Mrabet ha raccontato la sua vita allo scrittore Paul Bowles che l'ha riscritta e tradotta in inglese.
Il risultato di questo lavoro è un’autobiografia scritta con parole secche e sincere da cui traspare la storia, a volte malinconica e perversa, a volte eccitante, di una stagione particolare dell’esotismo occidentale che ha avuto la sua città eletta in Tangeri.
Mohammed Mrabet
Di origini berbere, nasce a Tangeri nel 1936. E’ un artista e uno degli ultimi cantastorie tradizionali.
Paul Bowles lo ha conosciuto e tradotto in inglese.
Il grande specchio
Lo sfondo di questa storia un po' allucinata che ha il sapore di una leggenda è il Marocco dei piccoli e malfamati vicoli di Tangeri e delle sterminate pianure desertiche.
Rachida, una giovane ragazza, sofferente di una sorta di psicosi che Mrabet chiama la 'malattia della bellezza', parla con la propria immagine riflessa in un grande specchio che troneggia al centro della casa.
Rachida, una giovane ragazza, sofferente di una sorta di psicosi che Mrabet chiama la 'malattia della bellezza', parla con la propria immagine riflessa in un grande specchio che troneggia al centro della casa.
Il limone
Una educazione sentimentale nelle vie di Tangeri.
Le avventure dell’adolescente Abdeslam che viene cacciato da casa e dovrà confrontarsi con la durezza e la violenza della vita prima di diventare adulto.