China Keitetsi aveva appena nove anni quando, in fuga da un'infanzia di sopraffazioni e di violenze domestiche, venne arruolata tra le fila dell'Esercito di Resistenza Nazionale ugandese.
Dieci anni più tardi riuscì finalmente a scappare dagli orrori della guerra e dai trattamenti inumani che, come tanti bambini soldato, aveva dovuto subire da parte dei propri superiori: abusi, stupri, umiliazioni continue.
China Keitetsi
China Keitetsi nasce in Uganda nel 1976.
All’età di nove anni fu portata via dalla sua famiglia d’origine per essere condotta in
un campo di reclutamento del National Resistance Army. Qui le fu dato un fucile e
ordinato di uccidere.
Durante gli anni nell’esercito fu costretta a subire diversi maltrattamenti che l’hanno cambiata per sempre.
La terribile condizione di questa bambina soldato terminò nel 1999 quando, con l’aiuto delle Nazioni Unite, riuscì a scappare e a rifugiarsi in Sudafrica.
China Keitetsi oggi vive tra la Danimarca e il Ruanda ed è impegnata con tutta se stessa per difendere ed aiutare i bambini la cui infanzia è stata violata.