Il romanzo ci riporta ad una delle epoche più ricche di eventi e di mutamenti nella storia d’Egitto e del Mediterraneo, il periodo della spedizione di Napoleone tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
E’ in questo contesto storico che si snodano le avventure e disavventure dei discendenti di una modesta famiglia contadina dell’Alto Egitto, la famiglia dei Banu Hathùt.
I grandi temi della vita e della spedizione napoleonica, filtrata attraverso lo sguardo del popolo egiziano assumono, nella narrazione, sfumature e colorazioni particolari e sono fonte di rinnovato interesse verso una cultura ricca di fascino ed attrattive; grande rilievo ha il valore simbolico dei riti, delle usanze, delle superstizioni e delle leggende, che permea la società egiziana in ogni suo aspetto. Il Nilo, dispensatore di vita, fa da sfondo a tutta la narrazione.
Il testo si basa su fonti storiche dell’epoca che l’autore ha scrupolosamente ricercato e riportato nel testo.
Magid Tubiya
Magid Tobiya è nato ad al-Minya, in Alto Egitto, nel 1938 da famiglia copta.
Ha studiato Scienze matematiche al Cairo prima di dedicarsi alla cinematografia.
Nel 1972 è apparso il primo romanzo breve Dawà’ir ‘adam al-imkàn, tradotto in italiano con il titolo “Duello con la luna” (Abramo 1992).
Dal 1973 in poi ha pubblicato una ventina di opere. Oggi è considerato uno dei più significativi scrittori del mondo arabo.
Duello con la luna
Protagonista del romanzo è Hannuma, una donna che, a causa dell’impossibilità del marito alla procreazione, deve farsi fecondare da altri per assicurare la continuità della specie.
Ma la sterilità di Hannuma diventa la metafora di una sterilità più ampia in un racconto pieno di fascino e di poesia.
Ma la sterilità di Hannuma diventa la metafora di una sterilità più ampia in un racconto pieno di fascino e di poesia.