Scritto nel 1961 (ma pubblicato, per motivi di censura, solo nel 1974), questo racconto prende l’avvio dalla cattura da parte delle autorità portoghesi di un lavoratore impegnato nel movimento clandestino anticoloniale. Da questo momento la storia si dipana seguendo due punti di vista dominanti: quello dello stesso Domingos, tradotto di carcere in carcere e sottoposto a pesanti interrogatori e torture per estrorcergli i nomi dei compagni, e quello della moglie Maria, che dalla campagna, col figlio piccolo in braccio, parte per Luanda in cerca del marito prigioniero.
José Luandino Vieria
Pseudonimo dello scrittore angolano di lingua portoghese José Vieira Mateus Graca, nato nel 1935 a Lagoa da Furadouro in Portogallo, vive in Angola dall’età di un anno.
È considerato uno dei massimi scrittori angolani per la sua identificazione con il popolo e la vita dell’Angola e per la sua lotta per l’indipendenza del Paese, lotta che gli valse anni di carcere.
La sua esperienza di detenuto e di militante comunista, l’osservazione acuta della vita della povera gente nei sobborghi urbani e l’incanto dell’infanzia gli hanno ispirato i romanzi A Vida Verdadeira di Domingo Xavier (1974), Joao Vêncio: Os Sens Amores (1979).
Luuanda
Tre racconti che introducono il lettore alla vita di Musseque, la bidonville di Luanda, scritti dall’autore nei lunghi anni di carcerazione subita per il suo impegno nella lotta di liberazione nazionale.