Egitto
Otared. Tre stagioni all’inferno
Lo specchio di Satana
Non siete stati ancora sconfitti
Prima traduzione italiana degli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, uno dei protagonisti della rivoluzione di piazza Tahrir del 2011. Il libro esce grazie a una rete internazionale di editor e giornalisti, alla famiglia dell’autore, ad Amnesty International che da anni segue il caso dello scrittore tuttora in carcere, ad ARCI e alla collaborazione con la casa editrice Fitzcarraldo di Londra lo pubblica contemporaneamente nella traduzione inglese.
Toya
Il giovane medico Yussef è un uomo diviso a metà. A metà perché il padre, un egiziano che non si è ancora arreso alla morte di Nasser, lo vorrebbe in patria per aiutare il suo popolo, mentre la madre inglese lo preferirebbe a Londra insieme a lei. A metà perché lui stesso è combattuto tra l’ambizione di aprire una clinica per ricchi signori al Cairo e il desiderio di trovare una cura alla lebbra che affligge il continente africano.
La dittatura. Racconto di una sindrome
Le conseguenze politiche di un’epoca turbolenta come la nostra sono imprevedibili. Mentre a noi la dittatura sembra appartenere al passato, miliardi di persone in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina vivono sotto un regime autoritario. Come nasce una dittatura? Quali sono le condizioni che ne assicurano la durata nel tempo? Qual è la differenza tra un giovane cresciuto in Cina o in Egitto e un suo coetaneo negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Italia? E in che modo i dittatori mantengono il potere, anche quando le cose nel loro Paese vanno male?
La vedova scrive lettere in segreto
L'unica cosa che veramente le premeva era mantenere il segreto. Temeva che quel costante via vai in casa sua destasse qualche sospetto. Il numero delle studentesse era presto aumentato, le stanze del suo appartamento assomigliavano sempre più a delle aule scolastiche, affollate di giovani innamorate, che riempivano il corridoio di lacrime di dolore. Temendo lo scandalo, anche le ragazze esigevano la massima segretezza poiché il contrario avrebbe segnato inequivocabilmente la fine per tutte loro.
Abbracciarsi sul ponte di Brooklyn
Tutto è pronto per la cena. Nel suo appartamento di New York, il professor Darwish attende gli amici e i familiari che ha invitato per il ventunesimo compleanno della nipote Salma. E mentre è intento a riordinare la sua biblioteca, gli ospiti si mettono in viaggio per raggiungerlo, chi da altri sobborghi della città, chi dal Canada, chi da Miami. Ognuno viene da solo, ma tutti hanno in comune le stesse radici, ben piantate in Egitto, e una vita trascorsa lungo quel confine che separa e unisce Oriente e Occidente.
Una birra al circolo del biliardo
Una birra al circolo del biliardo è un cult della letteratura egiziana moderna, pubblicato nel 1964 in inglese e ambientato al tempo della crisi di Suez. Il protagonista è un giovane e ricco dandy del Cairo, che passa le sue serate a bere e giocare in un club notturno, disgustato dalla guerra, affascinato ma allo stesso tempo deluso dall’Occidente, amareggiato dal suo paese che però ama profondamente. Un romanzo che i giovani egiziani hanno riscoperto nel momento rivoluzionario post 2011, riconoscendosi nei turbamenti e nelle delusioni del protagonista, e che da allora è diventato un vero e proprio bestseller.
Zeina
Bodur, una distinta docente universitaria, porta con sé un oscuro segreto. Da un giovane studente universitario che poi era stato arrestato e ucciso in carcere aveva avuto una figlia illegittima, Zeina, che aveva abbandonato per le strade del Cairo. Zeina cresce fino a diventare uno delle più amate cantanti e ballerine in Egitto, pur essendo priva di un nome e di una casa. Al contrario Bodur, rimasta intrappolata in un matrimonio senza amore con un giornalista, si strugge per la figlia. Nel tentativo di trovare conforto si dedica alla letteratura, scrivendo un resoconto romanzato della sua vita. Ma quando il manoscritto le viene rubato, Bodur è costretta a un viaggio alla scoperta di sé, rivivendo e rimodellando il suo passato e il suo futuro.
Palazzo Yacoubian
La saga degli abitanti di un palazzo costruito al Cairo negli anni trenta. Storie parallele, vite che scorrono una accanto all'altra senza mai incrociarsi. Un palazzo che contiene in sé tutto ciò che l'Egitto era ed è diventato. Oltre ai numerosi protagonisti, in questo romanzo campeggia la denuncia della società, della politica egiziana e dei movimenti islamisti, una denuncia particolarmente cara ad al-Aswani che oggi è uno degli esponenti di punta del movimento di opposizione egiziano Kifaya.
Vita: istruzioni per l’uso
Un’improvvisa catastrofe naturale, cambia per sempre l’aspetto della millenaria città del Cairo. Macerie, virus e malattie devastano l’umanità, danni alle reti elettriche e alle telecomunicazioni. Bassam produce documentari di propaganda per la “Società degli Urbanisti”, dedita alla ricostruzione del Cairo. Il sottile intento della società è quello di cambiare radicalmente la struttura della metropoli, dandogli una forma futurista e commerciale.
Cani sciolti
Per guadagnarsi da vivere, Ahmed fa lo scrittore di racconti pornografici per il sito odesk.com. Ahmed ha due cari amici: El-Loul, regista televisivo fallito, che si sta rilanciando nella carriera di sceneggiatore e manager di danzatrici del ventre “di serie C”, e Abdallah, il suo amico d’infanzia, tossicodipendente, di famiglia abbiente e menefreghista nei confronti della vita.
Le stagioni di Zhat
Nell’appartamento piccolo-borghese di un condominio del Cairo, Zhat vive una vita affollata di eventi piccoli e grandi, popolata di amiche, vicini di casa, negozianti del quartiere, le cui esistenze si intrecciano con la sua. Sullo sfondo della Storia – che, senza che lei se ne renda conto, determina la sua vita – Zhat, immersa nella quotidianità, amante dei pettegolezzi, preoccupata della spesa, è un personaggio pieno di colore e di ironia.
Polvere di diamante
Taha è un ragazzo del Cairo che ama suonare la batteria e fumare la shisha al caffè con gli amici. Quando non va in giro per studi medici cercando di piazzare qualche farmaco e non fa il turno di notte in farmacia, si prende cura del padre che, costretto su una sedia a rotelle, trascorre le giornate appostato nella sua stanza a spiare la gente con il binocolo. Dalla sua finestra sul mondo osserva le vite degli altri e ne scruta i segreti. Una mattina, rientrando in casa, Taha trova la sedia a rotelle rovesciata e suo padre a terra, colpito a morte. Qualcuno ha voluto ucciderlo.
Vertigo
Al Vertigo, locale notturno alla moda, ritrovo per la gente che conta del Cairo, Ahmad Kamal assiste per caso all'omicidio di due corrotti uomini d'affari, noti per i loro legami con i vertici del potere. Fotografo di professione, Ahmad imprime le immagini degli assassini sulla pellicola, ed è pronto a pubblicare le foto per denunciare i colpevoli. Ma si rivolge al giornale sbagliato.
La città del piacere
Una città unica, semplice fino all’astrattismo, i cui bianchi palazzi si stagliano alti e leggeri, nel mezzo del deserto. Si dice sia stata eretta in un solo giorno e consacrata alla Dea del piacere. I suoi abitanti, plasmati per rispondere alla chiamata della seduzione e abbandonarsi a carezze lascive, consumati da un desiderio bruciante e inappagabile.
Cairo Automobile Club
Gli ultimi sussulti dell'Egitto pre-nasseriano vissuti attraverso le vicende che si snodano nei locali del Cairo Automobile Club, tra aristocratici in decadenza, un esercito di dipendenti e servitori pronti a soddisfarne tutte le esigenze, e un popolo in preda ai sussulti che precedono la rivoluzione.
Fame
In un piccolo villaggio della campagna egiziana Sakina, Zaghlul e i loro due figli lottano come possono contro la fame. Quando in casa non c’è più niente da mangiare, Sakina fa il giro delle vicine per chiedere in prestito un po’ di pane che restituisce appena può. Il suo sogno è quello di farsi assumere come domestica nella casa grande. Zaghlul lavora due giorni sì e dieci no, ma la sua passione sono i funerali e le animate discussioni degli studenti universitari che tornano al paese per le vacanze. Un giorno si mette a filosofare con lo sheikh Radwan che lo prende a calci, scandalizzato per i suoi discorsi blasfemi sulla volontà divina. Poi lavora per due mesi dal ricco e obeso hagg ‘Abd el-Rahim, che gli confessa la sua solitudine e i suoi problemi familiari.
Sette luoghi
Ad Assuan il Nilo è bello, docile e più pulito che altrove, gli abitanti – nubiani, arabi e rifawi – amano recitare versi di rinomate poesie nelle cerimonie importanti della loro vita, le botteghe risplendono tutte di un miscuglio di colori, luci, persone e, a qualche chilometro più a sud, il primo raggio di sole penetra due volte l’anno nel tempio di Abu Simbel per andarsi a posare giusto sulla statua di Ramses II. In questa magnifica città vive un ragazzo di pure origini arabe. Suo padre appartiene al gruppo degli arabi stanziati nel Nord del Sudan, sua madre fa parte del clan dei Ja‘fara, abitanti in Egitto da tempo immemorabile e il cui lignaggio risale fino al casato del Profeta.