In un piccolo villaggio della campagna egiziana Sakina, Zaghlul e i loro due figli lottano come possono contro la fame. Quando in casa non c’è più niente da mangiare, Sakina fa il giro delle vicine per chiedere in prestito un po’ di pane che restituisce appena può. Il suo sogno è quello di farsi assumere come domestica nella casa grande. Zaghlul lavora due giorni sì e dieci no, ma la sua passione sono i funerali e le animate discussioni degli studenti universitari che tornano al paese per le vacanze. Un giorno si mette a filosofare con lo sheikh Radwan che lo prende a calci, scandalizzato per i suoi discorsi blasfemi sulla volontà divina. Poi lavora per due mesi dal ricco e obeso hagg ‘Abd el-Rahim, che gli confessa la sua solitudine e i suoi problemi familiari.
Muhammad al-Busati
Nato nel 1937 a Gamaliyya, sul delta del Nilo, è uno dei narratori del gruppo di Gallery 68, una rivista letteraria d’avanguardia, culla di scrittori, artisti e poeti.
Altre notti
Con stile scorrevole e musicale, uno dei più noti scrittori egiziani ci svela il mondo degli intellettuali della sua epoca in un paese sempre più dominato da uno sfrenato consumismo.
Case dietro gli alberi
In questo romanzo, che ha attirato su questo autore l’attenzione della critica internazionale, ci viene presentata la campagna egiziana, un entroterra ancora sottosviluppato, molto legato alle tradizioni popolari e ben lontano dalla moderna metropoli del Cairo.