Samir Toumi
Samir Toumi (Bologhine, Algeri, 1968) ha vissuto saltuariamente in Francia e in Tunisia, per poi tornare in pianta stabile ad Algeri nel 2004. Lo specchio vuoto è il suo secondo romanzo dopo Alger, le cri (Barzhak 2013) e gli è valso, nel 2016, il premio dell’associazione Francia-Algeria del cnl di Parigi. Nel 2017 è stato tra i finalisti del Premio per la Letteratura araba.
Lo specchio vuoto
Algeri. La mattina del suo quarantaquattresimo compleanno, un anonimo impiegato della Società nazionale gas e petroli algerini si sveglia, si guarda allo specchio e non vede la propria immagine. È la prima delle cancellazioni che da quel giorno scandiranno la sua vita determinandone il destino. In preda al terrore che gli procura lo specchio vuoto, l’uomo ricorre alle cure di uno psichiatra, il Dottor B., il quale lo dichiara affetto dalla sindrome da cancellazione, disturbo molto raro, poco studiato ma di grande suggestione simbolica e politica.