Leila è una ragazza piena di vitalità e coraggio, libera e ribelle. Ma libertà e ribellione non sono qualità apprezzate nel Paese in cui è nata e che ama con tutta se stessa, la Siria. Costretta a rifugiarsi in Libano, Leila abbandona Homs, la sua città, dicendo addio ai bombardamenti ma anche agli amici, alle strade, alle musiche, alle abitudini, alla felicità. Ed è nel campo profughi di Beirut che la vita di Leila incrocia quella di Gianni, giovane fotografo italiano impreparato alla guerra, che si offrità di andare in Siria per ritrovare il fidanzato della ragazza, Bilal, e permettere ai due di riunirsi. La vita, per chi è costretto a migrare, sembra però offrire solo nuove fughe e difficoltà.
Susan Dabbous
(Aleppo, 1982) Giornalista italo-siriana, basata a Gerusalemme. Da marzo 2011 segue gli eventi in Medio Oriente per diverse testate italiane tra cui Avvenire. Nell’aprile del 2013 è stata sequestrata in Siria da un gruppo affiliato ad al-Qaida e rilasciata dopo undici giorni. Nel 2013 ha vinto il Premio Internazionale per la Libertà di Stampa ISF-Città di Firenze. Con Castelvecchi ha pubblicato Come vuoi morire? Rapita nella Siria in guerra (2014), in cui ha raccontato la propria prigionia.