Quando in Sierra Leone la guerra civile raggiunge il culmine, la piccola Mariatu ha dodici anni. Da un giorno all'altro le sue giornate spensierate a Magborou, il tranquillo villaggio in cui vive, sono stravolte dalla minaccia rappresentata dai ribelli armati, che incendiano, devastano, torturano e uccidono. Per sottrarsi ai loro attacchi è costretta a cercare rifugio nella boscaglia con la sua famiglia, dove ben presto le provviste iniziano a scarseggiare. Nel disperato tentativo di procurarsi cibo in un villaggio vicino, Mariatu viene sorpresa dagli insorti. Molti di loro sono suoi coetanei, ma non meno spietati degli adulti. I bambini soldato la costringono ad assistere a orrori e violenze inimmaginabili, per poi offrirle la libertà in cambio di un'atroce "punizione".
Kamara Mariatu
Mariatu Kamara è nata e cresciuta in Sierra Leone. Mutilata a entrambe le mani durante la guerra civile scoppiata nel ’90, ha scelto di non indossare protesi. Oggi vive a Toronto, in Canada, dove segue un corso di studi per diventare avvocato di donne e bambini vittime di aggressioni e violenze. È stata nominata rappresentante speciale dell’Unicef per i bambini coinvolti in conflitti armati e premiata come Voce del coraggio dall’importante associazione newyorkese Women’s commission. Ha fondato un’organizzazione no profit che porta il suo nome, con cui raccoglie fondi per soccorrere le donne violate e le bambine in difficoltà del suo Paese natale.