In questo romanzo, l'autrice racconta di come, a trentadue anni, si sposò con un anziano capo spirituale della confraternita murid del Senegal, che aveva già ventisette mogli. Donna colta, laureata e occidentalizzata, dopo un lungo soggiorno in Belgio, ritorna alla casa materna, entrando a far parte con il matrimonio di un piccolo universo tradizionale, quello poligamico.
Ken Bugul
Ken Bugul è lo pseudonimo di Mariètou Mbaye Biléoma e significa in lingua wolof: “nessuno mi vuole”.
Ken Bugul è nata nel 1948 in Senegal e scrive in lingua francese. Dopo essersi diplomata in lingue, si è specializzata in sviluppo e pianificazione familiare e ha lavorato in numerosi paesi africani come funzionaria internazionale. Vive a Porto-Novo in Benin, dove dirige Collection d’Afrique, un centro di promozione d’opere culturali, oggetti d’arte e d’artigianato. Nelle sue opere si occupa principalmente dei diritti della donna. Ha ricevuto il Grand Prix Littéraire de l’Afrique Noire.
Dall’altra parte del cielo
Una storia raccontata in prima persona, un lungo monologo in cui la nostalgia per la perdita della madre si alterna alla collera e alla frustrazione. Una madre che dopo aver lasciato la propria famiglia per ragioni misteriose, ha abbandonato la figlia a soli sette anni in una stazione per occuparsi di Samanar, la figlia della sorella. Il romanzo ricostruisce una fitta e complessa rete di legami familiari, in cui fratelli e sorelle, zii e nipoti danno voce a memorie spesso sepolte.