Una volta l’Oriente aveva un’accezione diversa da quella odierna. Era uno spazio dai confini vaghi e sfumati, che racchiudeva mondi lontanissimi tra di loro. Parlando di “Oriente” si alludeva soprattutto a un universo esotico, sensuale, misterioso, dove una raffinata arte del vivere conviveva con una saggezza millenaria ma anche con l’intrigo e la violenza. Tutti luoghi comuni di cui oggi l’atroce attualità politica ha fatto giustizia? Oppure qualcosa di vero c’è stato e sopravvive di questa antica immagine dell’Oriente che avevamo noi occidentali?
Una sera qualsiasi a Beirut

