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L’impronta della volpe

C’è un popolo con radici ben salde e tradizioni antichissime nel cuore del Mali: I Dogon. Vivono nella regione della falesia di Bandiagara, a sud del fiume Niger, in villaggi costruiti con il fango. In uno di questi villaggi tre ragazzi trovano la morte in circostanze particolari nel giro di poche ore. Tutti hanno visto ma nessuno sembra sapere niente. Il caso viene assegnato dalle autorità maliane al commissario Habib e l’ispettore Sosso.

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L’onore dei Kéita

Se nella prima indagine, L’assassino di Banconi, il razionale commissario Habib e il fedele ispettore Sosso avevano dovuto mettere a soqquadro un quartiere della capitale Bamako, questa volta le indagini seguono il corso del fiume Niger fino a giungere nel piccolo villaggio di Nagadji. Bagnato da un’affluente del grande fiume, Nagadji è un villaggio chiuso e ostile verso gli stranieri in cui ha un grande potere la nobile stirpe dei Keita.
Senza rivelare la loro identità l’astuto Habib e l’irruento Sosso cominciano le indagini che li portano a scoprire che la prima vittima trovata in un cantiere edile a Bamako, che il fiume aveva trasportato dalla capitale, era molto vicina all'influente famiglia. L’intrico familiare si mostra fitto e complesso, l’onore della famiglia è in pericolo, e le morti intorno a questa vicenda cominciano a proliferare.

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L’assassino di Banconi

L'importanza dell'ambientazione, evidente già dal titolo, è il vero punto di forza di questo noir. Bamako è il palcoscenico vivido e affascinante delle indagini del commissario Habib e del suo fedele aiutante Sosso. Qui, i due indagano su tre omicidi. Causa della morte: il cianuro. Luogo: il quartiere povero di Banconi.

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La maledizione del dio fiume

Un noir in terra africana, dove al mistero del delitto si mescolano gli arcani che avvolgono una cultura ricca di miti e leggende.
In Mali nel villaggio di Kokri, lungo le rive del fiume Niger, vivono i pescatori di etnia bozo, profondi conoscitori del mondo acquatico e dei suoi misteri. Un giorno, durante la stagione secca, una tempesta sconvolge la loro vita lasciandosi dietro, al mattino, i corpi senza vita del capovillaggio e della sua sposa. Il commissario Habib e il suo fedele ispettore Sosso vengono incaricati di scoprire la causa di quelle morti inquietanti. Per i bozo, legati alle antichissime tradizioni della loro terra, la spiegazione è priva di misteri: Maa il Lamantino, il dio delle acque, si è vendicato.

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