una giovane prostituta.
Nour el dine, poliziotto omosessuale, indaga tra mendicanti storpi, venditori di hascisc, tenutarie di bordelli. I personaggi di Cossery sono gli esclusi, gli asceti, i fannulloni, i visionari, i marginali, che egli considera gli unici veri aristocratici, i soli saggi che hanno scelto di non lavorare per vivere e per riflettere, proprio come ha fatto lui da cinquant’anni nella sua camera d’albergo a Parigi.
Mendicanti e orgogliosi è l’opera di un autore originale, un elogio anticonformista della povertà e della pigrizia.
Albert Cossery
Nato al Cairo nel 1913, trasferitosi giovanissimo in Francia, amico di Albert Camus, è vincitore di numerosi premi letterari, tra cui il “Gran Prix de la Francophonie” per l’insieme dei suoi lavori.
Ambizione nel deserto
Romanzo visionario scritto nel 1984, che in qualche modo anticipa la Guerra del Golfo: racconto di investigazione che, senza rispondere ai canoni del noir, affronta con stile ironico i temi del neocolonialismo, del nazionalismo arabo, della violenza come strumento di lotta politica.
L'azione si svolge in un piccolo emirato indenne dalle ingerenze straniere essendo privo di risorse petrolifere...
L'azione si svolge in un piccolo emirato indenne dalle ingerenze straniere essendo privo di risorse petrolifere...
Un complotto di saltimbanchi
È difficile per il giovane Teymour, dopo anni di vita spensierata in una prestigiosa città occidentale, ritornare nell’atmosfera provinciale e statica della sua patria.
Eppure, con l’aiuto di due amici e di un giovane saltimbanco, riesce a ricostruire un mondo goliardico, spavaldo, popolato di fanciulle in fiore, assaporando l’ozio più solenne e godendo della più assoluta libertà.
Eppure, con l’aiuto di due amici e di un giovane saltimbanco, riesce a ricostruire un mondo goliardico, spavaldo, popolato di fanciulle in fiore, assaporando l’ozio più solenne e godendo della più assoluta libertà.